1 Samuele |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Gionata attacca l'appostamento |
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1 Un giorno Gionata, figlio di Saul, disse al suo scudiero: « Su vieni, portiamoci fino all'appostamento dei Filistei che sta qui di fronte ». Ma non disse nulla a suo padre. |
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2 Saul se ne stava al limitare di Gàbaa sotto il melograno che si trova in Migròn; la sua gente era di circa seicento uomini. | ||||
3 Achià figlio di Achitùb, fratello di Icabòd, figlio di Pincas, figlio di Eli, sacerdote del Signore in Silo, portava l'efod e il popolo non sapeva che Gionata era andato. |
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4 Tra i varchi per i quali Gionata cercava di passare, puntando sull'appostamento dei Filistei, vi era una sporgenza rocciosa da una parte e una sporgenza rocciosa dall'altra parte: una si chiamava Bòzez, l'altra Sène. | ||||
5 Una delle rocce sporgenti era di fronte a Micmas a settentrione, l'altra era di fronte a Gàbaa a meridione. | ||||
6 Gionata disse allo scudiero: « Su, vieni, passiamo all'appostamento di questi non circoncisi; forse il Signore ci aiuterà, perché non è difficile per il Signore salvare con molti o con pochi ». |
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7 Lo scudiero gli rispose: « Fa' quanto hai in animo. Avviati a va'! Eccomi con te: come il tuo cuore, così è il mio ». |
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8 Allora Gionata disse: « Ecco, noi passeremo verso questi uomini e ci mostreremo loro. | ||||
9 Se ci diranno: Fermatevi finché veniamo a raggiungervi, restiamo in basso e non saliamo da loro. | ||||
10 Se invece ci diranno: Venite su da noi!, saliamo, perché il Signore ce li ha messi nelle mani e questo sarà per noi il segno ». | ||||
11 Quindi i due si lasciarono scorgere dall'accampamento filisteo e i Filistei dissero: « Ecco gli Ebrei che escono dalle caverne dove si erano nascosti ». |
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12 Poi gli uomini della guarnigione dissero a Gionata e al suo scudiero: « Salite da noi, che abbiamo qualche cosa da dirvi! ». Gionata allora disse al suo scudiero: « Sali dopo di me, perché il Signore li ha messi nelle mani di Israele ». |
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13 Gionata saliva aiutandosi con le mani e con i piedi e lo scudiero lo seguiva; quelli cadevano davanti a Gionata e, dietro, lo scudiero li finiva. | ||||
14 Questa fu la prima strage nella quale Gionata e il suo scudiero colpirono una ventina di uomini, entro quasi metà di un campo arabile. | ||||
Battaglia generale |
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15 Si sparse così il terrore nell'accampamento, nella regione e in tutto il popolo. Anche la guarnigione e i suoi uomini d'assalto furono atterriti e la terra tremò e ci fu un terrore divino. |
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16 Le vedette di Saul che stavano in Gàbaa di Beniamino guardarono e videro la moltitudine che fuggiva qua e là. | ||||
17 Allora Saul ordinò alla gente che era con lui: « Su, cercate e indagate chi sia partito da noi ». Cercarono ed ecco non c'erano né Gionata né il suo scudiero. |
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18 Saul disse ad Achia: « Avvicina l'efod! ». - egli infatti allora portava l'efod davanti agli Israeliti -. |
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19 Mentre Saul parlava al sacerdote, il tumulto che era sorto nel campo filisteo andava propagandosi e crescendo. Saul disse al sacerdote: « Ritira la mano ». |
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20 A loro volta Saul e la gente che era con lui alzarono grida e mossero all'attacco, ma ecco trovarono che la spada dell'uno si rivolgeva contro l'altro in una confusione molto grande. | ||||
21 Anche quegli Ebrei che erano con i Filistei da qualche tempo e che erano saliti con loro all'accampamento, si voltarono, per mettersi con Israele che era là con Saul e Gionata. | ||||
22 Inoltre anche tutti gli Israeliti che si erano nascosti sulle montagne di Efraim, quando seppero che i Filistei erano in fuga, si unirono a inseguirli e batterli. | ||||
23 Così il Signore in quel giorno salvò Israele e la battaglia si estese fino a Bet-Aven. | ||||
Una proibizione di Saul violata da Gionata |
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24 Gli Israeliti erano sfiniti in quel giorno e Saul impose questo giuramento a tutto il popolo: « Maledetto chiunque gusterà cibo prima di sera, prima che io mi sia vendicato dei miei nemici ». E nessuno del popolo gustò cibo. |
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25 Tutta la gente passò per una selva dove c'erano favi di miele sul suolo. | ||||
26 Il popolo passò per la selva ed ecco si vedeva colare il miele, ma nessuno stese la mano e la portò alla bocca, perché il popolo temeva il giuramento | ||||
27 Ma Gionata non aveva saputo che suo padre aveva fatto giurare il popolo, quindi allungò la punta del bastone che teneva in mano e la intinse nel favo di miele, poi riportò la mano alla bocca e i suoi occhi si rischiararono. | ||||
28 Uno del gruppo s'affretto a dire: « Tuo padre ha fatto fare questo solenne giuramento al popolo: Maledetto chiunque toccherà cibo quest'oggi! sebbene il popolo fosse sfinito ». | ||||
29 Rispose Gionata: « Mio padre vuol rovinare il paese! Guardate come si sono rischiarati i miei occhi, perché ho gustato un poco di questo miele. | ||||
30 Dunque se il popolo avesse mangiato oggi qualche cosa dei viveri presi ai nemici, quanto maggiore sarebbe stata ora la rotta dei Filistei! ». | ||||
Colpa rituale del popolo |
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31 In quel giorno percossero i Filistei da Micmas fino ad Aialon e il popolo era sfinito. | ||||
32 Quelli del popolo si gettarono sulla preda e presero pecore, buoi e vitelli e li macellarono e li mangiarono con il sangue. |
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33 La cosa fu annunziata a Saul: « Ecco il popolo pecca contro il Signore, mangiando con il sangue ». Rispose: « Avete prevaricato! Rotolate subito qui una grande pietra ». |
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34 Allora Saul soggiunse: « Passate tra il popolo e dite a tutti: Ognuno conduca qua il suo bue e il suo montone e li macelli su questa pietra, poi mangerete; così non peccherete contro il Signore, mangiando le carni con il sangue ». In quella notte ogni uomo del popolo condusse a mano ciò che aveva e là lo macellò. |
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35 Saul innalzò un altare al Signore. Fu questo il primo altare che egli edificò al Signore. |
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Gionata riconosciuto colpevole è salvato dal popolo |
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36 Quindi Saul disse: « Scendiamo dietro i Filistei questa notte stessa e deprediamoli fino al mattino e non lasciamo scampare uno solo di loro ». Gli risposero: « Fa' quanto ti sembra bene ». Ma il sacerdote disse: « Accostiamoci qui a Dio ». |
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37 Saul dunque interrogò Dio: « Devo scendere dietro i Filistei? Li consegnerai in mano di Israele? ». Ma quel giorno non gli rispose. |
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38 Allora Saul disse: « Accostatevi qui voi tutti capi del popolo. Cercate ed esaminate da chi sia stato commesso oggi il peccato, |
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39 perché per la vita del Signore salvatore d'Israele certamente costui morirà, anche se si tratta di Gionata mio figlio ». Ma nessuno del popolo gli rispose. |
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40 Perciò disse a tutto Israele: « Voi state da una parte: io e mio figlio Gionata staremo dall'altra ». Il popolo rispose a Saul: « Fa' quanto ti sembra bene ». |
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41 Saul parlò al Signore: « Dio d'Israele, fa' conoscere l'innocente ». Furono designati Gionata e Saul e il popolo restò libero. |
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42 Saul soggiunse: « Tirate a sorte tra me e mio figlio Gionata ». Fu sorteggiato Gionata. |
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43 Saul disse a Gionata: « Narrami quello che hai fatto ». Gionata raccontò: « Realmente ho assaggiato un po' di miele con la punta del bastone che avevo in mano. Ecco, morirò ». |
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44 Saul disse: « Faccia Dio a me questo e anche di peggio, se non andrai a morte, Gionata! ». |
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45 Ma il popolo disse a Saul: « Dovrà forse morire Gionata che ha ottenuto questa grande vittoria in Israele? Non sia mai! Per la vita del Signore, non cadrà a terra un capello del suo capo, perché in questo giorno egli ha agito con Dio ». Così il popolo salvò Gionata che non fu messo a morte. |
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46 Saul cessò dall'inseguire i Filistei e questi raggiunsero il loro paese. | ||||
Regno di Saul |
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47 Saul si assicurò il regno su Israele e mosse contro tutti i nemici all'intorno: contro Moab e gli Ammoniti, contro Edom e i re di Zoba e i Filistei e dovunque si volgeva aveva successo. |
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48 Compì imprese brillanti, batté gli Amaleciti e liberò Israele dalle mani degli oppressori. |
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49 Figli di Saul furono Gionata, Isbàal e Malkisùa; le sue due figlie si chiamarono Merab la maggiore e Mikal la più piccola. |
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50 La moglie di Saul si chiamava Achinòam, figlia di Achimàaz. Il capo delle sue milizie si chiamava Abner figlio di Ner, zio di Saul. |
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51 Kis padre di Saul e Ner padre di Abner erano figli di Abièl. | ||||
52 Durante tutto il tempo di Saul vi fu guerra aperta con i Filistei; se Saul scorgeva un uomo valente o un giovane coraggioso, lo prendeva la suo seguito. |
Indice |
14,2 | Gàbaa: con il TM; BJ traduce « Gheba » ( cf.
1 Sam 13,16 ). - in Migron: con il TM; BJ congettura: « vicino all'aia ». |
14,7 | così è il mio: con i LXX; il TM ha « con te ». |
14,10 | Si tratta dell'avvenimento, vicino o lontano, che manifesta la volontà divina. Esso è annunciato da, Dio ( Es 3,12 ), o da un uomo di Dio ( 1 Sam 2,34; 1 Sam 10,7-9; 2 Re 19,29 ), o infine ( come in questo caso e Gen 24,12s; Gdc 6,17-18.36-40; 2 Re 20,8-10 ) è proposto direttamente dall'interessato, per sollecitare il responso di Dio. |
14,14 | entro quasi metà di un campo arabile: questa seconda parte del v è corrotta; forse si potrebbe tradurre: « come nella metà di un solco, una misura » ( cioè antica misura di campo ). |
14,16 | Gàbaa: cf.
1 Sam 13,16; il TM ha « Gibea ». - la moltitudine: con i LXX; il TM ha « il tumulto » e aggiunge: « "Porta l'arca di Dio", perché l'arca di Dio era allora tra gli israeliti ». |
14,18 | l'efod: sull'efod divinatorio cf.
1 Sam 2,28+; Saul vuole consultare Dio prima di iniziare il combattimento ( cf.
1 Sam 30,7s e qui il
v 37 ). Uno scriba tardivo, pensando a Gdc 8,27, dove l'efod è oggetto di scandalo, ha corretto qui con: « arca di Dio ». |
14,19 | ritira la mano: il sacerdote sta tirando le sorti; Saul lo ferma e, senza più consultare, decide di iniziare il combattimento. |
14,21 | si voltarono: con i LXX; il TM è corrotto. |
14,23 | Bet-Aven: significa "casa del nulla" ( già in
1 Sam 13,5 ) ed è il soprannome dato dai profeti al santuario di Betel dopo che il re Geroboamo vi eresse un vitello d'oro; Bet-El vuol dire "casa di Dio" e Bet-Aven ne è una storpiatura. 14,23b-30 Qui si mescolano due tradizioni: 1. Saul ha ordinato un digiuno fino alla sera ( v 24 ), il popolo lo osserva, poi si getta sul bottino senza osservare le prescrizioni rituali ( vv 31-35 ); 2. Saul ha ordinato un digiuno ( v 24 ), Gionata, ignorando la proibizione, lo trasgredisce ( vv 25-30 ) e la sorte lo designa come colpevole ( vv 36-46 ). Bet-Aven: con il TM; BJ con versioni traduce: « Bet-Coron ». |
14,24 | nessuno del popolo gustò cibo: questo digiuno di circostanza è un mezzo per ottenere la vittoria, che è data da Dio. |
14,25 | c'erano favi di miele sul suolo: con i LXX; il TM alla lettera ha: « e c'era miele sulla faccia della campagna »; BJ ricostruisce per congettura: « ora c'era un favo di miele in pieno campo ». - Le prime parole: « tutta la gente passò per una selva » sono omesse da BJ che le ritiene un doppione del v seguente. |
14,28 | sebbene il popolo fosse sfinito: glossa che anticipa il v 31; omessa da BJ. |
14,31 | percossero i filistei: i fili stei sono respinti attraverso la via ordinaria delle loro invasioni. È veramente una grande vittoria: la montagna, cuore del regno, è liberata. |
14,33 | pietra: questa pietra servirà da altare ( cf. 1 Sam 6,14; Gdc 6,20; Gdc 13,19 ) per fare della macellazione una immolazione rituale ( cf. Lv 17,1+ ). |
14,34 | a mano ciò che aveva: con i LXX che alla lettera traducono: « ciò che era nella sua mano »; il TM ha: « il suo bue nella sua mano ». |
14,36 | Accostiamoci qui a Dio: per consultarlo con l'efod ( cf. 1 Sam 30,8 e sopra, v 18 ). |
14,41 | Saul parlò al Signore: Dio d'Israele, fa' conoscere l'innocente: con il TM; BJ traduce: « Saul disse allora: « Jahve, Dio d'Israele, perché oggi non hai risposto al tuo servo? Se la colpa è su di me o sul mio figlio Gionata, Jahve, Dio d'Israele, da' urim; se la colpa è sul tuo popolo d'Israele, da' tummim ». Il v, così ricostruito secondo le versioni ( l'ebraico è corrotto e salta dal primo « Israele » al terzo ), mostra il modo di consultare l'efod: esso conteneva due sorti ( bastoncini o dadi? ) che si chiamavano urim e tummim ( il significato delle parole è incerto ) e ai quali si attribuiva un valore convenzionale. Quello che veniva estratto dava il responso divino. Era dunque un responso per sì o per no ( cf. 1 Sam 23,10-12 ) e la consultazione era talvolta lunga. Ai sacerdoti leviti spettava di maneggiare le sorti ( Nm 27,21; Dt 33,8 ). Si cessò di adoperarli dopo il regno di Davide e il loro uso non fu più ripristinato ( cf. Esd 2,63 = Ne 7,65 ). Il nome comunque rimase in uso per indicare un dettaglio del vestito del sommo sacerdote ( cf. Es 28,30; Lv 8,8 e Es 28,6+ ). |
14,45 | salvò: BJ traduce: « riscattò », come si riscatta una vittima dovuta a Jahve ( Es 13,13-15; Es 34,20; Lv 27,27 ). |
14,47ss | Sommario analogo a
1 Sam 7,13-15 ( Samuele ) e
2 Sam 8 ( Davide ) ( cf. anche 2 Sam 3,2-5; 2 Sam 5,13-16; 2 Sam 20,23-26 ). aveva successo: con le versioni; il TM ha: « egli faceva il male ». |
14,49 | Isbàal: BJ traduce: « Ishjo », cioè « l'uomo di Jahve ». È il medesimo personaggio che è chiamato Isbàal, « l'uomo del Padrone », in 1 Cr 8,33 e Isboset, « l'uomo di vergogna », nell'ebraico di 2 Sam 2,8, ecc.; « vergogna » sostituisce « baal », nome del Dio cananeo. |
14,50-51 | Quale era il rapporto fra Ner e Chis? |
14,52 | se Saul scorgeva un uomo valente o un giovane coraggioso, lo prendeva al suo seguito: inizio di un esercito regolare ( soldati di professione ) diverso dalla mobilitazione o dall'arruolamento in massa del popolo. |