Summa Teologica - III

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Articolo 3 - Se questo sacramento rimetta i peccati mortali

In 4 Sent., d. 11, q. 1, a. 3, sol. 2; d. 12, q. 2, a. 2, sol. 2

Pare che rimettere i peccati mortali non sia un effetto di questo sacramento.

Infatti:

1. Si dice in un postcommunio: « Che questo sacramento lavi i nostri delitti ».

Ma i delitti sono peccati mortali.

Quindi con questo sacramento vengono tolti i peccati mortali.

2. Questo sacramento, come anche il battesimo, agisce in forza della passione di Cristo.

Ma con il battesimo vengono rimessi i peccati mortali, come si è detto sopra [ q. 69, a. 1 ].

Quindi anche con questo sacramento; tanto più che nella sua forma si dice [ a proposito del sangue ]: « Che sarà sparso per molti in remissione dei peccati ».

3. Questo sacramento, come si è detto [ a. 1 ], conferisce la grazia.

Ma la grazia giustifica l'uomo dai peccati mortali, come afferma San Paolo [ Rm 3,24 ]: « Giustificati gratuitamente per la sua grazia ».

Quindi questo sacramento rimette i peccati mortali.

In contrario:

L'Apostolo [ 1 Cor 11,29 ] dichiara: « Chi mangia e beve indegnamente [ l'Eucaristia ], mangia e beve la propria condanna ».

E la Glossa [ P. Lomb. ] commenta: « Mangia e beve indegnamente chi è in peccato, o chi si comporta senza rispetto: costui mangia e beve il giudizio, cioè la propria condanna ».

Quindi chi è in peccato mortale, ricevendo questo sacramento, si aggrava di un altro peccato, anziché conseguire la remissione del peccato precedente.

Dimostrazione:

L'efficacia di questo sacramento può essere considerata sotto due aspetti.

Primo, in se stessa.

E allora bisogna affermare che questo sacramento ha l'efficacia di rimettere tutti i peccati in virtù della passione di Cristo, che è la fonte e la causa della remissione dei peccati.

Secondo, può essere considerata in relazione al soggetto che riceve questo sacramento, in quanto in esso si trova o non si trova l'impedimento a riceverlo.

Ora, chiunque ha coscienza di essere in peccato mortale è impedito di ricevere l'effetto di questo sacramento, non essendo degno di accostarvisi: sia perché spiritualmente non è in vita, e in tale condizione non deve prendere il cibo spirituale che non spetta se non a chi vive, sia perché non può unirsi a Cristo, come avviene con questo sacramento, finché perdura in lui l'attaccamento al peccato mortale.

Per questo, come si legge nel libro De Ecclesiasticis Dogmatibus [ 53 ], « l'anima, se è in stato di peccato, peggiora la sua condizione ricevendo l'Eucaristia, invece di purificarsi ».

Di conseguenza questo sacramento, in chi lo riceve con la consapevolezza di essere in peccato mortale, non produce la remissione del peccato mortale.

Tuttavia esso può produrre la remissione del peccato in due casi.

Primo, in quanto è ricevuto non in atto, ma nel desiderio: come ad es. da parte di colui che riceve la prima giustificazione del suo peccato.

- Secondo, quando è ricevuto da colui che è in peccato mortale senza però averne coscienza e affetto.

Può darsi infatti che prima non fosse sufficientemente contrito: accostandosi però con devozione e riverenza a questo sacramento ne riceve la grazia della carità, che perfeziona la contrizione e [ produce ] la remissione del peccato.

Analisi delle obiezioni:

1. Quando chiediamo che questo sacramento « lavi i nostri delitti » ci riferiamo ai peccati di cui non abbiamo coscienza, secondo le parole del Salmo [ Sal 19,13 ]: « Assolvimi dalle colpe che non vedo »; oppure chiediamo che si perfezioni in noi la contrizione per la remissione dei peccati; o anche che ci sia data la forza di evitarli.

2. Il battesimo è una generazione spirituale, ossia il passaggio spirituale dal non essere all'essere; e viene amministrato in forma di abluzione.

Quindi sotto ambedue gli aspetti chi ha coscienza di peccato mortale non accede indegnamente al battesimo.

Nell'Eucaristia invece si riceve Cristo come nutrimento dello spirito, il quale non può essere dato a chi è morto nei peccati.

Perciò il paragone non regge.

3. La grazia è una causa sufficiente a rimettere il peccato mortale, ma non lo rimette di fatto se non quando viene data al peccatore per la prima volta.

Ora, non è così che essa viene data in questo sacramento.

Quindi l'argomento non vale.

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