Neemia |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
1 In quel tempo si lesse in presenza del popolo il libro di Mosè e vi si trovò scritto che l'Ammonita e il Moabita non dovevano mai entrare nella comunità di Dio, |
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2 perché non erano venuti incontro agli Israeliti con il pane e l'acqua e perché avevano prezzolato contro di loro Balaam per maledirli, sebbene il nostro Dio avesse mutato la maledizione in benedizione. | ||||
3 Quando ebbero udito la legge, separarono da Israele tutto l'elemento straniero che vi si trovava mescolato. |
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La seconda missione di Neemia |
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4 Prima di questo il sacerdote Eliasìb, che era preposto alle stanze della casa del nostro Dio ed era parente di Tobia, | ||||
5 aveva messo a disposizione di quest'ultimo una camera grande dove, prima di allora, si riponevano le offerte, l'incenso, gli arredi, la decima del grano, del vino e dell'olio, quanto spettava per legge ai leviti, ai cantori, ai portieri, e la parte che se ne prelevava per i sacerdoti. |
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6 Quando si faceva tutto questo, io non ero a Gerusalemme, perché nell'anno trentaduesimo di Artaserse re di Babilonia ero tornato presso il re; ma dopo qualche tempo, ottenuta una licenza dal re, | ||||
7 tornai a Gerusalemme e mi accorsi del male che Eliasìb aveva fatto in favore di Tobia, mettendo a sua disposizione una stanza nei cortili del tempio. |
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8 La cosa mi dispiacque molto e feci gettare fuori dalla stanza tutte le masserizie appartenenti a Tobia; |
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9 poi ordinai che si purificassero quelle camere e vi feci ricollocare gli arredi del tempio, le offerte e l'incenso. | ||||
10 Seppi anche che le porzioni dovute ai leviti non erano state date e che i leviti e i cantori, incaricati del servizio, erano fuggiti ognuno al suo paese. |
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11 Allora rimproverai i magistrati e dissi loro: « Perché la casa di Dio è stata abbandonata? ». Poi radunai i leviti e i cantori e li ristabilii nei loro uffici. |
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12 Allora tutto Giuda portò ai magazzini le decime del frumento, del vino e dell'olio; | ||||
13 affidai la sorveglianza dei magazzini al sacerdote Selemia, allo scriba Zadòk, e a Pedaia, uno dei leviti; ai quali aggiunsi Canan figlio di Zaccur, figlio di Mattania, perché erano reputati uomini fedeli. Il loro ufficio era di fare le riparazioni tra i loro fratelli. |
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14 Ricordati per questo di me, Dio mio, e non cancellare le opere di pietà che ho fatte per la casa del mio Dio e per il suo servizio! | ||||
15 In quei giorni osservai in Giuda alcuni che pigiavano nei tini in giorno di sabato, altri che trasportavano i covoni e li caricavano sugli asini, e anche vino, uva, fichi e ogni sorta di carichi, che introducevano a Gerusalemme in giorno di sabato; io protestai a causa del giorno in cui vendevano le derrate. |
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16 C'erano anche alcuni di Tiro stabiliti a Gerusalemme che importavano pesce e ogni sorta di merci e le vendevano ai figli di Giuda in giorno di sabato e in Gerusalemme. | ||||
17 Allora io rimproverai i notabili di Giuda e dissi loro: « Che cosa è mai questo male che fate, profanando il giorno di sabato? | ||||
18 I nostri padri non hanno fatto così? Il nostro Dio per questo ha fatto cadere su noi e su questa città tutti questi mali. Voi accrescete l'ira accesa contro Israele, profanando il sabato! ». |
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19 Non appena le porte di Gerusalemme cominciarono a essere nell'ombra della sera, prima del sabato, io ordinai che le porte fossero chiuse e che non si riaprissero fino dopo il sabato; collocai alcuni miei servi alle porte, perché nessun carico entrasse in città durante il sabato. | ||||
20 Così i mercanti e i venditori di ogni merce una o due volte passarono la notte fuori di Gerusalemme. | ||||
21 Allora io protestai contro di loro e dissi: « Perché passate la notte davanti alle mura? Se lo farete un'altra volta, vi farò arrestare ». Da quel momento non vennero più in giorno di sabato. |
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22 Ordinai ai leviti che si purificassero e venissero a custodire le porte per santificare il giorno del sabato. Anche per questo ricordati di me, mio Dio, e abbi pietà di me secondo la tua grande misericordia! |
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23 In quei giorni vidi anche che alcuni Giudei si erano ammogliati con donne di Asdòd, di Ammòn e di Moab; | ||||
24 la metà dei loro figli parlava l'asdodeo, conosceva soltanto la lingua di questo e quest'altro popolo, non sapeva parlare giudaico. |
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25 Io li rimproverai, li maledissi, ne picchiai alcuni, strappai loro i capelli e li feci giurare nel nome di Dio che non avrebbero dato le loro figlie ai figli di costoro e non avrebbero preso come mogli le figlie di quelli per i loro figli né per se stessi. | ||||
26 Dissi: « Salomone, re d'Israele, non ha forse peccato appunto in questo? Certo fra le molte nazioni non ci fu un re simile a lui; era amato dal suo Dio e Dio l'aveva fatto re di tutto Israele; eppure le donne straniere fecero peccare anche lui. |
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27 Si dovrà dunque dire di voi che commettete questo grande male, che siete infedeli al nostro Dio, prendendo mogli straniere? ». | ||||
28 Uno dei figli di Ioiadà figlio di Eliasìb, il sommo sacerdote, era genero di Sanballàt il Coronita; io lo cacciai via da me. | ||||
29 Ricordati di loro, mio Dio, poiché hanno profanato il sacerdozio e l'alleanza dei sacerdoti e dei leviti. |
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30 Così li purificai da ogni consuetudine straniera e ristabilii i servizi dei sacerdoti e dei leviti, assegnando a ciascuno il suo lavoro. | ||||
31 Diedi anche disposizioni circa l'offerta della legna ai tempi stabiliti, e circa le primizie. | ||||
32 Ricordati di me, mio Dio, per il mio bene! |
Indice |
13,1-2 | I vv. 1-2 si riferiscono a
Dt 23,4-7. L'episodio di Balaam è narrato in Nm 22-24. |
13,2 | avevano prezzolato contro di loro Balaam per maledirli: con versioni; il TM ha il singolare, come Dt 23,5. |
13,3 | Questo rigorismo oltrepassa quanto era richiesto dalla legge ( cf. Dt 23,7-9 ). |
13,4-31 | Neemia verifica gli impegni assunti 13,4 Tobia: è il nemico di Neemia, già incontrato in Ne 2,10.19; Ne 3,35; Ne 4,1; Ne 6,1.12.14.17.19. Il cronista introduce, mediante questa transizione, il seguito della memoria di Neemia ( cf. Ne 12,44+ ). Neemia enumera le misure che egli ha preso in occasione di disordini sopraggiunti nella comunità: azione contro Tobia ( cf. Ne 2,10 ), il quale aveva nel tempio un locale per suo uso privato ( vv. 4-9 ); versamenti regolari delle porzioni dovute ai leviti ( vv. 10-14 ); rivalorizzazione del sabato ( vv. 15-22 ); azione contro i matrimoni, misti ( vv. 23-29 ); regolamenti cultuali ( vv. 30-31; cf. Ne 10,1+ ). - Eliasìb, diverso dal sommo sacerdote di questo nome ( Ne 3,1s.20s; Ne 12,22; Ne 13,28 ). - alle stanze: conget. ( cf. Ne 12,44 ); il TM ha: « alla stanza ». |
13,5 | quanto spettava per legge: con il TM; BJ traduce con volg.: « le parti ». |
13,6 | nell'anno trentaduesimo di Artaserse: vedi
Esd 4,7 e
nota relativa. La prima missione di Neemia era dunque durata dal 445 al 433. |
13,11 | i leviti e i cantori: il TM ha semplicemente il pronome « li ». |
13,13 | affidai la sorveglianza: con ms gr. e sir.; il TM porta: « io feci tesorieri ». |
13,15 | io protestai ecc.: BJ congettura sulla base di sir.: « io li avvertii di non vendere le derrate ». |
13,19 | Il sabato incominciava il venerdì sera, al tramonto del sole. |
13,24 | asdodeo: lingua degli abitanti di Asdod, città filistea sulla costa mediterranea. probabilmente un dialetto aramaico. L'aramaico era la lingua parlata ( Ne 8,8 ), ma Neemia non voleva che si dimenticasse l'ebraico. |
13,26 | L'episodio di Salomone è riferito in 1 Re 11,1-2, ma è assente nel parallelo in 2 Cr. |
13,29 | dei sacerdoti: con 1 ms e sir.; il TM ripete: « del sacerdozio ». |