Isaia |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Benedizione di Israele |
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1 Ora ascolta, Giacobbe mio servo, Israele da me eletto. |
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2 Così dice il Signore che ti ha fatto, che ti ha formato dal seno materno e ti aiuta: « Non temere, Giacobbe mio servo, Iesurùn da te eletto, |
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3 poiché io farò scorrere acqua sul suolo assetato, torrenti sul terreno arido. Spanderò il mio spirito sulla tua discendenza, la mia benedizione sui tuoi posteri; |
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4 cresceranno come erba in mezzo all'acqua, come salici lungo acque correnti. | ||||||||||||
5 Questi dirà: Io appartengo al Signore, quegli si chiamerà Giacobbe; altri scriverà sulla mano: Del Signore, e verrà designato con il nome di Israele ». | ||||||||||||
Non c'è altro Dio |
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6 Così dice il re di Israele, il suo redentore, il Signore degli eserciti: « Io sono il primo e io l'ultimo; fuori di me non vi sono dèi. |
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7 Chi è come me? Si faccia avanti e lo proclami, lo riveli di presenza e me lo esponga. Chi ha reso noto il futuro dal tempo antico? Ci annunzi ciò che succederà. |
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8 Non siate ansiosi e non temete: non forse già da molto tempo te l'ho fatto intendere e rivelato? Voi siete miei testimoni: C'è forse un dio fuori di me o una Roccia che io non conosca? ». |
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Nullità degli idoli |
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9 I fabbricatori di idoli sono tutti vanità e le loro opere preziose non giovano a nulla; ma i loro devoti non vedono né capiscono affatto e perciò saranno coperti di vergogna. |
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10 Chi fabbrica un dio e fonde un idolo senza cercarne un vantaggio? | ||||||||||||
11 Ecco, tutti i suoi seguaci saranno svergognati; gli stessi artefici non sono che uomini. Si radunino pure e si presentino tutti; saranno spaventati e confusi insieme. |
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12 Il fabbro lavora il ferro di una scure, lo elabora sulle braci e gli dà forma con martelli, lo rifinisce con braccio vigoroso; soffre persino la fame, la forza gli viene meno; non beve acqua ed è spossato. | ||||||||||||
13 Il falegname stende il regolo, disegna l'immagine con il gesso; la lavora con scalpelli, misura con il compasso, riproducendo una forma umana, una bella figura d'uomo da mettere in un tempio. | ||||||||||||
14 Egli si taglia cedri, prende un cipresso o una quercia che lascia crescere robusta nella selva; pianta un frassino che la pioggia farà crescere. | ||||||||||||
15 Tutto ciò diventa per l'uomo legna da bruciare; ne prende una parte e si riscalda o anche accende il forno per cuocervi il pane o ne fa persino un idolo e lo adora, ne forma una statua e la venera. |
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16 Una metà la brucia al fuoco, sulla brace arrostisce la carne, poi mangia l'arrosto e si sazia. Ugualmente si scalda e dice: « Mi riscaldo; mi godo il fuoco ». |
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17 Con il resto fa un dio, il suo idolo; lo venera, lo adora e lo prega: « Salvami, perché sei il mio dio! ». | ||||||||||||
18 Non sanno né comprendono; una patina impedisce agli occhi loro di vedere e al loro cuore di capire. | ||||||||||||
19 Essi non riflettono, non hanno scienza e intelligenza per dire: « Ho bruciato nel fuoco una parte, sulle sue braci ho cotto perfino il pane e arrostito la carne che ho mangiato; col residuo farò un idolo abominevole? Mi prostrerò dinanzi ad un pezzo di legno? ». |
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20 Si pasce di cenere, ha un cuore illuso che lo travia; egli non sa liberarsene e dire: « Ciò che tengo in mano non è forse falso? ». | ||||||||||||
Fedeltà al Signore |
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21 Ricorda tali cose, o Giacobbe, o Israele, poiché sei mio servo. Io ti ho formato, mio servo sei tu; Israele, non sarai dimenticato da me. |
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22 Ho dissipato come nube le tue iniquità e i tuoi peccati come una nuvola. Ritorna a me, poiché io ti ho redento. |
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23 Esultate, cieli, poiché il Signore ha agito; giubilate, profondità della terra! Gridate di gioia, o monti, o selve con tutti i vostri alberi, perché il Signore ha riscattato Giacobbe, in Israele ha manifestato la sua gloria. |
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Dio creatore del mondo e Signore della storia |
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24 Dice il Signore, che ti ha riscattato e ti ha formato fino dal seno materno: « Sono io, il Signore, che ho fatto tutto, che ho spiegato i cieli da solo, ho disteso la terra; chi era con me? |
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25 Io svento i presagi degli indovini, dimostro folli i maghi, costringo i sapienti a ritrattarsi e trasformo in follia la loro scienza; |
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26 confermo la parola dei suoi servi, compio i disegni dei suoi messaggeri. Io dico a Gerusalemme: Sarai abitata, e alle città di Giuda: Sarete riedificate e ne restaurerò le rovine. |
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27 Io dico all'oceano: Prosciugati! Faccio inaridire i tuoi fiumi. |
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28 Io dico a Ciro: Mio pastore; ed egli soddisferà tutti i miei desideri, dicendo a Gerusalemme: Sarai riedificata; e al tempio: Sarai riedificato dalle fondamenta ». |
Indice |
44,1-8 | Benedizione d'Israele |
44,2 | Iesurùn: un nome per indicare Israele, probabilmente un vezzeggiativo, usato solo qui e in
Dt 32,15;
Dt 33,5.26,
Sir 37,25 ( ebraico ), è di senso incerto: forse « leale » da jashar, « diritto », « giustizia », in opposizione a Giacobbe, « colui che soppianta ». Qualcuno lo interpreta come "mio popolo amato". |
44,5 | altri scriverà sulla mano: si allude all'uso di imprimere sulle mani o sulle braccia degli schiavi un tatuaggio, che ne indicava il proprietario. Si sottolinea così la totale appartenenza d'Israele al Signore. Del Signore: ciò significa la appartenenza a Jahve, come il nome della bestia segnato sui suoi adepti in Ap 13,16-17+ o come i tatuaggi dei culti ellenistici. Si tratta dei convertiti allo jahvismo che sono integrati in Giacobbe-Israele. - In Is 49,16, Jahve incide Sion sul palmo delle sue mani per non dimenticarla. |
44,7 | dal tempo antico: BJ traduce: « da quando ho costituito un popolo eterno »; quindi con 1QIsa aggiunge « lo dica ». Questi due ultimi stichi sono incerti. |
44,9-20 | Satira contro l'idolatria Questo brano si avvicina, per forma e contenuto, a Sap 13-15 e Bar 6. Questa satira contro i fabbricanti di idoli, in cui non sono nominati né Jahve né Israele, è un'aggiunta della stessa mano di Is 42,6-7. Confrontare Ger 10,1-16 che ugualmente non è autentico. |
44,16 | arrostisce la carne, poi mangia: con i LXX ( cf. v 19 ); il TM inverte i due verbi. |
44,17 | Oltre Sap 13,11s, si cita il parallelo di Orazio ( Sat I,8,1s ). |
44,20 | Si pasce di cenere: espressione proverbiale per indicare un'attività inutile e stupida. |
44,21-28 | Riscatto di Giacobbe e ricostruzione di Gerusalemme 44,21-23 I vv 21-23 si allacciano a Is 44,1-8 da cui li separa l'inserzione di Is 44,9-20. Il v 23 può essere la conclusione della sezione che comincia in Is 42,10. |
44,24-28 | Ripresa del tema dell'onnipotenza divina, che si manifesterà particolarmente nella ricostruzione di Gerusalemme e nella funzione di Ciro, nominato esplicitamente per la prima volta nel v 28 ( cf. Is 41,1-5 ) e al quale si riferirà l'oracolo di Is 45,1-7. |
44,28 | pastore: nell'antico Oriente e in Israele era un titolo regale. Come poté Isaia nominare Ciro come liberatore di Israele? La seconda parte del v è forse un'aggiunta: riprende v 26b e menziona la ricostruzione del tempio di cui non si parla altrove nel Deutero-Isaia. Ma tale aggiunta è antica. Le versioni si sono turbate per la attribuzione di queste parole a Ciro, per cui hanno tradotto il gerundio « dicendo » con: « io dico » ( cf. v 26 ). |