Esdra |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
La rottura dei matrimoni con gli stranieri |
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1 Terminate queste cose, sono venuti a trovarmi i capi per dirmi: « Il popolo d'Israele, i sacerdoti e i leviti non si sono separati dalle popolazioni locali, nonostante i loro abomini, cioè dai Cananei, Hittiti, Perizziti, Gebusei, Ammoniti, Moabiti, Egiziani, Amorrei, |
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2 ma hanno preso in moglie le loro figlie per sé e per i loro figli: così hanno profanato la stirpe santa con le popolazioni locali; anzi i capi e i magistrati sono stati i primi a darsi a questa infedeltà ». |
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3 Udito ciò, ho lacerato il mio vestito e il mio mantello, mi sono strappato i capelli e i peli della barba e mi sono seduto costernato. | |||
4 Quanti tremavano per i giudizi del Dio d'Israele su questa infedeltà dei rimpatriati, si radunarono presso di me. Ma io restai seduto costernato, fino all'offerta della sera. |
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5 All'offerta della sera mi sono alzato dal mio stato di prostrazione e con il vestito e il mantello laceri sono caduto in ginocchio e ha steso le mani al mio Signore, | |||
6 e ho detto: « Mio Dio, sono confuso, ho vergogna di alzare, Dio mio, la faccia verso di te, poiché le nostre colpe si sono moltiplicate fin sopra la nostra testa; la nostra colpevolezza è aumentata fino al cielo. | |||
7 Dai giorni dei nostri padri fino ad oggi noi siamo stati molto colpevoli e per le nostre colpe, noi, i nostri re e i nostri sacerdoti siamo stati dati nelle mani dei re stranieri; siamo stati consegnati alla spada, alla prigionia, alla rapina, all'insulto fino ad oggi. | |||
8 Ora, da poco, il nostro Dio ci ha fatto una grazia: ha liberato un resto di noi, dandoci un asilo nel suo luogo santo, e così il nostro Dio ha fatto brillare i nostri occhi e ci ha dato un po' di sollievo nella nostra schiavitù. |
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9 Perché noi siamo schiavi; ma nella nostra schiavitù il nostro Dio non ci ha abbandonati: ci ha resi graditi ai re di Persia; ci ha fatti vivere, perché rialzassimo la casa del nostro Dio e restaurassimo le sue rovine e ci ha concesso di avere un riparo in Giuda e in Gerusalemme. | |||
10 Ma ora, che dire, Dio nostro, dopo questo? Poiché abbiamo abbandonato i tuoi comandi | |||
11 che tu avevi dato per mezzo dei tuoi servi, i profeti, dicendo: Il paese di cui voi andate a prendere il possesso è un paese immondo, per l'immondezza dei popoli indigeni, per le nefandezze di cui l'hanno colmato da un capo all'altro con le loro impurità. |
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12 Per questo non dovete dare le vostre figlie ai loro figli, né prendere le loro figlie per i vostri figli; non dovrete mai contribuire alla loro prosperità e al loro benessere, così diventerete forti voi e potrete mangiare i beni del paese e lasciare un'eredità ai vostri figli per sempre. |
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13 Dopo ciò che è venuto su di noi a causa delle nostre cattive azioni e per la nostra grande colpevolezza, benché tu, Dio nostro, ci abbia punito meno di quanto meritavano le nostre colpe e ci abbia concesso di formare questo gruppo di superstiti, | |||
14 potremmo forse noi tornare a violare i tuoi comandi e a imparentarci con questi popoli abominevoli? Non ti adireresti contro di noi fino a sterminarci, senza lasciare resto né superstite? |
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15 Signore, Dio di Israele, per la tua bontà è rimasto di noi oggi un gruppo di superstiti: eccoci davanti a te con la nostra colpevolezza. Ma a causa di essa non possiamo resistere alla tua presenza! ». |
Indice |
9,1-15 | Matrimoni con straniere c 9 I matrimoni con donne straniere non erano proibiti nell'antico Israele ( Gen 41,45; Gen 48,5s; Nm 12,1; Rt 1,4; 2 Sam 3,3 ). Furono proibiti dal Dt, per combattere l'idolatria che le donne pagane rischiavano di introdurre nei loro focolari ( Dt 7,1-4, cf. Dt 23,4s ). Dopo l'esilio il pericolo si aggravò, forse perché i reduci erano nella maggior parte uomini. Il motivo della rottura con i popoli vicini è ancora religioso ( Esd 9,1.11 ), ma ne va sorgendo un altro: la preoccupazione della purezza del sangue ( Esd 9,2 ). 9,1 nonostante i loro abomini: con i LXX; il TM ha: « in ciò che concerne ». |
9,2 | hanno mescolato la stirpe santa: alcune leggi proibivano i matrimoni misti ( Dt 7,1-4 ), ma nonostante ciò essi erano una pratica diffusa ( vedi Ne 10,31; Ne 13,23-31 ). Il concetto di stirpe santa richiede una stretta endogamia. |
9,4 | La comunità giudaica nel suo insieme è chiamata la golah ( gli esiliati ), dal nome della sua parte scelta ( Esd 4,1; Esd 6,16; Esd 10,6.8.16 ). Essa si identifica con un « resto » ( cf. Is 4,3+ ). |
9,5 | La preghiera di Esdra, che è anche predicazione, si ispira al Dt e ai profeti ( vv 11s ). |
9,11 | Immondezza, nefandezze, impurità caratterizzano l'idolatria. |
9,15 | La giustizia di Dio viene temperata dalla misericordia, altrimenti non sarebbe sopravvissuto nessuno. È la giustizia salvifica ( cf. Is 56,1; Rm 1,17 ). |