Esdra |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
La ripresa del culto |
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1 Giunse il settimo mese e gli Israeliti si erano ormai insediati nelle loro città. Il popolo si radunò come un solo uomo a Gerusalemme. |
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2 Allora Giosuè figlio di Iozadàk con i fratelli, i sacerdoti, e Zorobabele figlio di Sealtiel con i suoi fratelli, si misero al lavoro per ricostruire l'altare del Dio d'Israele, per offrirvi olocausti, come è scritto nella legge di Mosè uomo di Dio. |
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3 Ristabilirono l'altare al suo posto, pur angustiati dal timore delle popolazioni locali, e vi offrirono sopra olocausti al Signore, gli olocausti del mattino e della sera. | ||||
4 Celebrarono la festa delle capanne secondo il rituale e offrirono olocausti quotidiani nel numero stabilito dal regolamento per ogni giorno. |
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5 In seguito continuarono ad offrire l'olocausto perenne e i sacrifici dei giorni di novilunio e di tutte le solennità consacrate al Signore, più tutte le offerte volontarie al Signore. | ||||
6 Cominciarono a offrire olocausti al Signore dal primo giorno del mese settimo, benché del suo tempio non fossero ancora poste le fondamenta. | ||||
7 Allora diedero denaro ai tagliapietre e ai falegnami; e alimenti, bevande e olio alla gente di Sidòne e di Tiro, perché trasportassero il legname di cedro dal Libano per mare fino a Giaffa: ciò secondo la concessione loro fatta da Ciro re di Persia. |
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8 Nel secondo anno dal loro arrivo al tempio di Dio in Gerusalemme, nel secondo mese, diedero inizio ai lavori Zorobabele figlio di Scaltiel, e Giosuè figlio di Iozadàk, con gli altri fratelli sacerdoti e leviti e quanti erano tornati dall'esilio a Gerusalemme. Essi incaricarono i leviti dai vent'anni in su di dirigere i lavori del tempio. |
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9 Giosuè, i suoi figli e i suoi fratelli, Kadmiel, Binnui e Odavia si misero come un solo uomo a dirigere i lavoratori dell'impresa riguardante il tempio. Così pure i figli di Chenadàd con i loro figli e fratelli, leviti. |
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10 Quando i costruttori ebbero gettato le fondamenta del tempio, invitarono a presenziare i sacerdoti con i loro paramenti e le trombe e i leviti, figli di Asaf, con i cembali per lodare il Signore con i canti di Davide re d'Israele. |
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11 Essi cantavano a cori alterni lodi e ringraziamenti al Signore perché è buono, perché la sua grazia dura sempre verso Israele. Tutto il popolo faceva risuonare il grido della grande acclamazione, lodando così il Signore perché erano state gettate le fondamenta del tempio. |
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12 Tuttavia molti tra i sacerdoti e i leviti e i capifamiglia anziani, che avevano visto il tempio di prima, mentre si gettavano le nuove fondamenta di questo tempio sotto i loro occhi piangevano ad alta voce, ma i più continuavano ad alzare la voce con il grido dell'acclamazione e della gioia. |
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13 Così non si poteva distinguere il grido dell'acclamazione di gioia dal grido del pianto del popolo, perché il popolo faceva echeggiare la grande acclamazione e la voce si sentiva lontano. |
Indice |
3,1-13 | Arrivo e inizio dei lavori 3,1 Il popolo … a Gerusalemme: la stessa frase descrive l'assemblea convocata da Esdra ( Ne 7,72b-8,1 ). |
3,2 | La menzione di Zorobabele e di Giosuè come iniziatori dei lavori, sia qui che nel
v 8, proviene dal redattore. Questa missione era stata affidata ufficialmente a Sesbassar ( Esd 5,13-16; Esd 6,3-5 ). Chi era il padre di Zorobabele? |
3,3 | al suo posto: con i LXX e sir. ( cf.
Esd 2,68 ); il TM ha: « nelle sue fondazioni ». - le popolazioni locali: alla lettera: « popolo del paese » che designa fondamentalmente tutti gli uomini liberi che godono pieni diritti civili in un territorio determinato, distinti dai loro capi. Fino allo esilio l'espressione fu applicata al popolo di Giuda e di Israele. In Esd 4,4; Esd 9,1-2; Esd 10,2.11, e in Ne 10,28.31s, l'espressione, quasi sempre al plurale ( « i popoli del paese » o « i popoli dei paesi » ), designa i samaritani, gli ammoniti, i moabiti, ecc., che hanno occupato le terre lasciate vuote dai deportati e che possiedono attualmente i diritti politici. Essi sono distinti dal « popolo di Giuda ». Quest'uso prepara quello dell'epoca rabbinica, in cui l'espressione « popolo del paese » indica coloro che non osservano la legge religiosa ( cf. già Gv 7,49 ). |
3,4 | la festa delle Capanne: è descritta in Ne 8,14-18. |
3,5 | i sacrifici: BJ inserisce, con 3 Esd 5,51: « per i sabati » ( cf.
2 Cr 2,3), omesso dal TM. - offerte volontarie: il sacrificio di devozione si distingue dalle offerte sacrificali obbligatorie per legge o divenute obbligatorie in seguito a un voto ( cf. Lv 7,11+ ). |
3,6 | Si tratta, nel pensiero del cronista, della ripresa di tutto il sistema cultuale definito dai testi « sacerdotali » della legge. |
3,7 | Preparativi analoghi a quelli che furono fatti per il tempio di Salomone. |
3,8 | Ag 1,14;
Ag 2,10s;
Zc 4,9 pongono l'inizio dei lavori nell'anno secondo di Dario. In realtà, essi incominciarono sotto Ciro ( Esd 5,16 ), ma progredirono ben poco. - L'importanza riconosciuta ai leviti è una caratteristica del cronista. Quale era l'età minima per essere un Levita nell'Antico Testamento? 3,8-9 Quando si iniziò a ricostruire il tempio? |
3,9 | Odavia: conget. ( cf.
Esd 2,40+ ); il TM porta: « Giuda ». - Così pure i figli di Chenadàd ecc.: omesso da BJ che lo ritiene una glossa derivata da Ne 3,18.24; Ne 10,10. |
3,11 | Perché è buono, perché il suo amore è per sempre: la citazione è un ritornello frequente nel salterio ( Sal 100,5; Sal 106,1; Sal 107,1; vedi pure 1 Mac 4,24 ). |
3,12 | di questo tempio: con il TM; om. da BJ che lo giudica una glossa. |