Apocalisse |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
I compagni dell'Agnello |
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1 Poi guardai ed ecco l'Agnello ritto sul monte Sion e insieme centoquarantaquattromila persone che recavano scritto sulla fronte il suo nome e il nome del Padre suo. |
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2 Udii una voce che veniva dal cielo, come un fragore di grandi acque e come un rimbombo di forte tuono. La voce che udii era come quella di suonatori di arpa che si accompagnano nel canto con le loro arpe. |
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3 Essi cantavano un cantico nuovo davanti al trono e davanti ai quattro esseri viventi e ai vegliardi. E nessuno poteva comprendere quel cantico se non i centoquarantaquattromila, i redenti della terra. |
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4 Questi non si sono contaminati con donne, sono infatti vergini e seguono l'Agnello dovunque va. Essi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l'Agnello. |
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5 Non fu trovata menzogna sulla loro bocca; sono senza macchia. |
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Gli angeli annunziano l'ora del giudizio |
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6 Poi vidi un altro angelo che volando in mezzo al cielo recava un vangelo eterno da annunziare agli abitanti della terra e ad ogni nazione, razza, lingua e popolo. |
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7 Egli gridava a gran voce: « Temete Dio e dategli gloria, perché è giunta l'ora del suo giudizio. Adorate colui che ha fatto il cielo e la terra, il mare e le sorgenti delle acque ». |
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8 Un secondo angelo lo seguì gridando: « È caduta, è caduta Babilonia la grande, quella che ha abbeverato tutte le genti col vino del furore della sua fornicazione ». |
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9 Poi, un terso angelo li seguì gridando a gran voce: « Chiunque adora la bestia e la sua statua e ne riceve il marchio sulla fronte o sulla mano, |
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10 berrà il vino dell'ira di Dio che è versato puro nella coppa della sua ira e sarà torturato col fuoco e zolfo al cospetto degli angeli santi e dell'Agnello. |
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11 Il fumo del loro tormento salirà per i secoli dei secoli, e non avranno riposo né giorno né notte quanti adorano la bestia e la sua statua e chiunque riceve il marchio del suo nome ». |
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12 Qui appare la costanza dei santi, che osservano i comandamenti di Dio e la fede in Gesù. |
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13 Poi udii una voce dal cielo che diceva: « Scrivi: Beati d'ora in poi, i morti che muoiono nel Signore. Si, dice lo Spirito, riposeranno dalle loro fatiche, perché le loro opere li seguono ». |
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La messe e la vendemmia della nazioni |
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14 Io guardai ancora ed ecco una nube bianca e sulla nube uno stava seduto, simile a un Figlio d'uomo; aveva sul capo una corona d'oro e in mano una falce affilata. |
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15 Un altro angelo uscì dal tempio, gridando a gran voce a colui che era seduto sulla nube: « Getta la tua falce e mieti; è giunta l'ora di mietere, perché la messe della terra è matura ». |
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16 allora colui che era seduto sulla nuvola gettò la sua falce sulla terra e la terra fu mietuta. |
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17 Allora un altro angelo uscì dal tempio che è nel cielo, anch'egli tenendo una falce affilata. | |||||||
18 Un altro angelo, che ha potere sul fuoco, uscì dall'altare e gridò a gran voce a quello che aveva la falce affilata: « Getta la tua falce affilata e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perché le sue uve sono mature ». |
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19 L'angelo gettò la sua falce sulla terra, vendemmiò la vigna della terra e gettò l'uva nel grande tino dell'ira di Dio. |
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20 Il tino fu pigiato fuori della città e dal tino uscì sangue fino al morso dei cavalli, per una distanza di duecento miglia. |
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Indice |
14,1-5 | I redenti della terra Visione antitetica alla precedente, che presenta gli antagonisti di Satana e dei suoi seguaci. Il numero centoquarantaquattromila indica la totalità degli eletti. Chi sono i 144.000? 14,1-6 Ai seguaci della bestia, contrassegnati con il numero del suo nome ( Ap 13,16-17 ), Giovanni oppone i fedeli dell'Agnello ( Ap 5,6+ ), segnati con il suo nome e il nome del Padre ( Ap 7,4; Ap 12,17+ ). È il « resto » ( Ap 11,1+ ), fedele in mezzo alle persecuzioni. Attorno ad esso sarà restaurato il regno dopo la vittoria. Il monte Sion è il trono di Dio ( cf. Ap 21,1+ ). 14,1 l'Agnello: var. « un agnello ». |
14,3 | cantavano un cantico nuovo: Mosè aveva cantato la liberazione dall'Egitto ( Es 15,1-21; cf. Ap 15,3-4 ); il cantico nuovo celebra la nuova liberazione del popolo di Dio e l'ordine nuovo instaurato dall'Agnello immolato. |
14,4 | Seguire Cristo è di tutti i cristiani, i quali sono chiamati vergini nel senso della Bibbia, dove la fornicazione è sinonimo di idolatria. sono vergini: in senso metaforico: la lussuria designa tradizionalmente l'idolatria ( cf. Os 1,2+ ), qui il culto della bestia ( Ap 17,1, ecc. ). I centoquarantaquattromila sono riscattati ( Ap 5,9 ), sono integri e fedeli ( v 5 ); hanno respinto l'idolatria e possono essere fidanzati all'Agnello ( cf. Ap 19,9; Ap 21,2; 2 Cor 11,2 ). - seguono l'Agnello dovunque va: come Israele seguiva Jahve nel tempo dell'esodo, il popolo nuovo dei riscattati segue l'Agnello fino al deserto ( cf. Ger 2,2-3 ), dove sarà celebrato un nuovo fidanzamento ( Os 2,16-25 ). |
14,5 | Citazione di
Sof 3,13;
Is 53,9. sono senza macchia: vocabolario sacrificale. Le primizie rappresentavano tutta la messe ( Dt 26,2 ), i primogeniti tutta la famiglia ( Nm 3,12, ecc. ). Le vittime offerte al vero Dio dovevano essere senza difetto ( Es 12,5; 1 Pt 1,19 ). |
14,6-13 | Tre annunci vangelo eterno: immutabile e definitivo; le vicende degli uomini non sono in grado di annullarlo. Tre angeli vengono e invitano i persecutori empi a pentirsi; ma gli empi si ostineranno ( Ap 16,2.9.11 21; cf. Ap 15,5+ ). |
14,8 | Babilonia la grande: per i profeti dell'AT Babilonia era il simbolo del paganesimo ( Is 13-14 ); qui indica Roma pagana ( 1 Pt 5,13 ). È caduta, è caduta Babilonia: perfetti profetici. - col vino del furore della sua fornicazione: questa lezione proviene da una armonizzazione fra i due testi I e II. La lezione del testo II è: « col vino dell'ira » ( Ap 14,8 e Ap 14,10 ); la lezione del testo I è: « col vino della sua prostituzione » ( Ap 18,3 e Ap 17,2 ). Date le rassomiglianze fra Ap 14,8 e Ap 18,3, gli scribi hanno armonizzato, combinando le lezioni dei due testi. Il « vino del furore » è un'immagine, corrente nei profeti ( Is 51,17+ ), dell'ira divina comminata agli idolatri. |
14,10 | sarà torturato con fuoco e zolfo: lo stagno di fuoco e di zolfo infiammato è il luogo di punizione degli empi ( cf. Ap 19,20; Ap 20,10; Ap 21,8 ). |
14,13 | Marcato contrasto fra il castigo degli empi e il riposo felice che attende i fedeli ( v 12 ) dal momento della morte ( cf. Ap 6,9-11 ). |
14,14-20 | Mietitura e vendemmia 14,14 Appare Cristo, giudice supremo della storia ( Dn 7,13; Mt 26,64 ). La mietitura è simbolo del giudizio divino, che riguarda gli empi, che sarà descritto in Ap 19,11-20. |
14,18 | Un altro angel o… usci dall'altare: dall'altare salgono il sangue dei martiri ( Ap 6,9; Ap 11,1 ) e la preghiera dei santi ( Ap 8,3-5; Ap 9,13 ), che l'angelo porta a Dio per domandare giustizia. |
14,20 | L'estensione sproporzionata indica la vasta potenza di Cristo vincitore. Il tino fu pigiato fuori della città: lo sterminio delle nazioni pagane deve effettuarsi fuori di Gerusalemme ( secondo Zc 14,2s.12s; Ez 38-39; cf. Lv 4,12+; Eb 13,11-12 ). |