Isaia |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
2. Il libro dell'Emmanuele |
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Vocazione di Isaia |
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1 Nell'anno in cui morì il re Ozia, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. |
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2 Attorno a lui stavano dei serafini, ognuno aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. |
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3 Proclamavano l'uno all'altro: « Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti. Tutta la terra è piena della sua gloria ». |
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4 Vibravano gli stipiti delle porte alla voce di colui che gridava, mentre il tempio si riempiva di fumo. | ||||||
5 E dissi: « Ohimè! Io sono perduto, perché un uomo dalle labbra impure io sono e in mezzo a un popolo dalle labbra impure io abito; eppure i miei occhi hanno visto il re, il Signore degli eserciti ». |
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6 Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall'altare. | ||||||
7 Egli mi toccò la bocca e mi disse: « Ecco, questo ha toccato le tue labbra, perciò è scomparsa la tua iniquità e il tuo peccato è espiato ». |
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8 Poi io udii la voce del Signore che diceva: « Chi manderò e chi andrà per noi? ». E io risposi: « Eccomi, manda me! ». |
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9 Egli disse: « Va' e riferisci a questo popolo: Ascoltate pure, ma senza comprendere, osservate pure, ma senza conoscere. |
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10 Rendi insensibile il cuore di questo popolo, fallo duro d'orecchio e acceca i suoi occhi e non veda con gli occhi né oda con gli orecchi né comprenda con il cuore né si converta in modo da esser guarito ». |
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11 Io dissi: « Fino a quando, Signore? ». Egli rispose: « Finché non siano devastate le città, senza abitanti, le case senza uomini e la campagna resti deserta e desolata ». | ||||||
12 Il Signore scaccerà la gente e grande sarà l'abbandono nel paese. | ||||||
13 Ne rimarrà una decima parte, ma di nuovo sarà preda della distruzione come una quercia e come un terebinto, di cui alla caduta resta il ceppo. Progenie santa sarà il suo ceppo. |
Indice |
6,1-13 | c 6 Questa visione dovrebbe normalmente trovarsi all'inizio del libro, ma questo è stato composto a partire da collezioni indipendenti ( cf.
introduzione ); essa peraltro trova bene il suo posto anche in apertura al libro dell'Emmanuele che raggruppa gli oracoli relativi alla guerra siro-efraimita, in cui si compiono le minacce dei
vv 11-13. Investitura e missione di Isaia 6,1 Nell'anno in cui morì il re Ozia: probabilmente nel 740. - il tempio: l'ekal, sala che precedeva il debir o « Santo dei santi » ( cf. 1 Re 6,1-38 ). Nei libri dei Re è chiamato Azaria. 6,1-5 Come Isaia vide Dio, se Dio non può essere visto? |
6,2 | serafini, etimologicamente: « i brucianti ». Questi esseri alati hanno in comune solo il nome con i serpenti brucianti di Nm 21,6 ( cf. Dt 8,15 ) o volanti di Is 14,29; Is 30,6. Sono figure umane, ma munite di sei ali, che richiamano gli esseri misteriosi che portano il carro di Jahve in Ez 1, e che Ez 10 chiama « cherubini », come le figure analoghe attorno all'arca ( Es 25,18+ ). La tradizione posteriore ha dato il nome di serafini e di cherubini a due classi di angeli. - si copriva la faccia: per paura di vedere Jahve ( cf. Es 33,20+ ). - piedi: eufemismo che designa il sesso. Il fuoco è simbolo abituale della manifestazione divina. |
6,3 | Santo, santo, santo: Il Dio di santità richiede la santità del popolo (
Is 1,4; Lv 11,44-45 ). Signore degli eserciti: nome dato a Dio nell'AT per esaltarne la potenza e il dominio universale ( nota a Sal 24,10 ). La santità di Dio è un tema centrale della predicazione di Isaia, che chiama spesso Jahve « il Santo di Israele » ( Is 1,4; Is 5,19.24; Is 10,17.20; Is 41,14.16.20, ecc. ). Questa santità di Dio esige dall'uomo che sia anche lui santificato, cioè separato dal profano ( Lv 17,1+ ), purificato dal peccato ( qui vv 5-7 ), partecipando alla « giustizia » di Dio ( cf. Is 1,26+ e Is 5,16+ ). |
6,4 | fumo: segno della presenza di Dio sul Sinai (
Es 19,16+ ), nella tenda del deserto ( Es 40,34-35 ) e nel tempio di Gerusalemme ( 1 Re 8,10-12; Ez 10,4 ). |
6,6 | Il profeta è il messaggero della parola di Dio, è la sua « bocca » ( cf.
Es 4,16 ). Ugualmente, Jahve tocca la bocca di Geremia ( Ger 1,9 ) ed Ezechiele mangia il rotolo che contiene la parola di Dio ( Ez 3,1-3 ). Il fuoco è purificatore ( Ger 6,29; cf. Mt 3,11+ ); a più forte ragione il fuoco dell'altare. - Eccomi, manda me: la prontezza di Isaia richiama la fede di Abramo ( Gen 12,1-4 ) ed è in contrasto con le esitazioni di Mosè ( Es 4,10-12 ) e soprattutto di Geremia ( Ger 1,6 ). |
6,9-10 | Ascoltate pure: sono parole rivolte ai capi e alla maggioranza del popolo, che non accolgono l'invito alla conversione, così che l'appello di Dio provoca in loro un progressivo "indurimento". E tuttavia il profeta deve perseverare nel suo annuncio. Nel NT i vv. 9-10 vengono citati come parola di Dio che si attua pienamente in Gesù e nella sua predicazione ( Mt 13,14-15; Mc 4,12; Lc 8,10; Gv 12,40; At 28,26-27 ). Perché Dio fa in modo che alcuni non si convertano? |
6,10 | Rendi insensibile: la predicazione del profeta urterà nell'incomprensione dei suoi uditori. Gli imperativi usati qui non devono illudere, equivalgono a indicativi ( cf. Is 29,9 ): Dio non vuole questa incomprensione, egli la prevede ed essa serve ai suoi disegni. Svela infatti il peccato del cuore e accelera il giudizio; confrontare l'indurimento del faraone ( Es 4,21; Es 7,3, ecc. ). - Questo testo di Isaia sarà citato più volte nel NT ( Mt 13,14-15p; Gv 12,40; At 28,26-27 ), con una applicazione speciale alle parabole ( Mt 13,13). |
6,11 | Fino a quando, Signore?: il profeta non vuole accettare che la condanna sia definitiva. Senza contraddire questa speranza, la risposta di Dio insiste sulla gravità delle prove che precederanno la salvezza. |
6,13 | Ritorna il tema del resto d'Israele.
Is 1,9 e
Is 10,20-23 Versetto difficile. L'ultima frase manca nei LXX, ma deve essere conservata: da questo tronco spogliato deve rinascere un albero nuovo ( cf. Is 4,2-3 e la nota ). |