Esodo |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
III. L'alleanza sul Sinai |
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1. L'alleanza e il decalogo |
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Arrivo al Sinai |
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1 Al terzo mese dall'uscita degli Israeliti dal paese di Egitto, proprio in quel giorno, essi arrivarono al deserto del Sinai. | |||||
2 Levato l'accampamento da Refidim, arrivarono al deserto del Sinai, dove si accamparono; Israele si accampò davanti al monte. |
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Promessa dell'alleanza |
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3 Mosè salì verso Dio e il Signore lo chiamò dal monte, dicendo: « Questo dirai alla casa di Giacobbe e annunzierai agli Israeliti: | |||||
4 Voi stessi avete visto ciò che io ho fatto all'Egitto e come ho sollevato voi su ali di aquile e vi ho fatti venire fino a me. |
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5 Ora, se vorrete ascoltare la mia voce e custodirete la mia alleanza, voi sarete per me la proprietà tra tutti i popoli, perché mia è tutta la terra! |
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6 Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa. Queste parole dirai agli Israeliti ». |
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7 Mosè andò, convocò gli anziani del popolo e riferì loro tutte queste parole, come gli aveva ordinato il Signore. | |||||
8 Tutto il popolo rispose insieme e disse: « Quanto il Signore ha detto, noi lo faremo! ». Mosè tornò dal Signore e riferì le parole del popolo. |
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Preparazione dell'alleanza |
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9 Il Signore disse a Mosè: « Ecco, io sto per venire verso di te in una densa nube, perché il popolo senta quando io parlerò con te e credano sempre anche a te ». Mosè riferì al Signore le parole del popolo. |
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10 Il Signore disse a Mosè: « Va' dal popolo e purificalo oggi e domani: lavino le loro vesti: | |||||
11 e si tengano pronti per il terzo giorno, perché nel terzo giorno il Signore scenderà sul monte Sinai alla vista di tutto il popolo. |
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12 Fisserai per il popolo un limite tutto attorno, dicendo: Guardatevi dal salire sul monte e dal toccare le falde. Chiunque toccherà il monte sarà messo a morte. |
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13 Nessuna mano però dovrà toccare costui: dovrà essere lapidato o colpito con tiro di arco. Animale o uomo non dovrà sopravvivere. Quando suonerà il corno, allora soltanto essi potranno salire sul monte ». |
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14 Mosè scese dal monte verso il popolo; egli fece purificare il popolo ed essi lavarono le loro vesti. | |||||
15 Poi disse al popolo: « Siate pronti in questi tre giorni: non unitevi a donna ». | |||||
La teofania |
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16 Appunto al terzo giorno, sul far del mattino, vi furono tuoni, lampi, una nube densa sul monte e un suono fortissimo di tromba: tutto il popolo che era nell'accampamento fu scosso da tremore. |
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17 Allora Mosè fece uscire il popolo dall'accampamento incontro a Dio. Essi stettero in piedi alla falde del monte. |
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18 Il monte Sinai era tutto fumante, perché su di esso era sceso il Signore nel fuoco e il suo fumo saliva come il fumo di una fornace: tutto il monte tremava molto. | |||||
19 Il suono della tromba diventava sempre più intenso: Mosè parlava e Dio gli rispondeva con voce di tuono. | |||||
20 Il Signore scese dunque sul monte Sinai, sulla vetta del monte, e il Signore chiamò Mosè sulla vetta del monte. Mosè salì. |
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21 Poi il Signore disse a Mosè: « Scendi, scongiura il popolo di non irrompere verso il Signore per vedere, altrimenti ne cadrà una moltitudine! |
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22 Anche i sacerdoti, che si avvicinano al Signore, si tengano in stato di purità, altrimenti il Signore si avventerà contro di loro! ». | |||||
23 Mosè disse al Signore: « Il popolo non può salire al monte Sinai, perché tu stesso ci hai avvertiti dicendo: Fissa un limite verso il monte e dichiaralo sacro ». | |||||
24 Il Signore gli disse: « Va', scendi, poi salirai tu e Aronne con te. Ma i sacerdoti e il popolo non si precipitino per salire verso il Signore, altrimenti egli si avventerà contro di loro! ». |
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25 Mosè scese verso il popolo e parlò. |
Indice |
19,1-25 | Al Sinai: Alleanza e santuario ( 19,1-40,38 ) I preliminari dell'alleanza Nel racconto della teofania si intrecciano diverse tradizioni. Secondo i vv. 16-17 Dio si manifesta attraverso il fenomeno cosmico di una terrificante tempesta; il v. 18 parla, invece, del fenomeno tellurico di un vulcano in eruzione, sul quale Dio è disceso. cc 19-40 Questa grande sezione è soprattutto di redazione sacerdotale: Es 19,1-2a; Es 24,15b-31,18a; Es 34,29 sino alla fine del libro. Bisogna poi mettere a parte Es 20,22-23,33, il codice dell'alleanza, che è unito secondariamente al Sinai. Il resto proviene dalle fonti antiche dove la distinzione tra jahvista ed elohista è talvolta difficile. Nella composizione finale, l'alleanza mosaica sigilla l'elezione del popolo e le promesse che gli furono fatte ( Es 6,6-8 ), così come l'alleanza con Abramo, richiamata in Es 6,5, aveva confermato le prime promesse ( Gen 17 ). Ma l'alleanza con Abramo era conclusa con un solo individuo ( sebbene raggiungesse la sua discendenza ) e non comportava che una sola prescrizione, quella della circoncisione. L'alleanza del Sinai impegna tutto il popolo, che riceve una legge: il decalogo e il codice dell'alleanza. Con gli sviluppi posteriori, questa legge diventerà la carta del giudaismo e Sir 24,9-27 la identificherà alla sapienza. Ma essa è nello stesso tempo « un testimone contro il popolo » ( Dt 31,26 ), poiché la sua trasgressione rende vane le promesse e provoca la maledizione di Dio. Essa resterà come un'istruzione e un obbligo, preparando le anime alla venuta del Cristo, il quale sigillerà la nuova alleanza. San Paolo spiegherà, contro i giudaizzanti, questo ruolo temporaneo della legge ( Gal 3; Rm 7 ). |
19,2 | La localizzazione del Sinai è difficile. Dal IV secolo d.C., la tradizione cristiana lo pone a sud della penisola che da esso trae nome, sul jebel Mousa ( 2245 m. ). Ma un'opinione attualmente diffusa sottolinea i tratti di carattere vulcanico nella descrizione della teofania ( Es 19,16+ ) e l'itinerario di Nm 33 ( cf. Es 33,1+ ) per situare il Sinai in Arabia dove vulcani erano ancora in attività in epoca storica. Questi argomenti non sono decisivi ( cf. note menzionate ); altri testi suppongono una localizzazione più vicina all'Egitto e a sud della Palestina. In conseguenza, un'altra teoria situa il Sinai presso Kades, appoggiandosi sui testi che mettono Seir, Edom e il monte Paran in rapporto con la manifestazione divina ( Gdc 5,4; Dt 33,2; Ab 3,3 ). Ma Kades non è mai associato al deserto del Sinai e certi testi mettono chiaramente questo lontano da Kades ( Nm 11-13; Nm 33; Dt 1,2.19 ). La localizzazione nel sud della penisola resta la più verosimile. Malgrado l'importanza duratura degli avvenimenti e della legislazione uniti al Sinai ( Es 3,1-4,17; Es 18; Es 19-40; Nm 1-10 ), gli israeliti sembrano avere dimenticato presto la sua ubicazione precisa. L'episodio di Elia ( 1 Re 19, cf. Sir 48,7 ) è una eccezione. Per san Paolo ( Gal 4,24s ), il Sinai rappresenta l'antica alleanza ormai abolita. |
19,3-8 | L'alleanza farà di Israele il bene personale e sacro di Jahve (
Ger 2,3 ), un popolo consacrato (
Dt 7,6;
Dt 26,19 ) o santo ( la parola ebraica significa le due cose ) come il suo Dio è santo (
Lv 19,2, cf.
Lv 11,44s;
Lv 20,7.26 ), un popolo di sacerdoti anche ( cf.
Is 61,6 ), poiché il sacro ha un rapporto immediato con il culto. La promessa troverà la piena realizzazione nell'Israele spirituale, la chiesa, dove i fedeli saranno chiamati « santi » ( At 9,13+ ) e, uniti al Cristo-sacerdote, offriranno a Dio un sacrificio di lode ( 1 Pt 2,5.9; Ap 1,6; Ap 20,6 ). |
19,5-6 | Se Israele accetterà di ascoltare la voce del Signore e di osservare la sua legge, apparterrà a Dio in qualità di proprietà particolare, regno di sacerdoti, nazione santa. Queste prerogative serviranno nel NT a definire la singolare identità dei cristiani ( 1 Pt 2,9; Ap 5,10 ). |
19,9 | Mosè riferì al Signore le parole del popolo: queste ultime parole ripetono la fine del v 8; sono un'aggiunta che assicura la transizione al passo seguente. |
19,12 | Fisserai per il popolo un limite tutto attorno: BJ traduce: « delimita il circuito della montagna », con sam.; il TM ha: « delimita il popolo ». - Trascendenza e santità sono inseparabili e la santità implica una separazione dal profano. I luoghi nei quali Dio si rende presente sono proibiti ( Gen 28,16-17; Es 3,5; Es 40,35; Lv 16,2; Nm 1,51; Nm 18,22 ). Ugualmente l'arca sarà intoccabile ( 2 Sam 6,7 ). Questa concezione primitiva del sacro comporta un insegnamento permanente sulla grandezza inaccessibile e sulla maestà terribile di Dio. |
19,15 | Le relazioni sessuali rendono inadatti a ogni atto sacro ( cf. 1 Sam 21,5 ). |
19,16 | un suono fortissimo di corno: il suono del corno veniva impiegato per annunziare una festa o un particolare atto di culto. 19,16-25 Le tradizioni jahvista ( Es 19,18 ), sacerdotale ( Es 24,15b-17 ) e deuteronomista ( Dt 4,11b-12a; Dt 5,23-24; Dt 9,15 ) descrivono la teofania del Sinai nel quadro di un'eruzione vulcanica. La tradizione elohista la descrive come una bufera ( Es 19,16, cf. v 19 ). Sono due presentazioni ispirate ai più impressionanti spettacoli della natura: una eruzione vulcanica come gli israeliti ne avevano sentito parlare dai visitatori dell'Arabia del nord, o come avevano potuto osservare da lontano, fin dai tempi di Salomone ( spedizione di Ofir ); oppure una bufera di montagna come potevano vederne in Galilea o sull'Ermon. Si comprende che la prima tradizione è quella dello jahvista, originaria del sud, e che la seconda è quella dell'elohista, originaria del nord. Queste immagini esprimono la maestà e la gloria di Jahve ( cf. Es 24,16+ ), la sua trascendenza e il timore religioso che egli ispira ( cf. Gdc 5,4s; Sal 29; Sal 68,8; Sal 77,18-19; Sal 97,3-5; Ab 3,3-15 ). |
19,19 | con voce di tuono: alla lettera « in ( o con ) una voce ». Questa parola designa sempre il tuono quando è usata al plurale ( cf. v 16 ). Al singolare, può anche significare: « il tuono », ma può esprimere qui la voce incomprensibile di Dio che « risponde » a Mosè. |
19,21 | I vv 21-24 sono un'aggiunta che si ricollega ai vv 12-13 e fa menzione dei sacerdoti che non sono ancora istituiti. |
19,25 | e parlò: la frase è incompleta; il racconto è stato interrotto dall'inserzione del decalogo. |