Apocalisse

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Capitolo 14

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

I compagni dell'Agnello

1 Poi guardai ed ecco l'Agnello ritto sul monte Sion e insieme centoquarantaquattromila persone che recavano scritto sulla fronte il suo nome e il nome del Padre suo.
Ap 7,1-8+
2 Re 19,30-31
Abd 17
Gl 3,5
2 Udii una voce che veniva dal cielo, come un fragore di grandi acque e come un rimbombo di forte tuono.
La voce che udii era come quella di suonatori di arpa che si accompagnano nel canto con le loro arpe.
Sof 3,12-13
At 2,21+
3 Essi cantavano un cantico nuovo davanti al trono e davanti ai quattro esseri viventi e ai vegliardi.
E nessuno poteva comprendere quel cantico se non i centoquarantaquattromila, i redenti della terra.
Ap 5,9
Is 42,10
Is 43,19
Sal 33,3
Sal 98,1
Ap 3,10
4 Questi non si sono contaminati con donne, sono infatti vergini e seguono l'Agnello dovunque va.
Essi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l'Agnello.
Ger 2,2-3
5 Non fu trovata menzogna sulla loro bocca; sono senza macchia.
Sof 3,13

Gli angeli annunziano l'ora del giudizio

6 Poi vidi un altro angelo che volando in mezzo al cielo recava un vangelo eterno da annunziare agli abitanti della terra e ad ogni nazione, razza, lingua e popolo.
Ap 8,13
7 Egli gridava a gran voce: « Temete Dio e dategli gloria, perché è giunta l'ora del suo giudizio.
Adorate colui che ha fatto il cielo e la terra, il mare e le sorgenti delle acque ».
Mt 10,28p
Es 20,11
8 Un secondo angelo lo seguì gridando: « È caduta, è caduta Babilonia la grande, quella che ha abbeverato tutte le genti col vino del furore della sua fornicazione ».
Ap 18,2-3
Is 21,9
Is 51,17+
Ger 25,15
9 Poi, un terso angelo li seguì gridando a gran voce: « Chiunque adora la bestia e la sua statua e ne riceve il marchio sulla fronte o sulla mano,
Ap 13,15-17+
10 berrà il vino dell'ira di Dio che è versato puro nella coppa della sua ira e sarà torturato col fuoco e zolfo al cospetto degli angeli santi e dell'Agnello.
Gen 19,24
11 Il fumo del loro tormento salirà per i secoli dei secoli, e non avranno riposo né giorno né notte quanti adorano la bestia e la sua statua e chiunque riceve il marchio del suo nome ».
Is 34,9-10
Ap 19,3
12 Qui appare la costanza dei santi, che osservano i comandamenti di Dio e la fede in Gesù.
At 9,13+
Ap 12,17
13 Poi udii una voce dal cielo che diceva: « Scrivi: Beati d'ora in poi, i morti che muoiono nel Signore.
Si, dice lo Spirito, riposeranno dalle loro fatiche, perché le loro opere li seguono ».
Ap 1,3+
Eb 4,10
Mt 11,28-29

La messe e la vendemmia della nazioni

14 Io guardai ancora ed ecco una nube bianca e sulla nube uno stava seduto, simile a un Figlio d'uomo; aveva sul capo una corona d'oro e in mano una falce affilata.
Gl 4,12-13
Dn 7,13
Ap 1,7
15 Un altro angelo uscì dal tempio, gridando a gran voce a colui che era seduto sulla nube: « Getta la tua falce e mieti; è giunta l'ora di mietere, perché la messe della terra è matura ».
Gl 4,13
16 allora colui che era seduto sulla nuvola gettò la sua falce sulla terra e la terra fu mietuta.
Mt 13,36-43
Gv 4,35
Rm 2,6+
17 Allora un altro angelo uscì dal tempio che è nel cielo, anch'egli tenendo una falce affilata.
18 Un altro angelo, che ha potere sul fuoco, uscì dall'altare e gridò a gran voce a quello che aveva la falce affilata: « Getta la tua falce affilata e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perché le sue uve sono mature ».
Ap 6,9-10
Ap 8,3-5
19 L'angelo gettò la sua falce sulla terra, vendemmiò la vigna della terra e gettò l'uva nel grande tino dell'ira di Dio.
Is 63,1-6
20 Il tino fu pigiato fuori della città e dal tino uscì sangue fino al morso dei cavalli, per una distanza di duecento miglia.
Ap 19,15
Ap 19,14.21
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Abbreviazioni
14,1-5 I redenti della terra
Visione antitetica alla precedente, che presenta gli antagonisti di Satana
e dei suoi seguaci.
Il numero centoquarantaquattromila indica la totalità degli eletti.
Chi sono i 144.000?
14,1-6 Ai seguaci della bestia, contrassegnati con il numero del suo nome
( Ap 13,16-17 ),
Giovanni oppone i fedeli dell'Agnello ( Ap 5,6+ ),
segnati con il suo nome e il nome del Padre ( Ap 7,4; Ap 12,17+ ).
È il « resto » ( Ap 11,1+ ), fedele in mezzo alle persecuzioni.
Attorno ad esso sarà restaurato il regno dopo la vittoria.
Il monte Sion è il trono di Dio ( cf. Ap 21,1+ ).
14,1 l'Agnello: var. « un agnello ».
14,3 cantavano un cantico nuovo: Mosè aveva cantato la liberazione dall'Egitto
( Es 15,1-21; cf. Ap 15,3-4 );
il cantico nuovo celebra la nuova liberazione del popolo di Dio
e l'ordine nuovo instaurato dall'Agnello immolato.
14,4 Seguire Cristo è di tutti i cristiani, i quali sono chiamati vergini nel senso della Bibbia, dove la fornicazione è sinonimo di idolatria.
sono vergini: in senso metaforico:
la lussuria designa tradizionalmente l'idolatria ( cf. Os 1,2+ ),
qui il culto della bestia ( Ap 17,1, ecc. ).
I centoquarantaquattromila sono riscattati ( Ap 5,9 ),
sono integri e fedeli ( v 5 );
hanno respinto l'idolatria e possono essere fidanzati all'Agnello ( cf. Ap 19,9;
Ap 21,2; 2 Cor 11,2 ).
- seguono l'Agnello dovunque va: come Israele seguiva Jahve nel tempo dell'esodo,
il popolo nuovo dei riscattati segue l'Agnello fino al deserto ( cf. Ger 2,2-3 ),
dove sarà celebrato un nuovo fidanzamento ( Os 2,16-25 ).
14,5 Citazione di Sof 3,13; Is 53,9.
sono senza macchia: vocabolario sacrificale.
Le primizie rappresentavano tutta la messe ( Dt 26,2 ),
i primogeniti tutta la famiglia ( Nm 3,12, ecc. ).
Le vittime offerte al vero Dio dovevano essere senza difetto ( Es 12,5; 1 Pt 1,19 ).
14,6-13 Tre annunci vangelo eterno: immutabile e definitivo;
le vicende degli uomini non sono in grado di annullarlo.
Tre angeli vengono e invitano i persecutori empi a pentirsi;
ma gli empi si ostineranno ( Ap 16,2.9.11 21; cf. Ap 15,5+ ).
14,8 Babilonia la grande: per i profeti dell'AT Babilonia era il simbolo del paganesimo
( Is 13-14 );
qui indica Roma pagana ( 1 Pt 5,13 ).
È caduta, è caduta Babilonia: perfetti profetici.
- col vino del furore della sua fornicazione: questa lezione proviene da una armonizzazione fra i due testi I e II.
La lezione del testo II è: « col vino dell'ira » ( Ap 14,8 e Ap 14,10 );
la lezione del testo I è: « col vino della sua prostituzione » ( Ap 18,3 e Ap 17,2 ).
Date le rassomiglianze fra Ap 14,8 e Ap 18,3, gli scribi hanno armonizzato, combinando le lezioni dei due testi.
Il « vino del furore » è un'immagine, corrente nei profeti ( Is 51,17+ ),
dell'ira divina comminata agli idolatri.
14,10 sarà torturato con fuoco e zolfo: lo stagno di fuoco e di zolfo infiammato
è il luogo di punizione degli empi ( cf. Ap 19,20; Ap 20,10; Ap 21,8 ).
14,13 Marcato contrasto fra il castigo degli empi e il riposo felice che attende i fedeli ( v 12 ) dal momento della morte ( cf. Ap 6,9-11 ).
14,14-20 Mietitura e vendemmia
14,14 Appare Cristo, giudice supremo della storia ( Dn 7,13; Mt 26,64 ).
La mietitura è simbolo del giudizio divino, che riguarda gli empi, che sarà descritto in Ap 19,11-20.
14,18 Un altro angel o… usci dall'altare: dall'altare salgono il sangue dei martiri
( Ap 6,9; Ap 11,1 )
e la preghiera dei santi ( Ap 8,3-5; Ap 9,13 ),
che l'angelo porta a Dio per domandare giustizia.
14,20 L'estensione sproporzionata indica la vasta potenza di Cristo vincitore.
Il tino fu pigiato fuori della città: lo sterminio delle nazioni pagane deve effettuarsi fuori di Gerusalemme ( secondo Zc 14,2s.12s; Ez 38-39;
cf. Lv 4,12+; Eb 13,11-12 ).