Summa Teologica - III

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Articolo 5 - Se Cristo abbia subito tutte le sofferenze

In 3 Sent., d. 15, q. 2, a. 3, sol. 3

Pare che Cristo abbia subito tutte le sofferenze.

Infatti:

1. Scrive S. Ilario [ De Trin. 10 ]: « L'Unigenito di Dio, per compiere il mistero della sua morte, attestò di avere assommato in sé le sofferenze di tutti i generi quando, inclinato il capo, spirò ».

Quindi egli sopportò tutte le sofferenze umane.

2. In Isaia [ Is 52,13s ] si legge: « Ecco, il mio servo avrà successo, sarà onorato, esaltato e molto innalzato.

Come molti si stupirono di lui, così il suo volto sarà privo di gloria tra gli uomini, e sfigurata tra loro la sua persona ».

Ora, Cristo fu esaltato per il fatto che ebbe ogni grazia e ogni scienza, così da attirare l'ammirazione di molti.

Quindi è chiaro che fu privo di gloria sopportando ogni sofferenza umana.

3. La passione di Cristo fu ordinata a liberare l'uomo dal peccato, come si è visto sopra [ aa. 1,2,3; q. 14, a. 1 ].

Ma egli venne a liberare gli uomini da ogni genere di peccato.

Perciò Cristo doveva soffrire ogni genere di dolori.

In contrario:

Nel Vangelo [ Gv 19,32s ] si legge che « i soldati spezzarono le gambe al primo e poi all'altro che erano stati crocifissi con lui; venuti però da Gesù, non gli spezzarono le gambe ».

Quindi Cristo non subì tutte le sofferenze umane.

Dimostrazione:

Le sofferenze umane possono essere considerate sotto due aspetti.

Primo, nella loro specie.

E sotto questo aspetto non era necessario che Cristo subisse tutte le sofferenze umane: poiché molte specie di sofferenze sono incompatibili tra loro, come il rogo e l'annegamento nell'acqua.

Qui infatti parliamo solo di sofferenze inflitte dall'esterno: poiché quelle provenienti dall'interno, quali sono le malattie, sono da escludersi in Cristo, come si è visto sopra [ q. 14, a. 4 ].

Se invece consideriamo tali sofferenze nel loro genere, allora si possono riscontrare in lui tutte le sofferenze umane secondo tre ordini di considerazioni.

Primo, dalla parte degli uomini che le inflissero.

Infatti egli le subì dai gentili e dai Giudei, dagli uomini e dalle donne, come risulta dalle ancelle che accusarono Pietro.

Inoltre le subì dai principi, dai loro ministri e dal volgo, secondo le parole del Salmo [ Sal 2,1s ]: « Perché le genti congiurano, perché invano cospirano i popoli? Insorgono i re della terra e i principi congiurano insieme, contro il Signore e contro il Messia ».

Inoltre egli patì per mano dei familiari e dei conoscenti, come appare evidente in Giuda che lo tradì, e in Pietro che lo rinnegò.

Secondo, dalla parte delle cose in cui l'uomo può soffrire.

Infatti Cristo soffrì nei suoi amici, che lo abbandonarono; nella fama, per le bestemmie dette contro di lui; nell'onore e nella gloria, per le derisioni e gli insulti subìti; nelle cose, in quanto fu spogliato anche delle vesti; nell'anima, per la tristezza, la nausea e il timore; nel corpo, per le ferite e i flagelli.

Terzo, quanto alle membra del corpo.

Cristo infatti soffrì nel suo capo la coronazione di spine; nelle mani e nei piedi le trafitture dei chiodi; nel volto gli schiaffi e gli sputi; in tutto il corpo la flagellazione.

Inoltre egli soffrì in tutti i sensi del corpo: nel tatto, poiché fu flagellato e crocifisso; nel gusto, poiché fu abbeverato di fiele e di aceto; nell'olfatto, poiché fu appeso al patibolo in un luogo appestato di cadaveri di morti, « il quale era chiamato appunto luogo del teschio »; nell'udito, poiché fu stordito dalle grida di bestemmia e di disprezzo; nella vista, vedendo « la madre e il discepolo che amava ».

Analisi delle obiezioni:

1. Le parole di S. Ilario vanno riferite al genere delle sofferenze, e non a tutte le loro specie.

2. Il paragone usato da Isaia non si riferisce al numero delle sofferenze e delle grazie, ma alla loro grandezza: poiché come egli fu innalzato al disopra degli altri per i doni di grazia, così fu conculcato al disotto di tutti con l'ignominia della passione.

3. Secondo la sufficienza la più piccola sofferenza di Cristo sarebbe bastata a redimere il genere umano da tutti i peccati.

Secondo la convenienza invece era sufficiente che egli subisse ogni genere di sofferenza, come si è visto [ nel corpo ].

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