Ritiro del 9/2/1997
1 - Il Signore ci ha fatto delle promesse
2 - La vita cristiana non è una vita placida
3 - È in atto una grande battaglia
4 - Gesù ha vinto il mondo
5 - Il nostro nemico va in giro cercando chi divorare
6 - Non temete coloro che uccidono il corpo
7 - Nessuno può essere legato senza volerlo
8 - Non curare una oppressione diabolica può giungere alla possessione
9 - Citazioni utili
10 - Gesù ha dato la sua autorità a tutti i battezzati
11 - Autorità del nome di Gesù
12 - Dovremmo fare una solenne promessa
13 - Un comando e una promessa
14 - Amico, come hai potuto entrare qui?
15 - Dio ama il demonio
16 - Ci sono diverse classi di demoni
17 - Lucifero opera per fare l'ambiente culturale, i demoni per fare l'ambiente sociale
18 - Il discernimento degli spiriti
19 - Voi dovete iniziare una battaglia
20 - Noi siamo dalla parte del vincitore
21 - "Come mai sei qui senza abito nuziale?"
22 - "Allora il re ordinò ai servi: legatelo mani e piedi"
23 - Gesù ha dato la sua autorità
24 - Non sto parlando di esorcismi
25 - Contendete con i demoni
26 - Egli non merita la tua attenzione
27 - Tre cose: legatelo, gettatelo e lasciatelo là
28 - Dodici verità sui demoni
29 - Legare nel nome di Gesù l'uomo forte
30 - I dodici uomini forti
Il Signore ci ha fatto delle promesse e queste promesse diventeranno una realtà per ciascuno di noi.
Ci sono dei se, ci sono dei ma, ci sono dei però, che sono in grado di impedire il cammino della libertà che il Signore vuole che noi percorriamo.
È per questo motivo che all'inizio di questa riflessione io dico a me stesso e a tutti voi: prepariamoci al combattimento, prepariamoci alla battaglia, perché una delle grandi verità che stiamo misconoscendo in questi anni, in questi decenni del dopo Concilio, è che la vita cristiana non è una vita placida, ma un vero e proprio combattimento spirituale e dove non lo è, colui che stiamo servendo non è Gesù che ha vinto il mondo.
Poiché se Gesù dice: "Non abbiate timore perché io ho vinto il mondo", ( Gv 16,33 ) questo significa anche che per vincere il mondo è in atto una battaglia cosmica.
Dal libro di Daniele all'Apocalisse abbiamo continuamente una diatriba, una battaglia.
Ora, una cosa che dobbiamo tenere presente è che il potere contro cui noi stiamo agendo non è una personificazione, nel senso di una energia, oppure un'avversità, ma è una vera e propria persona ed il regno di Dio che combatte contro la persona di colui che lo vuole distruggere.
Dunque la prima verità è questa: è in atto una grande battaglia e noi ci troviamo in mezzo.
In questa battaglia non è possibile essere neutrali, poiché la neutralità è già uno schieramento.
La neutralità non sussiste, non esiste una realtà che sia accettabile per un verso e inaccettabile per un altro; questa è una battaglia cosmica tra il bene e il male.
Ovviamente Gesù ha vinto il mondo: significa che egli ha già combattuto questa battaglia e l'esito di questa battaglia è già stato decretato.
A noi non resta decidere da che parte stare, ma cosa fare, visto che abbiamo già deciso di stare dalla parte di colui che ha vinto il mondo dall'alto della croce.
Oggi faremo molte citazioni bibliche e vi esorto a prenderne nota per molte ragioni.
In questo insegnamento noi impareremo almeno 12 verità sui demoni, impareremo come atteggiarci di fronte al regno di satana e che cosa fare concretamente per essere liberi da questa oppressione.
Queste oppressioni si verificano quotidianamente nella nostra vita, in ogni modo e in ogni momento, perché "il nostro nemico, il diavolo, come leone ruggente, va in giro cercando chi divorare"; ( 1 Pt 5,8 )non cercando di divorare, ma chi divorare.
Lui ha già deciso, non ci sono mezze misure dal punto di vista del nostro nemico.
Egli ha già un piano e cerca in ogni istante di realizzarlo; non è che possa essere ammansito se noi non combattiamo contro di lui.
Ovviamente è giusto non vedere il demonio da tutte le parti, ma non è giusta l'altra esagerazione di non vederlo da nessuna parte.
Quindi occorre stare molto attenti, perché quando noi riposiamo, lui non ha bisogno di riposo e continua a cercare il modo di divorare, distruggere, uccidere l'anima e il corpo.
Gesù stesso ci dice: "Non temete coloro che uccidono il corpo, ma piuttosto chi può uccidere l'anima e il corpo". ( Mt 10,28 )
Quindi Gesù non nega che il nostro nemico abbia un potere di violenza e di odio così grande da poter giungere all'uccisione anche del corpo.
Ora se noi prendiamo Rm 6,16 leggiamo: "Non sapete voi che se vi mettete a servizio di qualcuno come schiavi per obbedirgli, siete schiavi di colui al quale servite?".
Ecco una novità molto importante: nessuno può essere legato senza volerlo, nessuno può essere sotto il dominio di satana e di questi spiriti se non lo vuole.
Questo vuol dire che noi oggi possiamo decidere che cosa vogliamo fare della nostra vita, perché ciò che vogliamo è ciò che si realizzerà.
Saul aveva un'oppressione, quella che noi chiamiamo vessazione.
Quando veniva preso da questo spirito cattivo ( 1 Sam 16,14 ) non c'era niente in grado di liberarlo; l'unico modo per sentirsi meglio era la lode, il canto, tanto è vero che i suoi consiglieri a un certo momento dicono: "Permettici di andare a cercare per te un abile suonatore di arpa", ( 1 Sam 16,16 ) e trovarono Davide, che allora era ancora un giovinetto pastore, molto esperto nell'arte della "lode" ( fu compositore di salmi ) e nel canto, attraverso i quali lo spirito di tristezza veniva ammansito.
Ma questo era un modo per alleviare la sofferenza, non per liberarlo, tanto è vero che non curando Saul questa vessazione diabolica, essa si è trasformata in possessione, che lo ha staccato dalla preghiera e fatto rivolgere agli idoli; infatti Saul dice: "Lascia che vada dalla indovina per sapere quale sarà il futuro del mio popolo".
E dunque non curare una oppressione diabolica può produrre facilmente un legame sempre più profondo che può giungere addirittura alla possessione.
Perché il nostro nemico, il diavolo, non si accontenta di poco, cerca sempre di più, cerca sempre di guadagnare terreno e di strappare luoghi, situazioni e soprattutto persone al regno di Dio.
Ci sono anche altre citazioni molto importanti e che ci saranno molto utili.
Troviamo questa idea: "Nessuno può contendere con i demoni", nessuno di noi può mettersi a discutere con essi; se lo fa, vuol dire che è disposto a un compromesso, mentre non c'è assolutamente niente sul quale possiamo accordarci con loro.
A Mt 28,18 leggiamo: "Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra".
Dio ha dunque ogni potere: Gesù ha vinto il mondo, siede glorioso alla destra del Padre e quindi ora ha la pienezza della maestà e della potenza: tutto è ai suoi piedi.
La lettera ai Fil 2,6-11 è la specificazione di tutto questo contesto: "Perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi, nei cieli, sulla terra e sotto terra".
Ma abbiamo ancora un'altra notizia per noi, veramente fondamentale.
Lc 10,17-19: "I 72 tornarono pieni di gioia dicendo: Signore, anche i demoni si sottomettono a noi nel tuo nome.
Egli disse: Io vedevo satana cadere dal cielo come una folgore.
Ecco ( e questa è una parola di autorità che indica un decreto di Dio ), io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico.
Nulla vi potrà danneggiare ".
Gesù qui non si rivolge solo agli apostoli: sono appena tornati dalla missione i 72 discepoli e i discepoli sono tutti i battezzati.
Quindi Gesù ha dato la sua autorità a tutti i battezzati e questa è una cosa normale, come dicevamo questa mattina, perché per il battesimo sei una cosa sola con Gesù, unito a lui totalmente e quasi essenzialmente.
Se ricordate che tre mesi fa abbiamo fatto uno schema sul potere regale, profetico e sacerdotale: degli ultimi due abbiamo già parlato, oggi parleremo del potere regale, che è il potere di autorità.
Questa mattina abbiamo visto che Gesù ha autorità sui limiti della natura e sulle potenze del nemico e dunque parliamo adesso dell'autorità di Dio.
Noi dobbiamo essere assolutamente convinti dell'autorità del nome di Gesù, perché egli ha vinto dall'alto della croce, ha distrutto il potere di satana, perché ha distrutto la morte.
Satana che è considerato il "principe di questo mondo" ( Gv 12,31 ) e colui che è assassino fin dal principio, ha visto distruggere il suo regno nello stesso istante in cui Gesù risorge, poiché, in Gesù, ora tutti i battezzati sono risorti.
Fino a qualche tempo fa io pensavo che allora un cristiano non sarà mai posseduto, disturbato da satana e questo, in fondo, è vero.
Ma quale cristiano? Quello che non gli dà spazio, che non lascia occasione al diavolo: "Non tramonti il sole sopra la vostra ira e non date occasione al diavolo". ( Ef 4,26-27 )
E dunque è vero che per un battezzato è una cosa assurda che satana abbia potere, ma è anche vero che la parola di Dio ci mette in guardia sulla possibilità che satana si prenda del potere sui battezzati nella misura in cui gli lasciano spazio.
Nessuno può essere legato se non lo vuole e allora noi oggi dovremmo fare una solenne promessa e gridare a gran voce: Io darò del filo da torcere al demonio, in qualunque situazione, personalmente, comunitariamente, nel mio lavoro, nell'impegno sociale, nell'apostolato, nella scuola, nell'insegnamento, nei sindacati…
Dobbiamo affermare a gran voce questa autorità che non è la nostra, è la sua, del Crocifisso.
E dunque se l'autorità è sua e noi siamo al suo servizio, non abbiamo nessun diritto di limitare l'autorità e la potenza di Gesù.
E se la nostra fede, a causa della nostra ignoranza della parola di Dio, è debole su questo punto, la colpa è nostra.
Se non useremo l'autorità del nome del Signore su questa società ed essa andrà alla rovina, dobbiamo dire chiaro che la colpa non è di Gesù, perché Gesù in Mt 28,18-20 ha detto: "Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra; andate ed evangelizzate; ecco, io sono con voi fino alla fine dei tempi".
Qui c'è un altro decreto, di fronte al quale se noi non agiamo, commettiamo gravi peccati di omissione; perché non è una possibilità che ci è stata data, ma un comando e una promessa.
Allora vogliamo vedere un'altra parabola che ci può insegnare qualche cosa: Mt 22,8 ss.
Un re fa un banchetto per le nozze del figlio e gli invitati rifiutano di venire.
Manda i servi a chiamare al banchetto quanti troveranno per le strade.
Quando la sala è piena, il re scende a vedere i commensali e ne trova uno che non ha l'abito nuziale e dice:
"Amico, come hai potuto entrare qui? Ed egli ammutolì.
Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti". ( Mt 22,12-13 )
Abbiamo qui un insegnamento molto importante che ci rivela che cosa pensa Gesù dell'attività dei suoi servi e qual è il compito dei suoi discepoli, che cosa essi devono fare.
Intanto, il re invita a casa sua tutti: la sala si riempì di uomini buoni e di uomini cattivi.
Unico presupposto indispensabile: che abbiano l'abito nuziale.
Era consuetudine allora che quando un ricco personaggio invitava delle persone facesse loro dei doni: regalava anche degli abiti belli adatti alla circostanza e più l'invitante era ricco e importante, più gli abiti erano sontuosi, sicché nessuno che non avesse questi abiti poteva prendere parte alla festa.
Qui che cosa avviene? Che in mezzo alla folla c'è uno che si insinua, entra senza essere notato, indossando un falso abito di nozze, ma il re che vigila, che è buon pastore, si accorge che c'è un lupo travestito da pecora.
Prima rivelazione: Dio ama il demonio, Dio vuole ancora bene a Lucifero e a tutti i suoi angeli, li conosce e li riconosce e dice loro: "Amico…".
Dunque Dio non odia il demonio; nella continua battaglia tra gli angeli e i demoni in cui è il vincitore, egli non odia la sua creatura, perché se la odiasse essa smetterebbe di esistere.
Invece il demonio continua ad essere amato da Dio e avvolto dal suo amore, che il demonio non accetta, tanto è vero che quando si sente chiamare: "Amico" egli ammutolisce.
"Amico, come hai fatto ad entrare?". ( Mt 22,12 ) Ha potuto entrare con l'astuzia e con l'inganno.
Secondo insegnamento: il nostro nemico è molto astuto, è il principe della menzogna.
Allora ci sono diverse classi di demoni, ci sono almeno tre potenze avverse alla nostra vita cristiana: il diavolo, gli spiriti e i demoni.
C'è differenza tra queste tre realtà.
Diavolo è uno solo e significa "Accusatore": "Colui che accusa i nostri fratelli giorno e notte" ( Ap 12,10 ).
Come opera la sua attività di disturbo all'interno del corpo di Cristo che è la Chiesa, ma in generale all'interno di tutta l'umanità? Con l'inganno e l'astuzia.
Lucifero è l'intelligenza più pura che esista tra le creature, l'intelligenza più fine, tanto è vero che era colui che portava la luce "Lucis fero", portatore di luce.
Proprio per questa intelligenza così alta egli ha stimato se stesso più di ciò che era.
La sua opera dunque è nefasta e pericolosissima, molto più pericolosa di quella dei demoni, perché i demoni sono spiriti che cercano corpi da abitare per estendere il regno di Lucifero.
Lucifero ha un tipo di attività molto intelligente e sottile, che riguarda tutto ciò che è falso e ingannevole, frutto di una strutturazione mentale che va contro il regno di Dio; false dottrine, eresie, falsi movimenti religiosi, eclettismo religioso, ecc., tutte queste cose vengono da Lucifero; tutto ciò che è violenza, carnalità, lussuria…, viene invece dai demoni, i quali sono spiriti che realizzano l'odio contro Dio nella materialità.
Tra questi due, ci sono poi gli spiriti che abitano l'aria e che provocano altre difficoltà: determinati tipi di malattie fisiche, mentali e psicologiche.
Quindi c'è una tattica finissima da parte del nostro nemico per creare disordine e un clima di sfiducia nell'amore e nella salvezza di Dio.
Ma ecco il grande insegnamento di Gesù: Dio, cioè il re che ha organizzato questa festa, è presente in mezzo a noi e vede che cosa succede con il suo discernimento che è lo Spirito Santo.
Il discernimento degli spiriti è un dono dello Spirito Santo.
Voi siete insegnanti, voi avete a che fare con i giovani, voi dovete assolutamente capire subito che aria stanno respirando e in che ambiente li state trovando.
Dovete capire se quello che state dicendo o annunciando potrà essere recepito oppure no dall'assemblea che avete di fronte a voi.
Se quella dottrina, se quella novità, se quell'articolo, se quel programma televisivo, se quella notizia scritta sul giornale nasconde un'insidia e una falsità.
Se ci si trova in un ambiente che è ostile, perché c'è qualche adepto della New Age o della gente dedita a sedute spiritiche.
Ho decine di insegnanti che mi dicono che i giovani quando non sanno che cosa fare ( e di tempo libero ne hanno tanto ) si radunano per fare sedute spiritiche; e voi potete immaginare chi è che viene durante queste sedute, non certo le persone che essi chiamano.
Allora voi dovete esercitare il compito, chiamiamolo ufficiale, di chiedere allo Spirito Santo nel nome di Gesù il discernimento degli spiriti.
Quando parli con una persona devi capire se quella persona sta ascoltando la voce di Dio oppure se si è alzato un muro, per cui tutto quello che dici viene capito al contrario.
Perché questo è tipico dello spirito di menzogna e vedremo come si realizza.
Questo insegnamento è molto importante perché voi dovete iniziare una battaglia pericolosa che nessuno vede, una battaglia non satanica, ma luciferina, contro un insieme di dottrine false e perverse, corruttrici che portano lontano dalla fede in Gesù Cristo perfino i nostri fedeli.
L'occultismo e la magia non sono entrati semplicemente nella società, sono entrati nella Chiesa e questa non è una novità.
Ne parlava già il Papa Paolo VI nel 1972. Sono cose strarisapute.
Per esempio, il movimento della Nuova Era, o New Age, che si sta estendendo con tutte le sue forme, non è altro che una forma di occultismo.
È una dottrina che ti dice: Puoi farcela senza Dio, e questa dottrina, per l'ignoranza dei pastori ( che siamo noi ma anche voi ), dilaga nel popolo di Dio e le nostre pecore bevono il veleno, credendo tutto ciò che viene detto loro.
Dunque la prima cosa è che i pastori, coloro che hanno sotto di sé qualcuno, siano al corrente, siano informati; e poi bisogna sapere che cosa pensa Dio per poter essere pronti alla battaglia, a combattere e a vincere.
Il demonio ha già perso e lo sa, ma se tu non sai che stai combattendo una battaglia contro di lui, tu ti sottometterai, magari per paura, anche se egli non ha nessun potere contro di te: "Ogni potestà mi è stata data, in cielo e sulla terra… Sono con voi sino alla fine dei tempi". ( Mt 28,18.20 )
Niente paura, dunque, noi siamo dalla parte del vincitore; è il demonio che deve avere paura di noi, perché nel nome di Gesù noi possiamo fare qualsiasi cosa.
Certo, il demonio è molto furbo.
Non può leggere la nostra coscienza, perché questa è esclusivamente di Dio, però può indovinare che cosa pensiamo, perché conosce la psicologia umana, prima ancora che esistessero gli uomini.
Dunque ci conosce molto bene e dalle reazioni alle cose di tutti i giorni, lui capisce quello che stiamo pensando, lo indovina.
Dunque lui si rende conto quando fai una battaglia spirituale perché il messaggio di Gesù sia conosciuto, se stai esercitando l'autorità di Gesù o la tua vanagloria, per dimostrare a te stesso che vali qualcosa.
Ma andiamo avanti con la parabola di Gesù.
L'abito nuziale ci ricorda anche l'abito del battesimo, simbolo della vita nuova; dunque per entrare a far parte degli invitati del re devi essere battezzato.
Se il battesimo è unione stretta, radicale tra noi e Dio in Gesù per la potenza dello Spirito, allora essere senza abito nuziale significa essersi intrufolati nella famiglia di Dio senza essere in comunione con Dio, senza desiderare ciò che lui desidera, senza essere suoi figli.
Essere senza abito nuziale significa remare contro.
"Come hai potuto fare questo?" ed egli ammutolisce. ( Mt 22,12 )
Ma come, non è lui che ha tutta l'autorità, tutto il potere?
È lui il re, è lui che esercita l'autorità, i servi non ce l'hanno: e dunque come mai?
Perché Gesù ha dato la sua autorità e il suo potere ai suoi servi e quello che Gesù ordina è quello che i discepoli possono, anzi devono fare.
Questo lavoro non è lavoro di Dio, Dio lo ha già fatto dall'alto della croce, non c'è assolutamente niente che egli debba fare ancora: ha distrutto il peccato inchiodandolo alla croce, ha distrutto l'artefice del peccato risorgendo dalla morte e ha distrutto la conseguenza del peccato; perché la morte non l'ha potuto tenere prigioniero.
Ora si tratta che ciò che ha fatto il capo venga fatto da tutti i membri ai quali ha concesso la sua autorità: "Ecco, vi ho dato autorità sopra i serpenti e sopra gli scorpioni" ( Lc 10,19 ) e qui dice: "Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti". ( Mt 22,13 )
Badate bene: io qui non sto parlando degli esorcismi, soggetti a regole e ad una disciplina ai quali la Chiesa ci invita ad essere estremamente ubbidienti.
Anche io vi invito a essere assolutamente obbedienti in questo campo nel quale l'unico competente a delegare un laico o un sacerdote a questo ministero è il vescovo, che può decidere chi e come debba esercitare questo servizio.
Nelle benedizioni esorcistiche viene impegnata l'autorità e la gerarchia della Chiesa; ma l'esercizio del nome di Gesù nella preghiera di liberazione è permesso ad ogni battezzato.
L'esorcista è colui che dialoga con il nemico e gli ordina, con l'autorità della Chiesa, di fare determinate cose; nella preghiera di liberazione non si dialoga con il nemico, si parla invece con il Re e si fa esclusivamente e niente di più di ciò che dice Dio.
Ed egli non dice: "Contendete con i demoni, fategli delle domande, cercate di sapere le cose, oppure comandategli di fare questo o quello"; no, Egli dice: "Usate la potenza del mio nome".
Pietro dice: "Non è stato dato agli uomini nessun altro nome con cui possiamo essere salvi". ( At 4,12 )
Dunque per essere liberi da questi legami che il demonio opera nel suo popolo, è sufficiente proclamare l'assoluta novità del nome di Gesù, il quale ha questa autorità, perché ha vinto il mondo, è luce che illumina le tenebre e "gloria del suo popolo, Israele". ( Lc 2,32 )
Non si tratta che di proclamare l'assoluta e indiscutibile autorità di Gesù su tutto ciò che esiste.
Quando Gesù viene tentato nel deserto, egli risponde sempre e solamente con la parola di Dio e non si mette a contendere con il demonio e se tu ti trovi a dover affrontare una situazione difficile nella quale sospetti che ci sia un disturbo diabolico, non ti mettere a contendere con il nemico, non serve, è solo vanagloria, è solo una perdita di tempo.
Egli non merita la tua attenzione, non merita la tua paura, perché lui ha già perso tutto.
Perché devi dargli del tempo? perché sprecare giornate, mesi, anni in preghiere, quando Gesù ci ha dato il potere di camminare sopra scorpioni e serpenti?
Dunque si tratta di avere una grande consapevolezza e una grande fiducia nell'autorità del nome di Gesù: egli davvero ha tutto questo potere.
D'altronde, se ha fatto il di più perché non dovrebbe fare anche il di meno?
Se è risorto dalla morte, se ha vinto il peccato, come non riuscirebbe a vincere una vessazione o una possessione, fatti limitati nel tempo e nello spazio?
Dunque nulla ci spaventi, perché ciò che viene operato non viene operato in forza della nostra santità personale, della nostra volontà, della nostra autorità; noi siamo semplicemente degli strumenti nelle mani di Dio.
Ma se lo strumento non si rende disponibile, Dio non lo può usare ed è per questo che ci è chiesto di fare quello che sta scritto in Mt 22,13: "Il re ordinò ai suoi servi ( cioè a noi ): Legatelo mani e piedi, gettatelo fuori nelle tenebre, là sarà pianto e stridore di denti".
Tre cose: legatelo, gettatelo e lasciatelo là, ecco come si fanno queste preghiere di liberazione.
Proprio ieri un'insegnante è venuta a dirmi che da mesi si trovava di fronte un ragazzo tremendo: volgare, maleducato e anche violento.
Da quando ha fatto questa preghiera e ha chiesto a Gesù nel suo nome di legare lo spirito che lo disturbava, questo ragazzo è cambiato da così a così, nel giro di una settimana.
Così è accaduto per l'intera scuola: da quando lei ha pregato per legare tutti i demoni presenti in quella scuola, il clima, anche tra colleghi, è cambiato.
Ci sono decine di testimonianze di quello che fa il nome di Gesù per tutti coloro che ci credono.
È vero che noi soltanto partecipiamo del potere regale di Cristo, ma questo non significa che non facciamo niente, non significa che tu non debba fare quello che Dio ti chiede.
Col potere sacerdotale tu innalzi a Dio tutte le sofferenze, col potere regale tu eserciti la sua autorità.
E voi vedrete che più fate questo nella fede, più le cose cambiano e più le vedrete cambiare e più la vostra fede crescerà; e più la vostra fede crescerà, più il regno di Dio si estenderà.
So a chi sto parlando, spero che nessuno di voi sia un esaltato che comincia a vedere il demonio da tutte le parti, come spero che non ci sia qualche illuminista che non lo vede da nessuna parte.
Egli c'è, è attivo e fa di tutto per allontanarci dalla misericordia del Padre.
Prendiamo Mt 12,43-45 dove troviamo almeno 12 verità sui demoni: "Quando uno spirito maligno è uscito da un uomo, dimora in luoghi deserti in cerca di riposo, ma non ne trova.
Allora dice: Tornerò alla mia casa da cui sono uscito.
E, tornato, la trova vuota, pulita e adorna.
Allora va a chiamare altri sette spiriti peggiori di lui e tutti insieme entrano in quella casa, così alla fine quell'uomo si trova in condizioni peggiori di prima.
E così sarà anche per voi…".
Vi prego di tenere sott'occhio questi versetti perché adesso li analizzeremo un po' per volta.
"Quando lo spirito immondo esce da un uomo, se ne va per luoghi aridi". ( Mt 12,43 )
Prima verità: questi spiriti hanno la possibilità di spostarsi; evidentemente non hanno gambe, ma hanno possibilità di movimento.
"Se ne va per luoghi aridi cercando sollievo".
Perché? che cosa desiderano?
Vogliono un corpo; fanno parte della categoria dei demoni, degli spiriti cioè che vogliono estendere il regno di Lucifero attraverso tutto ciò che è materiale.
Vogliono un corpo umano o anche animale, come quando Gesù libera l'indemoniato di Gerasa e una mandria di duemila porci viene invasa, viene posseduta da questi spiriti, da questa legione.
E dunque essi cercano un corpo da abitare, che risulta essere per loro luogo di quiete, luogo di riposo, luogo in cui essi possono fare la loro volontà, concretizzarla.
Vogliono un corpo per manifestare il male nel mondo fisico e naturale.
È ovvio: se il mondo fisico è stato fatto per gli uomini dall'amore di Dio, allora i demoni per fare dispetto a Dio vogliono rovinare tutto ciò che è naturale: gli uomini e anche l'ambiente.
Il peccato sociale, di cui uno degli aspetti è l'inquinamento, lo smog ecc., è chiaramente un'opera di distruzione che ha la sua origine nei demoni, i quali vogliono riconsegnare a Dio un mondo rovinato, non più splendido nella sua bellezza e armonia come Dio lo aveva pensato.
Dunque teniamo presente che al di là di quello che noi vediamo ci sono delle realtà più profonde che pervadono tutto quello che esiste.
Seconda verità: "Vanno intorno per luoghi aridi cercando". ( Mt 12,43 )
Se cercano vuol dire che sono intelligenti: intus legere, leggere dentro.
Cercano persone per combatterle, cercano riposo e dunque hanno sentimenti e hanno dei bisogni; i demoni si stancano, non di una stanchezza fisica, ma spirituale: sono sopraffatti dall'amore.
Durante le preghiere di liberazione, più volte accade che queste preghiere siano molto lunghe e mentre all'inizio il demonio è molto combattivo, alla fine non ne può più ed esce perché è esausto.
Terza verità: hanno emozioni, in quanto si sentono stanchi o forti.
Quarta verità: "Cercando sollievo, ma non ne trova".
Allora vuol dire che in qualche modo possono vedere, hanno una forma di percezione e non trovano quello che desiderano.
Quinta verità: "Allora dice".
Dunque possono parlare, non come parliamo noi con una parola fisica, ma mentale.
Ma che possano parlare non è una novità, basta che pensiamo quello che ci accade quando sentiamo di essere tentati e ci accorgiamo che quello è un pensiero parlato che giunge a noi, è una forma di comunicazione.
Questo appare più manifesto nel caso di vera e propria possessione, quando durante la preghiera di liberazione questi demoni parlano attraverso il corpo del posseduto e dicono cose a volte molto violente, a volte molto sottili e intelligenti.
E cosa dice? "Ritornerò" e dunque - sesta verità - hanno una volontà e prendono decisioni, pensano, immaginano.
Non è ( come dice qualche teologo svitato ) che il demonio non esiste, è semplicemente la personificazione del male.
No, perché una personificazione non ha una personalità, una forza negativa non prende decisioni.
Settima verità: "Nella mia casa".
Questa mattina ho detto che i demoni non hanno fede, perché quello che credono lo vedono; ora vi dico invece che hanno una fede, perché credono di poter ritornare dove erano prima, quella è la loro speranza.
Hanno una fede: credono in ciò che decidono.
Ottava verità: "da dove sono uscito".
Quindi vuol dire che ha memoria, che si ricorda dove era prima e qui vi do una notizia: noi siamo tutti i giorni visitati dai demoni; essi vengono a vedere dove ci troviamo, che cosa facciamo, perché quando i demoni arrivano presso una persona e la disturbano vuol dire che questa prima in qualche modo l'ha invitato.
E qual è l'invito a nozze per un demone?
Molte cose, alle quali dobbiamo stare molto attenti. condizioni spirituali: vivere nel peccato; condizioni psicologiche: mantenere dei rapporti tesi, dei rancori; un carattere violento, una capacità di avversione continua; condizioni fisiche; determinate cose che essi vedono, sentono e onorano.
Dunque stare molto attenti a ciò che si conserva in casa: oggetti di superstizione, raffigurazioni blasfeme, volgari, lussuriose, disegni o quadri di cose innaturali - e badate bene che i nostri allievi sono carichi di raffigurazioni di cose innaturali.
Tutto ciò che è innaturale richiama il regno di satana Dio non ha creato niente con sei mani e tre teste, niente che fosse orrido.
Il demonio ascolta la musica che noi ascoltiamo e c'è della musica come il rock che è un invito, perché tutte le religione animiste hanno questo tipo di ritmo.
La musica New Age poi è creata appositamente per aprire dei canali sopra il limite della nostra consapevolezza, si chiamano infatti subliminali, che provocano mediante dei messaggi più o meno espliciti lo scatenamento di alcune reazioni fisiche o psicologiche, tutte atte ad una comunicazione con ciò che è non spirituale, ma spiritico.
Un'altra cosa nefasta è l'incenso indiano.
Ha un profumo orribile ma in molte famiglie è usato perché dà un'aura di mistero.
E questo è molto amato dai demoni.
Voi non sapete che quei bastoncini che vengono venduti, ahimè, alle mostre missionarie, servono per compiere cerimonie di iniziazione, per un'evocazione spiritica.
L'incenso che usiamo nelle nostre celebrazioni richiama l'immagine della nube che riempiva della potenza di Dio il tempio in cui l'assemblea si trovava, e io ho provato ad usare dell'incenso non esorcizzato e sette od otto persone cominciavano a tossire prima ancora che lo mettessi nel turibolo, perché il demonio aveva già paura della santità di Dio che si innalza come una nuvola e prende possesso degli uomini.
Ma quando ho usato l'incenso con molta abbondanza dopo averlo esorcizzato, non c'era una sola persona che tossisse.
Questa tosse era una forma di disturbo che impediva alle persone di incontrarsi spiritualmente con Dio e la saggezza della Chiesa ci invita a compiere determinati gesti che dobbiamo capire per non svalutarli e perdere così l'esercizio dell'autorità di Cristo nella liturgia.
Dunque ci sono alcune realtà che attirano i demoni: la musica, l'incenso, determinati odori, certe immagini.
Un demone viene ogni giorno a visitare le nostre case, le nostre famiglie per vedere se trova qualche cosa a cui appigliarsi.
Voi sapete che gli esorcisti dicono di non pronunciare mai il nome del demonio perché è talmente vanitoso che arriva subito; non gli interessa che tu lo abbia invocato o esecrato.
Nona verità: "Giuntovi la trovò vuota, spazzata e adorna".
Dunque esaminano la nostra vita e vengono a vedere, come dicevo tutto ciò che facciamo o conserviamo.
Brucia allora qualsiasi cosa possa esserti di impaccio e rappresenti una forma di superstizione; allontana da te ogni forma di superstizione, perché queste cose costituiscono un invito al demonio.
Decima verità: trovando la casa in quelle condizioni pensa che, se prova a tornare, verrà cacciato via di nuovo, allora "verrò con i miei amici".
Dunque ha un piano, ha una strategia, sa che se si ripresenta verrà riconosciuto subito; perciò, undicesima verità: prenderà sette spiriti peggiori di lui e prenderanno insieme dimora in quella casa.
Egli sa a chi rivolgersi per farsi aiutare.
Dodicesima verità: "L'ultima condizione di quell'uomo è peggiore della prima".
Dunque in questi pochi versetti noi abbiamo dodici verità sui demoni.
Mt 12,29 ci dà ancora un insegnamento: come entrare nella casa dell'uomo forte se gli si fa la guardia?
Dunque a monte di ogni disturbo satanico ci sono degli uomini forti e se tu vuoi liberare la tua situazione, la tua vita, la tua comunità, la tua classe, la tua famiglia, la tua città, la tua parrocchia non puoi pregare nel nome di Gesù per il demone debole che si sta manifestando, ti devi rivolgere al suo capo.
Quando Gesù incontrò l'indemoniato geraseno, non parlò con tutta la legione, parlò solo con l'uomo forte; non ha bisogno di contendere con ciascuno dei duemila demoni che erano presenti in quell'uomo, egli parla con il capo.
"Chi sei?" - "Sono legione perché siamo in molti". ( Mc 5,9 )
"Bene, via da quest'uomo" ( Mc 5,8 ) e cacciato il capo devono uscire anche tutti gli altri.
Ricordati di non fare l'errore, grave e pericoloso, di contendere con il demonio.
Non hai bisogno di discutere con lui e se lo facessi perderesti sicuramente, perché la sua intelligenza è sopraffina e spirituale.
E quando devi compiere una preghiera di questo genere, devi veramente legare nel nome di Gesù l'uomo forte, cioè il capo.
Tante persone giungono al termine della loro vita essendo stati vessati o addirittura posseduti per dei decenni senza mai poter gustare la libertà che il Signore ha dato loro.
Non hanno potuto essere liberi perché a loro non è stata data la conoscenza della verità: "La verità vi farà liberi". ( Gv 8,32 )
Qui hai la verità e tu ne sei il profeta e a Ezechiele Dio dice: "Se io ti dico: ammonisci il peccatore e tu non lo fai, della sua morte chiederò conto a te.
Tu lo sapevi, a te l'ho detto, tu hai la mia parola.
Ma se tu lo fai e lui non si converte, del suo peccato le conseguenze se le prenderà lui.
A te invece darò un premio perché sei stato un servo buono e fedele, obbediente.
Se poi il peccatore si convertirà egli sarà salvo e non morirà per l'ammonimento che ha ricevuto, ma della sua salvezza io renderò merito a te". ( Ez 3,19-21 )
Allora non si può più essere neutrali.
Nella Scrittura ci sono almeno 12 uomini forti dove per uomini forti intendiamo 12 demoni forti, i capi, che hanno alle loro dipendenze altri spiriti minori, che producono determinate conseguenze.
Ora, spesso queste conseguenze sono le prime cose che si notano, ma non lasciamoci ingannare, perché non sono loro l'unica causa di queste difficoltà; essi sono come la punta dell'iceberg: nascosto sotto terra c'è il capo.
È come la mafia che lascia agire sempre i minori, ma i capi restano nascosti e insospettabili.
Allora vi darò alcune citazioni che poi vi serviranno per fare il discernimento su quello che accade nella comunità, nella famiglia, nella parrocchia, nella chiesa, nella scuola, con i vostri allievi, in tutte le situazioni.
Perché voi battezzati avete il diritto di essere liberi e avete il dovere di rendere liberi, è un diritto-dovere che ci è affidato e di fronte al quale dobbiamo prendere posizione.
Il primo uomo forte si chiama gelosia.
Nm 5,12ss: "Se una donna sarà traviata e avrà commesso una infedeltà verso il marito e un uomo avrà rapporti con lei, ma la cosa è rimasta nascosta, se essa si è contaminata in segreto e non vi sono testimoni contro di lei perché non è stata colta sul fatto; qualora lo spirito di gelosia si impadronisca di lui e questi diventi geloso della moglie che si sia o non si sia contaminata, quell'uomo condurrà la moglie davanti al sinedrio ecc.".
Ecco gli spiriti che aiutano il grande spirito di gelosia: competizione, sospetto, insoddisfazione, vendetta, ira e furore ( li troviamo ad es. in Pr 6,34 ), assassinio ( Gen 4 ).
Quando vi trovate in una situazione in cui vedete qualcuna delle cose che ho detto sopra, non potete dire: Nel nome di Gesù, competizione, sospetto, ira, furore esci da costui, perché essi escono dalla porta ma ritornano dalla finestra perché il capo è rimasto dentro.
Se volete liberare dovete comandare allo spirito forte, non a quello debole.
Quindi dovete comandare: Spirito di gelosia, nel nome di Gesù io ti lego e per il sangue che egli ha versato dalla croce, ti mando nelle tenebre, non nuocere più ai figli di Dio.
Il secondo demone forte, terribile e diffusissimo, si chiama bugiardo, spirito di menzogna.
Lo trovate in 2 Cr 18,22 e gli spiriti che lo aiutano si chiamano profanità, ipocrisia, e poi tutto quello che è bugia e menzogna provoca sempre dei gravi disordini sessuali, per cui troviamo: sodomia, omosessualità, adulterio.
Legato alla menzogna c'è anche falsità e poi due spiriti tremendi, sottomessi sì allo spirito di menzogna, ma sono anch'essi molto forti, tanto che potrebbero essere spiriti forti già da soli: lo spirito di vanità ( Ger 23,15 ) e lo spirito di religione ( Ger 23,14 ).
Ez 12,24 dice che coloro che operano per vantarsi, arriveranno, presto o tardi, alla divinazione, che è tra le attività dell'occulto.
E poi c'è questo demone particolare, a cui dobbiamo stare molto attenti: il demone di religione che si oppone alla fede.
La religione è porre la fiducia negli atti esteriori di culto e non alla fede che produce questi atti; è pensare di essere a posto con Dio per il semplice fatto di essere andati a messa la domenica.
Dio potrebbe dire: "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me". ( Mt 15,8 )
Ora, come si manifesta e qual è il luogo in cui abita lo spirito di religione?
L'abitazione di questo spirito è la Chiesa, sono le comunità religiose, sono gli ambienti in cui vige una forma di religiosità.
Come si manifesta? Chi ha questo spirito che lo disturba è una persona che condanna sempre; che si ritiene più degli altri; che cerca sempre dei gruppi migliori e poi si isola; sono persone che non sono mai soddisfatte; tutti hanno torto meno che loro, tutti sbagliano ma loro mai, non hanno mai difetti.
Lo spirito di religione segue la bugia e la menzogna, ti fa sentire giusto e quindi ti preclude il perdono del Signore.
Si oppongono sempre e attaccano la tua testimonianza come cristiano; amano esibirsi, parlare, farsi ascoltare, ascoltare se stessi, fanno gesti plateali per essere notati.
Parlando non dicono mai Padre, né Gesù, al limite dicono Dio.
Terzo demone forte.
In 1 Sam 28,7 troviamo lo spirito familiare e riguarda i legami ancestrali che si perpetuano di generazione in generazione, le pratiche occulte che si trasmettono di padre in figlio e di madre in figlia.
E Dio dice in Lv 18: "Non si trovi in mezzo a te chi pratica l'augurio, la magia, la divinazione… o che interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore".
Perché o ti fidi di Dio o ti fidi della magia.
Sono innumerevoli, ve lo garantisco, quelli che sono legati mani e piedi da questi demoni che si nascondono dando l'illusione di potenza.
Come potete pensare che possano ascoltare la parola di Dio se sono legati?
Prima dovete distruggere il potere di satana, prima liberateli e poi dite loro la parola di vita.
Gli spiriti che aiutano questo spirito sono: astrologia, oroscopo, leggere il futuro e tutte le forme di occultismo, in particolare la New Age, questa forma di religiosità sincretistica estremamente dannosa e pericolosa.
Quarto demone forte: la perversione, che riguarda soprattutto e prima di tutto la dottrina.
Pervertire, cioè contorcere, per esempio, la parola di Dio per avere ragione ( At 13,10 ).
Gli spiriti che lo aiutano sono odio, perdizione ( Pr 23,33 ), errori dottrinali ( Is 19,14 ), e poi tutto ciò che è specifico della perversione fisica: il narcisismo ( 2 Tm 3,2 ) e con esso tutto ciò che è sessuale.
Amare se stessi più di Dio, quindi l'empietà ( Rm 1,17 ss. ), è perversione e in quel capitolo leggerete anche tutte le conseguenze dell'empietà.
La fornicazione, per esempio, deriva dallo spirito bugiardo, da quello perverso e da quello narcisista.
Quinto demone forte ( Is 61,3 ): depressione e le sue manifestazioni sono angoscia, disperazione, rigetto di sé, autocommiserazione, ghiottoneria e tristezza.
Sesto spirito: prostituzione ( Os 4,12 ) e che lo aiutano ci sono la fornicazione e l'insoddisfazione.
Per capire meglio questo tenete presente Ez 16,28.
Chi si prostituisce non è mai sazio di sesso e non è capace di opporsi.
Chi ha questo spirito non dice no al sesso, ai film osceni e a cose del genere.
Nel v. 31 trovate che queste cose sono controllate anche dalla idolatria.
Settimo demone forte, collegato all'ottavo: spirito di infermità: alcune malattie vengono da questo spirito, specialmente dall'ottavo spirito che è lo spirito muto e sordo: Mc 9,25.
I sintomi per riconoscere quest'ultimo spirito sono: apoplessia, cioè restare immobili, stecchiti, rigidi come un bastone e più di una volta, durante le preghiere di liberazione, vedrete che queste cose succedono; epilessia, suicidio, in più Luca aggiunge ancora una cosa: essi sono lunatici.
Nono demone: la paura.
Spiriti che lo accompagnano sono: terrore, senso di pericolo ( pensano sempre debba succedere il peggio; quante persone non vanno in aereo o in ascensore per questa ragione.
Non è normale, Dio ci ha dato la libertà di fronte a tutto il mondo e non possiamo lasciarci legare dalla paura ); incubi, preoccupazioni ( occuparsi è divino, preoccuparsi è diabolico ); la timidezza, quando è esagerata e quando non è modestia; le fobie ( se diventano impedimenti alla tua attività, non vengono da Dio ).
E poi inferiorità, per cui uno si sente sempre inferiore e inadeguato.
Decimo demone forte: orgoglio e alterigia ( Pr 16,18 ).
Ed ecco i suoi aiutanti: ira, rivalità, controllo, sentirsi giusti, arroganza, spettegolare, furore, inganno e caparbietà.
Saul fu ostinato perché era pieno di orgoglio.
Tutte le arti magiche sono su questa linea.
Undicesimo demone forte: servitù, schiavitù.
"Voi non avete ricevuto uno spirito di paura per ricadere sotto la schiavitù" ( Rm 8,15 ).
Ed ecco i suoi aiutanti: angoscia ( Es 29 ), amarezza, cecità spirituali.
In questo demone troviamo queste manifestazioni: droga, fumo e alcool.
E quando tu preghi per un ragazzo drogato, non devi dire: Spirito di droga, esci da lui, ma: Spirito di schiavitù, nel nome di Gesù ti lego e non nuocere mai più a questa persona.
In questo modo egli fuggirà, ma se tu ti rivolgi al pesce piccolo non uscirà, oppure esce ma dopo poco ritorna e la condizione si fa peggiore perché ritorna con sette amici.
Chi ha questo spirito non riesce a dire: Abbà, non riesce a dire Gesù; non riesce a pregare.
Dodicesimo demone forte ( 1 Gv 4,3 ): anticristo e il suo aiutante si chiama legalismo.
Come si manifesta questo demone che è molto più diffuso di quello che immaginate?
Proclama l'autorità per legare qualcuno, lo costringe; ostacola gli uomini di Dio, parlano contro i doni contro lo Spirito Santo, disturbano la riunione di preghiera ( tossiscono forte, interrompono, si alzano, fanno chiasso, fanno cadere le cose… ).
Parlano in lingue quando non è il caso, si sprofondano nel canto e nella musica, al punto che non sanno più cosa stanno facendo.
Interrompono spesso quando Dio sta facendo qualcosa di importante, creano un disguido, distolgono l'attenzione.
E soprattutto ignorano sempre il sangue di Gesù.
Per questo sangue noi siamo stati liberati e non c'è nessuna creatura che possa vantare dei diritti su di noi, perché noi siamo di Gesù.