Direttorio di pastorale familiare

Indice

A - Criteri fondamentali

191 - Urgenza per la Chiesa di annunciare il Vangelo di Gesù con le sue esigenze morali circa il matrimonio

In questa situazione, la Chiesa, che non può mai esimersi dal vivere la sua missione evangelizzatrice, avverte con maggiore urgenza il compito di annunciare il Vangelo di Gesù e le sue esigenze morali circa il matrimonio.

Tale compito, infatti, « si fa più necessario e impegnativo nei momenti nei quali l'ideale normativo dell'amore unico e indissolubile viene oscurato e indebolito da errori e da inaccettabili impostazioni di vita ».2

La sua sollecitudine pastorale, perciò, deve farsi più viva anche verso le famiglie che si trovano in situazioni difficili o irregolari.

Ma tutto questo "sulla misura del Cuore di Cristo":3 cioè attraverso un'azione pastorale che riproponga la stessa missione di Cristo nei suoi contenuti e che riviva il suo stesso spirito di amore e di donazione.

Carità nella verità

192 - Sull'esempio di Cristo …

Sposa di Cristo, a Lui totalmente relativa e fedele, la Chiesa riconosce nell'atteggiamento pastorale del Signore Gesù la norma suprema, anzi lo stesso principio sorgivo, della sua vita e della sua opera.

… un atteggiamento guidato insieme dall'amore alla verità e all'uomo …

Come Gesù « ha sempre difeso e proposto, senza alcun compromesso, la verità e la perfezione morale, mostrandosi nello stesso tempo accogliente e misericordioso verso i peccatori »,4 così la Chiesa deve possedere e sviluppare un unico e indivisibile amore alla verità e all'uomo: « la chiarezza e l'intransigenza nei princìpi e insieme la comprensione e la misericordia verso la debolezza umana in vista del pentimento sono le due note inscindibili che contraddistinguono » la sua opera pastorale.5

193 - … come alimento ed espressione di maternità

Nella fedeltà a Gesù Cristo e al suo Vangelo, anche se corre il rischio dell'incomprensione e dell'impopolarità, la Chiesa fonda e alimenta il suo amore materno verso gli uomini.

Essa « è Madre dei cristiani solo se e nella misura in cui rimane Sposa vergine di Cristo, ossia fedele alla sua parola e al suo comandamento: l'amore della Chiesa verso le anime non può concepirsi se non come frutto e segno del suo stesso amore verso Cristo, suo Sposo e Signore »6

Chiarezza nei principi

194 - È necessaria la chiarezza nei principi

Perché l'azione pastorale della Chiesa di fronte alle situazioni matrimoniali irregolari e difficili possa essere vissuta inscindibilmente nella carità e nella verità, occorre innanzitutto chiarezza e fermezza nel riproporre i contenuti e i principi intangibili del messaggio cristiano.

195 - a) il matrimonio è indissolubile

Consapevole che l'indissolubilità del matrimonio non è un bene di cui possa disporre a suo piacimento, ma è un dono e una grazia che essa ha ricevuto dall'alto per custodirlo e amministrarlo, la Chiesa, oggi come ieri, deve riaffermare con forza che non è lecito all'uomo dividere ciò che Dio ha unito ( cf Mt 19,6 ).

Di conseguenza, essa non deve stancarsi di insegnare che una situazione matrimoniale che non rispetti o rinneghi questo valore costituisce un grave disordine morale.

196 - b) chi è in situazione matrimoniale irregolare appartiene alla Chiesa …

Nello stesso tempo, occorre richiamare l'appartenenza alla Chiesa anche dei cristiani che vivono in situazione matrimoniale difficile o irregolare: tale appartenenza si fonda sul battesimo con la "novità" che esso introduce e si alimenta con una fede non totalmente rinnegata.

È una consapevolezza che deve crescere anche dentro la comunità cristiana:

è in tale consapevolezza che la comunità cristiana può e deve prendersi cura di questi suoi membri;

è nella stessa consapevolezza che essi possono e devono partecipare alla vita e alla missione della Chiesa, sin dove lo esige e lo consente la loro tipica situazione ecclesiale.

197 - c) … ma non è in piena comunione con essa

Proprio perché guidata da profondo amore materno, la Chiesa deve anche ricordare che quanti vivono in una situazione matrimoniale irregolare, pur continuando ad appartenere alla Chiesa, non sono in "piena" comunione con essa.

Non lo sono perché la loro condizione di vita è in contraddizione con il Vangelo di Gesù, che propone ed esige dai cristiani un matrimonio celebrato nel Signore, indissolubile e fedele.

198 - d) non può essere ammesso ai sacramenti chi permane in questo stato

Di conseguenza - non per indebita imposizione dell'autorità ecclesiale, ma per il "limite" oggettivo e reale della loro appartenenza ecclesiale -, in forza della carità vissuta nella verità, la Chiesa, « custode e amministratrice fedele dei segni e mezzi di grazia che Gesù Cristo le ha affidato »,7 non può ammettere alla riconciliazione sacramentale e alla comunione eucaristica quanti continuassero a permanere in una situazione esistenziale in contraddizione con la fede annunciata e celebrata nei sacramenti.

199 - e) è necessario pentirsi e convertirsi

Non si mancherà, infine, di proclamare l'esigenza del pentimento e della conversione: essi devono portare ad un reale cambiamento della condizione di vita e si pongono, per ciò stesso, come premessa insostituibile per la riconciliazione e la piena comunione sacramentale con la Chiesa.

Accoglienza e misericordia

200 - Un'azione pastorale accogliente e misericordiosa richiede:

Il riferimento all'atteggiamento pastorale di Gesù e la sua riproposizione nell'oggi esigono, da parte della Chiesa, che si abbia a sviluppare un'azione pastorale accogliente e misericordiosa verso tutti.

un'attenta opera di discernimento,

È indispensabile, quindi, un'attenta opera di discernimento, capace di distinguere adeguatamente tra le varie forme di irregolarità matrimoniale e tra i diversi elementi che stanno alla loro origine.

« Sarà cura dei pastori e della comunità ecclesiale conoscere tali situazioni e le loro cause concrete, caso per caso »:8 non certo per esprimere un giudizio positivo o tollerante circa la "irregolarità", ma per giungere ad una valutazione morale obiettiva della responsabilità delle persone, per individuare adeguati interventi e cure pastorali e per suggerire concreti cammini di conversione.

201 - un'azione di assistenza e di prevenzione,

Perché possa essere accogliente e misericordiosa, l'azione pastorale dovrà comprendere insieme l'aspetto dell'assistenza e quello della prevenzione.

Senza dubbio, è necessario intervenire nei casi di vera e propria crisi e offrire contributi puntuali e specifici per cercare di risanare, o almeno di avviare ad un qualche miglioramento, le situazioni matrimoniali irregolari.

Ma ancora più importante e indispensabile è svolgere un'azione preventiva: attraverso una sapiente e incisiva opera educativa, non disgiunta da congrue forme di intervento sulle strutture sociali, occorre promuovere le condizioni che possono garantire il retto sorgere e svilupparsi del matrimonio e della famiglia.

In questo contesto appare quanto mai opportuna una seria preparazione al matrimonio.9

202 - il rinnovamento di tutta la pastorale coniugale e familiare,

In tale ottica, la pastorale verso quanti si trovano in situazioni matrimoniali irregolari sarà tanto più vera ed efficace quanto più inserita organicamente nell'intera pastorale familiare.

Essa « s'inserisce come un momento particolare della più ampia sollecitudine che la Chiesa è chiamata a vivere nei riguardi di coloro che si preparano al matrimonio o in esso già vivono, ed ha come suo primario obiettivo di attuare un più deciso intervento per prevenire, nei limiti del possibile, i fallimenti matrimoniali e le altre situazioni irregolari e per sostenere le coppie nei momenti di crisi ».10

Ne segue che il rinnovamento della pastorale coniugale e familiare è gesto genuino di carità anche verso quanti vivono in situazioni matrimoniali irregolari.

203 - un sentire ed un agire nella comunione ecclesiale

È, infine, segno di squisita carità un'azione pastorale davvero "ecclesiale", nella quale tutti, senza sminuire in nulla la sana dottrina di Cristo e insieme facendosi eco della voce e dell'amore del Redentore, parlino lo stesso linguaggio della Chiesa e del suo magistero.11

I pastori d'anime per primi, specialmente nel loro ministero di confessori, di consiglieri e di guide spirituali dei singoli e delle famiglie, superando ogni individualismo, ogni arbitrio e ogni approccio meramente emotivo, sappiano accostarsi con sincera fraternità a chi vive in situazioni matrimoniali difficili o irregolari, offrendo valutazioni e indicazioni fondate unicamente sulla fedeltà della Chiesa al suo Signore e che sappiano arrivare al cuore delle persone.

Eventuali casi di nullità

204 - Quando si verificasse il caso, i fedeli vanno aiutati a verificare la validità del loro matrimonio

Quando, in alcune situazioni di irregolarità matrimoniale, si manifestassero indizi non superficiali dell'eventuale esistenza di motivi che la Chiesa considera rilevanti in ordine ad una dichiarazione di nullità matrimoniale, verità e carità esigono che l'azione pastorale si faccia carico di aiutare i fedeli interessati a verificare la validità del loro matrimonio religioso.12

Si tratta di un aiuto da condurre « con competenza e con prudenza, e con la cura di evitare sbrigative conclusioni, che possono generare dannose illusioni o impedire una chiarificazione preziosa per l'accertamento della libertà di stato e per la pace della coscienza ».13

205 - A tale scopo è necessaria la disponibilità di persone competenti …

Di particolare importanza appare, a questo riguardo, la disponibilità di canonisti, sacerdoti e laici, competenti e insieme pastoralmente sensibili.

I giuristi di formazione cristiana siano invitati a prendere in considerazione la possibilità di orientare anche verso tale direzione, in spirito di servizio, le loro scelte professionali.

Non si dimentichi tuttavia che « un primo aiuto per tale verifica deve essere assicurato con discreta e sollecita disponibilità pastorale specialmente da parte dei parroci, avvalendosi, se del caso, anche della collaborazione di un consultorio di ispirazione cristiana ».14

206 - … e le diocesi devono offrire la possibilità di un servizio qualificato di ascolto e consulenza

Le Chiese locali, oltre ad illuminare i fedeli sull'attuale legislazione canonica e a favorire l'accesso ai competenti tribunali ecclesiastici, si adoperino per formare un congruo numero di consulenti e per assicurare la loro presenza in modo sufficiente e diffuso sul territorio.

In ogni modo, è bene che un servizio qualificato di ascolto e di consulenza venga predisposto nelle curie diocesane e presso i tribunali regionali: ad esso si possono rivolgere i fedeli interessati, soprattutto quando si tratta di situazioni o vicende complesse.15

Indice

2 La pastorale dei divorziati risposati …, n. 11;
cf Ivi, n. 60
3 Cf Familiaris consortio, n. 65
4 Cf La pastorale dei divorziati risposati …, n. 12
5 Ivi.
6 Ivi, n. 31
7 Ivi, n. 24
8 Familiaris consortio, n. 81
9 Cf sopra, nn. 50-68
10 La pastorale dei divorziati risposati …, n. 56
11 Cf Humanae vitae, nn. 28-29;
La pastorale dei divorziati risposati …, n. 33
12 Cf La pastorale dei divorziati risposati …, n. 20;
Decreto generale sul matrimonio canonico, n. 56
13 Cf Decreto generale sul matrimonio canonico, n. 56
14 Ivi.
15 Cf Ivi.