Giobbe |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Ultima risposta di Giobbe |
|||
1 Allora Giobbe rispose al Signore e disse: | |||
2 Comprendo che puoi tutto e che nessuna cosa è impossibile per te. | |||
3 Chi è colui che, senza aver scienza, può oscurare il tuo consiglio? Ho esposto dunque senza discernimento cose troppo superiori a me, che io non comprendo. |
|
||
4 « Ascoltami e io parlerò, io t'interrogherò e tu istruiscimi ». | |||
5 Io ti conoscevo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti vedono. | |||
6 Perciò mi ricredo e ne provo pentimento sopra polvere e cenere. | |||
V. Epilogo |
|||
Iahve biasima i tre saggi |
|||
7 Dopo che il Signore aveva rivolto queste parole a Giobbe, disse a Elifaz il Temanita: « La mia ira si è accesa contro di te e contro i tuoi due amici, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe. | |||
8 Prendete dunque sette vitelli e sette montoni e andate dal mio servo Giobbe e offriteli in olocausto per voi; il mio servo Giobbe pregherà per voi, affinché io, per riguardo a lui, non punisca la vostra stoltezza, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe ». | |||
9 Elifaz il Temanita, Bildad il Suchita e Zofar il Naanatita andarono e fecero come loro aveva detto il Signore e il Signore ebbe riguardo di Giobbe. | |||
Dio reintegra la fortuna di Giobbe |
|||
10 Dio ristabilì Giobbe nello stato di prima, avendo egli pregato per i suoi amici; accrebbe anzi del doppio quanto Giobbe aveva posseduto. | |||
11 Tutti i suoi fratelli, le sue sorelle e i suoi conoscenti di prima vennero a trovarlo e mangiarono pane in casa sua e lo commiserarono e lo consolarono di tutto il male che il Signore aveva mandato su di lui e gli regalarono ognuno una piastra e un anello d'oro. | |||
12 Il Signore benedisse la nuova condizione di Giobbe più della prima ed egli possedette quattordicimila pecore e seimila cammelli, mille paia di buoi e mille asine. | |||
13 Ebbe anche sette figli e tre figlie. | |||
14 A una mise nome Colomba, alla seconda Cassia e alla terza Fiala di stibio. | |||
15 In tutta la terra non si trovarono donne così belle come le figlie di Giobbe e il loro padre le mise a parte dell'eredità insieme con i loro fratelli. | |||
16 Dopo tutto questo, Giobbe visse ancora centoquarant'anni e vide figli e nipoti di quattro generazioni. | |||
17 Poi Giobbe morì, vecchio e sazio di giorni. |
|
Indice |
42,1-6 | Giobbe si dichiara vinto e chiede perdono |
42,3 | Chi è colui che: come in
Gb 38,2. - senza aver scienza: con il TM; BJ, con i LXX, sir. e in base a Gb 38,2, traduce: « con parole ( prive di senso ) ». |
42,4 | Forse è una glossa ( cf. Gb 33,31; Gb 38,3 ). |
42,5 | i miei occhi ti vedono: non si tratta di una visione in senso proprio ( cf.
Es 33,20+ ), ma di una percezione nuova della realtà di Dio. Giobbe, che aveva di Dio solo una conoscenza per sentito dire, ne ha colto il mistero e si china dinanzi al l'Onnipotenza. Le sue domande sulla giustizia restano senza risposta. Ma egli ha capito che Dio non ha da render conto, e che la sua sapienza può dare un significato impensabile a realtà come la sofferenza e la morte. |
42,6 | sopra polvere e cenere: il gesto classico del dolore e della penitenza ( cf. Gb 2,8 ). |
42,7-17 | Epilogo 42,7-9 Dio rimprovera gli amici di Giobbe |
42,8 | per riguardo a lui: kî ( o kî 'et ) invece di kî 'im. - Giobbe figura come intercessore a somiglianza di Abramo ( cf. Gen 18,22-32; Gen 20,7 ), Mosè ( Es 32,11+ ), Samuele ( 1 Sam 7,5; 1 Sam 12,19 ), Amos ( Am 7,2-6 ), Geremia ( Ger 11,14; Ger 37,3; 2 Mac 15,14. Cf. Ez 14,14.20 ). La sua prova sembra una delle ragioni dell'efficacia della sua preghiera. Si profila all'orizzonte la figura del servo ( cf. Is 53,12 ), la cui sofferenza è, questa volta espressamente, una espiazione per gli altri. |
42,10-17 | Riabilitazione di Giobbe |
42,11 | una piastra: ebraico qeshîtah, antica moneta di valore sconosciuto. Le versioni traducono: « pecore ». |
42,13 | sette figli: il Targum ha: « quattordici figli ». |
42,14 | Alla prima mise nome: i nomi intendono mettere in luce la bellezza delle tre figlie e si riferiscono al triplice regno: animale, vegetale e minerale. Colomba è l'appellativo che lo sposo, affascinato e innamorato, dà alla sua donna ( Ct 2,14; Ct 5,2; Ct 6,9 ). Cassia, essenza aromatica derivata da una pianta orientale, è uno dei tre profumi citati dal Sal 45 nel descrivere le vesti di nozze del re ( Sal 45,9 ). Argentea vorrebbe rendere, per un lettore moderno, il significato di un'espressione ebraica piuttosto oscura, tradotta talvolta con "Fiala di stibio"; lo stibio ( o antimonio ), minerale dal colore argenteo, veniva usato dalle donne del Vicino Oriente per rendere più splendente il loro volto. |
42,15 | Normalmente, le figlie non avevano diritto all'eredità se non nel caso in cui mancassero figli maschi ( cf.
Nm 27,1-11 ). Il fatto è una testimonianza della ricchezza eccezionale di Giobbe. |
42,17 | Il greco contiene due aggiunte. La prima testimonia che anticamente si trovava nel libro l'idea della resurrezione: « Sta scritto che egli risorgerà di nuovo insieme a coloro che il Signore resusciterà ». La seconda aggiunta ci informa che Giobbe dimorava « nel paese dell'Ausitide, ai confini dell'Idumea e dell'Arabia »; e lo identifica con Iobab di Gen 36,33 |