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La Chiesa |
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C 45 |
Vocazione |
Rif. |
Il nostro Dio è essenzialmente un Dio che chiama, che si è messo in relazione con l'uomo e vuol continuare con lui un dialogo, prova della sua volontà di salvezza. |
Per la realizzazione di questo piano di salvezza, egli chiama coloro che saranno incaricati di « far avanzare » la storia sacra: patriarchi, profeti, la Vergine, Gesù, poi gli apostoli. |
Con Cristo si opera una sostituzione radicale: Cristo mediatore assume la funzione che Jahvè si riservava nell'A. T.; infatti, egli è il più grande chiamato del Padre, e in lui noi tutti siamo chiamati a essere figli adottivi del Padre suo. |
Una volta che Gesù sia risalito al cielo, la Chiesa non gli succede né lo sostituisce: essa diventa il suo modo di esprimersi e ogni chiamata di Dio, d'ora in poi, si fa sentire attraverso la mediazione della Chiesa. |
Chiamata di Dio e chiamata della Chiesa: la coesistenza di questi due elementi tocca l'essenza stessa della vocazione. |
Testi |
Rilievi |
Rif. |
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Il Dio creatore è essenzialmente un Dio « che chiama all'essere » le cose e gli esseri, che crea l'universo col nominare le sue parti costitutive ( Il verbo ebraico BR' = far venire, invitare a, nominare ). |
Dopo la caduta, è ancora Dio che prende l'iniziativa di chiamare l'uomo; questo dialogo non cesserà di volerlo proseguire come prova della sua misericordia. |
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In funzione di questa salvezza, Dio chiama coloro che avranno un compito primordiale nella storia della redenzione: Abramo e l'Alleanza; Mosè e la Legge, Samuele e la regalità; Isaia e il profetismo; la chiamata di tutto il popolo eletto; |
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Giovanni Battista e la Vergine, Gesù e gli apostoli. |
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La chiamata di Dio: |
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- procede dalla sua sovrana libertà; |
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- esige lo spogliamento nella fede per mezzo dell'obbedienza; |
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- suscita perciò sovente il timore nel cuore del chiamato. |
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Questa chiamata genera soprattutto nel chiamato una novità: Dio cambia il nome di coloro che egli chiama, perché devono portare il segno della loro nuova investitura. |
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Nell'A. T. questa investitura corrispondeva sovente a una comunicazione dello Spirito di Jahvè. |
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Nel N. T., identica consacrazione della vocazione degli apostoli con un'effusione dello Spirito Santo; e Cristo non ne è solamente il ministro, ma ne rivendica l'iniziativa ( Spirito di Dio = Spirito di Cristo: Rm 8,9 ). |
Egli sceglie chi vuole. |
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Chiamandoci alla comunione con suo Figlio, il Padre celeste ci chiama, con ciò stesso, alla pace, alla libertà e alla santificazione; |
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vocazione alla eredità, alla vita eterna. |
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Dio rimane libero nel suo disegno di salvezza ( i verbi « scegliere » ed « eleggere » accompagnano sovente il verbo « chiamare » e suoi derivati): coloro che sono oggetto della chiamata di Cristo sono coloro che stanno male, i peccatori, i poveri. |
Bisogna essere stato perduto, come Matteo, per essere capace di andare a predicare la Buona Novella a coloro che sono perduti. |
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Ma la sua opera redentrice è su scala mondiale: la chiamata divina risuona all'orecchio dell'ebreo come a quella del greco … |
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Sottolineiamo infine l'aspetto comunitario della chiamata di Dio: con la mediazione della Chiesa il cristiano è chiamato per essa, e in essa per il mondo. |
La chiamata alla salvezza si realizza integrando il chiamato alla posterità di Abramo, al corpo di Cristo; tutte le varie vocazioni partecipano all'edificazione di questo corpo e al suo ministero. |