Isaia |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Primo canto del servo del Signore |
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1 Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio. Ho posto il mio spirito su di lui; egli porterà il diritto alle nazioni. |
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2 Non griderà né alzerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce, | ||||||
3 non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta. Proclamerà il diritto con fermezza; |
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4 non verrà meno e non si abbatterà, finché non avrà stabilito il diritto sulla terra; e per la sua dottrina saranno in attesa le isole. | ||||||
5 Così dice il Signore Dio che crea i cieli e li dispiega, distende la terra con ciò che vi nasce, dà il respiro alla gente che la abita e l'alito a quanti camminano su di essa: | ||||||
6 « Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia e ti ho preso per mano; ti ho formato e stabilito come alleanza del popolo e luce delle nazioni, |
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7 perché tu apra gli occhi ai ciechi e faccia uscire dal carcere i prigionieri, dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre. |
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8 Io sono il Signore: questo è il mio nome; non cederò la mia gloria ad altri, né il mio onore agli idoli. |
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9 I primi fatti, ecco, sono avvenuti e i nuovi io preannunzio; prima che spuntino, ve li faccio sentire ». | ||||||
Inno di vittoria |
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10 Cantate al Signore un canto nuovo, lode a lui fino all'estremità della terra; lo celebri il mare con quanto esso contiene, le isole con i loro abitanti. |
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11 Esulti il deserto con le sue città, esultino i villaggi dove abitano quelli di Kedàr; acclamino gli abitanti di Sela, dalla cima dei monti alzino grida. | ||||||
12 Diano gloria al Signore e il suo onore divulghino nelle isole. | ||||||
13 Il Signore avanza come un prode, come un guerriero eccita il suo ardore; grida, lancia urla di guerra, si mostra forte contro i suoi nemici. |
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14 Per molto tempo, ho taciuto, ho fatto silenzio, mi sono contenuto; ora griderò come una partoriente, mi affannerò e sbufferò insieme. | ||||||
15 Renderò aridi monti e colli, farò seccare tutta la loro erba; trasformerò i fiumi in stagni e gli stagni farò inaridire. |
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16 Farò camminare i ciechi per vie che non conoscono, li guiderò per sentieri sconosciuti; trasformerò davanti a loro le tenebre in luce, i luoghi aspri in pianura. Tali cose io ho fatto e non cesserò di farle. |
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17 Retrocedono pieni di vergogna quanti sperano in un idolo, quanti dicono alle statue: « Voi siete i nostri dèi ». | ||||||
L'accecamento di Israele |
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18 Sordi, ascoltate, ciechi, volgete lo sguardo per vedere. |
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19 Chi è cieco, se non il mio servo? Chi è sordo come colui al quale io mandavo araldi? Chi è cieco come il mio privilegiato? Chi è sordo come il servo del Signore? |
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20 Hai visto molte cose, ma senza farvi attenzione, hai aperto gli orecchi, ma senza sentire. | ||||||
21 Il Signore si compiacque, per amore della sua giustizia, di dare una legge grande e gloriosa. | ||||||
22 Eppure questo è un popolo saccheggiato e spogliato; sono tutti presi con il laccio nelle caverne, sono rinchiusi in prigioni. Furono saccheggiati e nessuno li liberava; furono spogliati, e nessuno diceva: « Restituisci ». | ||||||
23 Chi fra di voi porge l'orecchio a ciò, vi fa attenzione e ascolta per il futuro? | ||||||
24 Chi abbandonò Giacobbe al saccheggio, Israele ai predoni? Non è stato forse il Signore contro cui peccarono, per le cui vie non vollero camminare, la cui legge non osservarono? |
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25 Egli, perciò, ha riversato su di esso la sua ira ardente e la violenza della guerra. L'ira divina lo ha avvolto nelle sue fiamme senza che egli se ne accorgesse, lo ha bruciato, senza che vi facesse attenzione. |
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Indice |
42,1-4 | Primo canto del Servo Si tratta del primo di quattro brani ( gli altri si trovano in Is 49,1-6; Is 50,4-11; Is 52,13-53,12 ) in cui il titolo di servo viene applicato non a un gruppo di persone, a una comunità, ma a un individuo ( altrove, in questi stessi capitoli, il titolo è invece chiaramente riferito al popolo d'Israele ), sui quali vedere l'introduzione. Questo servo ha caratteristiche regali e profetiche. Nel NT e nella tradizione cristiana la figura del Servo è stata intesa in senso messianico: Gesù Cristo, re e profeta, è il vero Servo del Signore. In particolare, il brano di Is 42,1-4 è ripreso da Mt 12,17-21. 42,1-9 Alcuni fanno terminare questo primo canto nel v 7, altri già nel v 4. In questo poema, il servo è presentato come un profeta, oggetto di una missione e di una predestinazione divina ( v 6, cf. v 4; Ger 1, Ger 5 ), animato dallo Spirito ( v 1 ) per insegnare a tutta la terra ( v 1 e v 3 ) con discrezione e fermezza ( vv 2-4 ), malgrado le opposizioni. Ma la sua missione supera quella degli altri profeti, poiché egli stesso è alleanza e luce ( v 6 ) e compie un'opera di liberazione e di salvezza ( v 7 ). 42,1 Ho posto il mio spirito su di lui: l'effusione dello spirito rimanda all'investitura regale ( es. 1 Sam 16,12-13 ) e all'oracolo messianico di Is 11,1-2. Questo versetto è, in parte, ripreso nei vangeli quando si narra il battesimo di Gesù ( Mt 3,16-17; Mc 1,11; Lc 3,22 ). L'elezione del servo è accompagnata da una effusione dello Spirito, come per i capi carismatici dei tempi antichi, i Giudici ( cf. Gdc 3,10+ ) e i primi re, Saul ( 1 Sam 9,17; cf. 1 Sam 10,9-10 ) e Davide ( 1 Sam 16,12-13; confrontare Is 11,1-2 ). - Il racconto del battesimo di Gesù ( cf. Mt 3,16-17p ) associa alla discesa dello Spirito una citazione che combina questo v e Sal 2,7; i vv 1-4 da Matteo ( Mt 12,17-21 ) sono applicati a Gesù. - Precisando « Giacobbe, mio servo, ... Israele, mio eletto » ( v 1 ), la versione greca testimonia, come la glossa di Is 49,3, una tradizione ebraica che riconosceva nel servo la comunità di Israele, così designata in altri testi del Deutero-Isaia ( cf. Is 41,8+ ). |
42,4 | non si abbatterà: con i LXX e il Targum; il TM legge: « non correrà ». |
42,5-9 | Chiamato per la giustizia È difficile stabilire con precisione se le parole divine siano rivolte al Servo, di cui si parlava nei vv. 1-4, o al re persiano Ciro, evocato come liberatore per incarico divino. |
42,6 | ho formato o plasmato: termine uguale a quello usato in Gen 2,7 per descrivere come Jahve « modella o plasma » il corpo del primo uomo. |
42,8 | il Signore, alla lettera « Jahve »: è il nome rivelato a Mosè (
Es 3,14+ ), quello di colui che solo esiste. Non c'è altro Dio che lui ( cf. Is 40,25; Is 43,10-12; Is 44,6-8; Is 45,3.5-6.14-15.18.20-22; Is 46,5-7.9; Is 48,11; cf. Is 41,21-29 ). È il creatore universale ( Is 40,12s.21s.28; Is 42,5; Is 43,1; Is 44,24; Is 45,9.12.18; Is 48,13; Is 51,13; ), eterno ( Is 41,4; Is 44,6; Is 48,12 ). Egli « non cederà la sua gloria a un altro » ( qui e Is 48,11 ). Questo monoteismo trionfante del « libro della Consolazione » riprende così, ampliandolo con l'affermazione esplicita della trascendenza divina, il tema precedente della « gelosia » di Jahve ( Dt 4,24+; cf. Es 20,3 ). |
42,10-17 | Inno di vittoria Questo « canto nuovo » ( v 10, cf. Sal 96,1; Sal 98,1; Sal 149,1 ) è una celebrazione lirica della vittoria di Jahve, alla quale tutta la terra è invitata a partecipare. |
42,11 | Kedàr: tribù araba nomade ( cf.
Is 21,16-17 ). - Sela: in ebraico significa « roccia » (BJ); i LXX traducono Petra; città del deserto nel paese di Edom e si trova oggi in Giordania ( cf. Is 16,1; 2 Re 14,7 ). |
42,13 | come un prode: l'immagine di Dio come prode guerriero è abbastanza frequente nell'AT. Indica il suo intervento potente nelle vicende umane, per salvare e liberare. |
42,14 | come una partoriente: l'originale immagine della partoriente, riferita a Dio, sottolinea la novità e l'importanza dell'opera divina. |
42,15 | in stagni: alla lettera « in isole »; BJ traduce: « in terra ferma ». - Il v 15 è in parallelismo antitetico con Is 41,18, ma non contiene una minaccia; vuol esprimere la sovranità assoluta del Signore sulla natura. |
42,18-25 | Cecità e sordità d'Israele Non è Dio che, sordo e cieco alla sorte di Israele, attira su di esso la sventura; è Israele che è sordo e cieco: non comprende ciò che gli accade né perché ciò gli accade. Questo oracolo è parallelo alle direttive date a Isaia al momento della sua chiamata ( cf. Is 6,10+ ). I v 21 e v 24b sembrano aggiunte. |
42,19 | Il titolo servo, a differenza di
Is 42,1, qui è riferito chiaramente a Israele. il mio privilegiato: BJ traduce: « colui che avevo fatto mio amico »; senso incerto. La parola ebraica significa altrove « retribuito o ricompensato », ma si può intenderla nel senso di « ricevuto amichevolmente ». - sordo: con Simmaco e 2 mss; il TM ripete: « cieco ». - Tutta questa ripetizione di 19a deve essere una glossa. |