Isaia

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Capitolo 42

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

Primo canto del servo del Signore

1 Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio.
Ho posto il mio spirito su di lui; egli porterà il diritto alle nazioni.
Mt 12,18-21
Is 11,1-10
Gv 1,32-34
Mt 3,16+
2 Non griderà né alzerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce,
3 non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta.
Proclamerà il diritto con fermezza;
Gv 8,45
Gv 14,6
4 non verrà meno e non si abbatterà, finché non avrà stabilito il diritto sulla terra; e per la sua dottrina saranno in attesa le isole.
5 Così dice il Signore Dio che crea i cieli e li dispiega, distende la terra con ciò che vi nasce, dà il respiro alla gente che la abita e l'alito a quanti camminano su di essa:
6 « Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia e ti ho preso per mano; ti ho formato e stabilito come alleanza del popolo e luce delle nazioni,
Gv 8,12+
7 perché tu apra gli occhi ai ciechi e faccia uscire dal carcere i prigionieri, dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre.
Lc 7,22
Gv 9
Gv 8,32
Sal 107,10
Lc 1,79
8 Io sono il Signore: questo è il mio nome; non cederò la mia gloria ad altri, né il mio onore agli idoli.
Is 48,11
9 I primi fatti, ecco, sono avvenuti e i nuovi io preannunzio; prima che spuntino, ve li faccio sentire ».

Inno di vittoria

10 Cantate al Signore un canto nuovo, lode a lui fino all'estremità della terra; lo celebri il mare con quanto esso contiene, le isole con i loro abitanti.
Sal 96,1
Ap 5,9
11 Esulti il deserto con le sue città, esultino i villaggi dove abitano quelli di Kedàr; acclamino gli abitanti di Sela, dalla cima dei monti alzino grida.
12 Diano gloria al Signore e il suo onore divulghino nelle isole.
13 Il Signore avanza come un prode, come un guerriero eccita il suo ardore; grida, lancia urla di guerra, si mostra forte contro i suoi nemici.
Gdc 5,4
Nm 10,35
Sof 1,14
14 Per molto tempo, ho taciuto, ho fatto silenzio, mi sono contenuto; ora griderò come una partoriente, mi affannerò e sbufferò insieme.
15 Renderò aridi monti e colli, farò seccare tutta la loro erba; trasformerò i fiumi in stagni e gli stagni farò inaridire.
Is 44,27
Is 50,2
Sal 107,33
16 Farò camminare i ciechi per vie che non conoscono, li guiderò per sentieri sconosciuti; trasformerò davanti a loro le tenebre in luce, i luoghi aspri in pianura.
Tali cose io ho fatto e non cesserò di farle.
17 Retrocedono pieni di vergogna quanti sperano in un idolo, quanti dicono alle statue: « Voi siete i nostri dèi ».

L'accecamento di Israele

18 Sordi, ascoltate, ciechi, volgete lo sguardo per vedere.
Is 6,9-10
19 Chi è cieco, se non il mio servo? Chi è sordo come colui al quale io mandavo araldi?
Chi è cieco come il mio privilegiato? Chi è sordo come il servo del Signore?
Is 41,8+
Mt 13,9-15
20 Hai visto molte cose, ma senza farvi attenzione, hai aperto gli orecchi, ma senza sentire.
21 Il Signore si compiacque, per amore della sua giustizia, di dare una legge grande e gloriosa.
22 Eppure questo è un popolo saccheggiato e spogliato; sono tutti presi con il laccio nelle caverne, sono rinchiusi in prigioni. Furono saccheggiati e nessuno li liberava; furono spogliati, e nessuno diceva: « Restituisci ».
23 Chi fra di voi porge l'orecchio a ciò, vi fa attenzione e ascolta per il futuro?
24 Chi abbandonò Giacobbe al saccheggio, Israele ai predoni?
Non è stato forse il Signore contro cui peccarono, per le cui vie non vollero camminare, la cui legge non osservarono?
25 Egli, perciò, ha riversato su di esso la sua ira ardente e la violenza della guerra.
L'ira divina lo ha avvolto nelle sue fiamme senza che egli se ne accorgesse, lo ha bruciato, senza che vi facesse attenzione.
Is 9,17-18
Am 4,6+
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Abbreviazioni
42,1-4 Primo canto del Servo
Si tratta del primo di quattro brani ( gli altri si trovano in Is 49,1-6; Is 50,4-11;
Is 52,13-53,12 ) in cui il titolo di servo viene applicato non a un gruppo di persone, a una comunità, ma a un individuo ( altrove, in questi stessi capitoli, il titolo è invece chiaramente riferito al popolo d'Israele ), sui quali vedere l'introduzione.
Questo servo ha caratteristiche regali e profetiche.
Nel NT e nella tradizione cristiana la figura del Servo è stata intesa in senso messianico: Gesù Cristo, re e profeta, è il vero Servo del Signore.
In particolare, il brano di Is 42,1-4 è ripreso da Mt 12,17-21.
42,1-9 Alcuni fanno terminare questo primo canto nel v 7, altri già nel v 4.
In questo poema, il servo è presentato come un profeta, oggetto di una missione e di una predestinazione divina ( v 6, cf. v 4; Ger 1, Ger 5 ),
animato dallo Spirito ( v 1 )
per insegnare a tutta la terra ( v 1 e v 3 )
con discrezione e fermezza ( vv 2-4 ), malgrado le opposizioni.
Ma la sua missione supera quella degli altri profeti,
poiché egli stesso è alleanza e luce ( v 6 )
e compie un'opera di liberazione e di salvezza ( v 7 ).
42,1 Ho posto il mio spirito su di lui: l'effusione dello spirito rimanda all'investitura regale ( es. 1 Sam 16,12-13 ) e all'oracolo messianico di Is 11,1-2.
Questo versetto è, in parte, ripreso nei vangeli quando si narra il battesimo di Gesù
( Mt 3,16-17; Mc 1,11; Lc 3,22 ).
L'elezione del servo è accompagnata da una effusione dello Spirito, come per i capi carismatici dei tempi antichi, i Giudici ( cf. Gdc 3,10+ )
e i primi re, Saul ( 1 Sam 9,17; cf. 1 Sam 10,9-10 )
e Davide ( 1 Sam 16,12-13; confrontare Is 11,1-2 ).
- Il racconto del battesimo di Gesù ( cf. Mt 3,16-17p ) associa alla discesa dello Spirito una citazione che combina questo v e Sal 2,7;
i vv 1-4 da Matteo ( Mt 12,17-21 ) sono applicati a Gesù.
- Precisando « Giacobbe, mio servo, ... Israele, mio eletto » ( v 1 ),
la versione greca testimonia, come la glossa di Is 49,3, una tradizione ebraica che riconosceva nel servo la comunità di Israele,
così designata in altri testi del Deutero-Isaia ( cf. Is 41,8+ ).
42,4 non si abbatterà: con i LXX e il Targum; il TM legge: « non correrà ».
42,5-9 Chiamato per la giustizia
È difficile stabilire con precisione se le parole divine siano rivolte al Servo, di cui si parlava nei vv. 1-4, o al re persiano Ciro, evocato come liberatore per incarico divino.
42,6 ho formato o plasmato: termine uguale a quello usato in Gen 2,7 per descrivere come Jahve « modella o plasma » il corpo del primo uomo.
42,8 il Signore, alla lettera « Jahve »: è il nome rivelato a Mosè ( Es 3,14+ ),
quello di colui che solo esiste.
Non c'è altro Dio che lui ( cf. Is 40,25; Is 43,10-12; Is 44,6-8;
Is 45,3.5-6.14-15.18.20-22; Is 46,5-7.9; Is 48,11; cf. Is 41,21-29 ).
È il creatore universale ( Is 40,12s.21s.28; Is 42,5; Is 43,1; Is 44,24;
Is 45,9.12.18; Is 48,13; Is 51,13; ),
eterno ( Is 41,4; Is 44,6; Is 48,12 ).
Egli « non cederà la sua gloria a un altro » ( qui e Is 48,11 ).
Questo monoteismo trionfante del « libro della Consolazione » riprende così, ampliandolo con l'affermazione esplicita della trascendenza divina,
il tema precedente della « gelosia » di Jahve ( Dt 4,24+; cf. Es 20,3 ).
42,10-17 Inno di vittoria
Questo « canto nuovo » ( v 10, cf. Sal 96,1; Sal 98,1; Sal 149,1 )
è una celebrazione lirica della vittoria di Jahve, alla quale tutta la terra è invitata a partecipare.
42,11 Kedàr: tribù araba nomade ( cf. Is 21,16-17 ).
- Sela: in ebraico significa « roccia » (BJ); i LXX traducono Petra; città del deserto nel paese di Edom e si trova oggi in Giordania ( cf. Is 16,1; 2 Re 14,7 ).
42,13 come un prode: l'immagine di Dio come prode guerriero è abbastanza frequente nell'AT.
Indica il suo intervento potente nelle vicende umane, per salvare e liberare.
42,14 come una partoriente: l'originale immagine della partoriente, riferita a Dio, sottolinea la novità e l'importanza dell'opera divina.
42,15 in stagni: alla lettera « in isole »; BJ traduce: « in terra ferma ».
- Il v 15 è in parallelismo antitetico con Is 41,18, ma non contiene una minaccia; vuol esprimere la sovranità assoluta del Signore sulla natura.
42,18-25 Cecità e sordità d'Israele
Non è Dio che, sordo e cieco alla sorte di Israele, attira su di esso la sventura;
è Israele che è sordo e cieco: non comprende ciò che gli accade né perché ciò gli accade.
Questo oracolo è parallelo alle direttive date a Isaia al momento della sua chiamata
( cf. Is 6,10+ ).
I v 21 e v 24b sembrano aggiunte.
42,19 Il titolo servo, a differenza di Is 42,1, qui è riferito chiaramente a Israele.
il mio privilegiato: BJ traduce: « colui che avevo fatto mio amico »; senso incerto.
La parola ebraica significa altrove « retribuito o ricompensato », ma si può intenderla nel senso di « ricevuto amichevolmente ».
- sordo: con Simmaco e 2 mss; il TM ripete: « cieco ».
- Tutta questa ripetizione di 19a deve essere una glossa.