Rut |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Rut e Noemi |
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1 Al tempo in cui governavano i giudici, ci fu nel paese una carestia e un uomo di Betlemme di Giuda emigrò nella campagna di Moab, con la moglie e i suoi due figli. | |||
2 Quest'uomo si chiamava Elimèlech, sua moglie Noemi e i suoi due figli Maclon e Chilion; erano Efratei di Betlemme di Giuda. Giunti nella campagna di Moab, vi si stabilirono. |
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3 Poi Elimèlech, marito di Noemi, morì ed essa rimase con i due figli. | |||
4 Questi sposarono donne di Moab, delle quali una si chiamava Orpa e l'altra Rut. Abitavano in quel luogo da circa dieci anni, |
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5 quando anche Maclon e Chilion morirono tutti e due e la donna rimase priva dei suoi due figli e del marito. | |||
6 Allora si alzò con le sue nuore per andarsene dalla campagna di Moab, perché aveva sentito dire che il Signore aveva visitato il suo popolo, dandogli pane. | |||
7 Partì dunque con le due nuore da quel luogo e mentre era in cammino per tornare nel paese di Giuda | |||
8 Noemi disse alla due nuore: « Andate, tornate ciascuna a casa di vostra madre; il Signore usi bontà con voi, come voi avete fatto con quelli che sono morti e con me! | |||
9 Il Signore conceda a ciascuna di voi di trovare riposo in casa di un marito ». Essa le baciò, ma quelle piansero ad alta voce |
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10 e dissero: « No, noi verremo con te al tuo popolo ». | |||
11 Noemi rispose: « Tornate indietro, figlie mie! Perché verreste con me? Ho io ancora figli in seno, che possano diventare vostri mariti? |
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12 Tornate indietro, figlie mie, andate! Io sono troppo vecchia per avere un marito. Se dicessi: Ne ho speranza, e se anche avessi un marito questa notte e anche portassi figli, |
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13 vorreste voi aspettare che diventino grandi e vi asterreste per questo dal maritarvi? No, figlie mie; io sono troppo infelice per potervi giovare, perché la mano del Signore è stesa contro di me ». |
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14 Allora esse alzarono la voce e piansero di nuovo; Orpa baciò la suocera e partì, ma Rut non si staccò da lei. | |||
15 Allora Noemi le disse: « Ecco, tua cognata è tornata al suo popolo e ai suoi dèi; torna indietro anche tu, come tua cognata ». | |||
16 Ma Rut rispose: « Non insistere con me perché ti abbandoni e torni indietro senza di te; perché dove andrai tu andrò anch'io; dove ti fermerai mi fermerò; il tuo popolo sarà il mio popolo e il tuo Dio sarà il mio Dio; |
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17 dove morirai tu, morirò anch'io e vi sarò sepolta. Il Signore mi punisca come vuole, se altra cosa che la morte mi separerà da te ». |
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18 Quando Noemi la vide così decisa ad accompagnarla, cessò di insistere. | |||
19 Così fecero il viaggio insieme fino a Betlemme. Quando giunsero a Betlemme, tutta la città s'interessò di loro. Le donne dicevano: « È proprio Noemi! ». |
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20 Essa rispondeva: « Non mi chiamate Noemi, chiamatemi Mara, perché l'Onnipotente mi ha tanto amareggiata! |
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21 Io ero partita piena e il Signore mi fa tornare vuota. Perché chiamarmi Noemi, quando il Signore si è dichiarato contro di me e l'Onnipotente mi ha resa infelice? ». |
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22 Così Noemi tornò con Rut, la Moabita, sua nuora, venuta dalle campagne di Moab. Esse arrivarono a Betlemme quando si cominciava a mietere l'orzo. |
Indice |
1,1-5 | Elimèlec e Noemi nel paese do Moab Nei nomi, dall'evidente valore simbolico, si compendia il dramma della famiglia: a parte Elimèlec, che significa "il mio Dio è re", tutti gli altri sono funzionali al ruolo dei personaggi, come dimostra il mutamento di Noemi ( "mia dolcezza" ) in Mara ( "amarezza": Rt 1,20 ). i due figli che muoiono giovani, Maclon, « malattia, languore » e Chilion, « consunzione »; Orpa è "colei che volta le spalle, colei che volge il dorso", ( Rt 1,14 ) mentre Rut può significare sia "compagna, l'amica" sia "riconfortata"; Booz ( Rt 2,1) e Obed ( Rt 4,21 ), infine, significano l'uno "fermezza" e l'altro "servo ( del Signore )". 1,1 I campi di Moab sono il fertile altopiano al di là del Mar Morto, compreso tra Ammon al nord e Edom al sud; il popolo che vi abitava non intrattenne mai rapporti amichevoli con Israele. |
1,2 | Efratei, di Betlemme: cioè appartenenti al clan giudeo di Èfrata, che si era insediato nella regione di Betlemme ( 1 Sam 17,12 ); da qui l'associazione tra i due nomi, attestata anche nella profezia messianica di Mi 5,1, ripresa da Mt 2,5-6. |
1,6-22 | Noemi e Rut tornano a Betlemme 1,6-14 Il realismo di Noemi 1,6 visitato: vedi Es 3,16+. Qui la « visita » è favorevole. |
1,11 | Ho forse ancora in grembo figli … mariti?: allusione alla pratica del levirato ( da levir, in latino "cognato" ). Secondo questa legge ( Dt 25,5-6 ), la vedova del marito morto senza figli doveva andare sposa al parente più prossimo del defunto, in primo luogo al fratello, allo scopo di perpetuare la discendenza e assicurare la stabilità del patrimonio familiare. |
1,14 | Orpa… partì: BJ con i LXX specifica aggiungendo: « e ritornò al suo popolo »; om. BC col TM. |
1,15-17 | Rut rifiuta di separarsi dalla suocera |
1,16 | Ma Rut … mio Dio: contrariamente a Orpa, che ritorna a Moab e al suo dio Camos, Rut, entrando nel dominio e nel popolo di Jahve, non avrà altro Dio che lui. Invece Dt 23,4 esclude i moabiti dal culto. |
1,17 | Il Signore mi punisca come vuole: alla lettera: « questo mi faccia Dio, e vi aggiunga quest'altro ( male ) ». È la formula del giuramento imprecatorio ( cf. Nm 5,21s; 1 Sam 3,17; 1 Sam 14,44; 1 Sam 20,13; 1 Sam 25,22; 2 Sam 3,9.35; 2 Sam 19,14; 1 Re 2,23; 2 Re 6,13 ). Pronunziandolo, venivano precisati i mali invocati contro la persona presa di mira; ma poiché la efficacia di una maledizione era molto temuta, il narratore nel riferirla fa uso di questa formula indeterminata. |
1,18-22 | Arrivo a Betlemme |
1,20 | Mara, « l'amara » o, correggendo, Mari, « la mia amarezza », per opposizione a Noemi, « la mia dolcezza ». |