1 Giovanni |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
1 Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è nato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato. |
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2 Da questo conosciamo di amare i figli di Dio: se amiamo Dio e ne osserviamo i comandamenti, | |||||
3 perché in questo consiste l'amore di Dio, nell'osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi. |
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4 Tutto ciò che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha sconfitto il mondo: la nostra fede. |
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Alla fonte della fede |
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5 E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? | |||||
6 Questi è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con acqua soltanto, ma con l'acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che rende testimonianza, perché lo Spirito è la verità. |
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7 Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza: |
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8 lo Spirito, l'acqua e il sangue, e questi tre sono concordi. | |||||
9 Se accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è maggiore; e la testimonianza di Dio è quella che ha dato al suo Figlio. |
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10 Chi crede nel Figlio di Dio, ha questa testimonianza in sé. hi non crede a Dio, fa di lui un bugiardo, perché non crede alla testimonianza che Dio ha reso a suo Figlio. |
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11 E la testimonianza è questa: Dio ci ha dato la vita eterna e questa vita è nel suo Figlio. |
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12 Chi ha il Figlio ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita. |
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13 Questo vi ho scritto perché sappiate che possedete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio. |
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Complementi |
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La preghiera per i peccatori |
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14 Questa è la fiducia che abbiamo in lui: qualunque cosa gli chiediamo secondo la sua volontà, egli ci ascolta. |
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15 E se sappiamo che ci ascolta in quello che gli chiediamo, sappiamo di avere già quello che gli abbiamo chiesto. |
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16 Se uno vede il proprio fratello commettere un peccato che non conduce alla morte, preghi, e Dio gli darà la vita; s'intende a coloro che commettono un peccato che non conduce alla morte: c'è infatti un peccato che conduce alla morte; per questo dico di non pregare. |
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17 Ogni iniquità è peccato, ma c'è il peccato che non conduce alla morte. | |||||
Riassunto dell'epistola |
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18 Sappiamo che chiunque è nato da Dio non pecca: chi è nato da Dio preserva se stesso e il maligno non lo tocca. |
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19 Noi sappiamo che siamo da Dio, mentre tutto il mondo giace sotto il potere del maligno. |
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20 Sappiamo anche che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato l'intelligenza per conoscere il vero Dio. E noi siamo nel vero Dio e nel Figlio suo Gesù Cristo: egli è il vero Dio e la vita eterna. |
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21 Figlioli, guardatevi dai falsi dèi! |
Indice |
5,1-13 | Chi crede, ama 5,1 ama anche chi da lui è stato generato: chi ama Dio ama anche i figli di Dio. L'amore di Dio si realizza mediante l'amore del prossimo, criterio della sua sincerità ( 1 Gv 3,14.17-19; 1 Gv 4,20 ) e primo dei comandamenti a cui impegna l'amore di Dio ( vv 2-3; cf. 1 Gv 2,3-5; 1 Gv 3,22-24; Gv 13,34+; Gv 15,10-14; Mt 22,36-40p; Rm 13,9; Gal 5,14 ). In definitiva è dunque la fede che giudica l'amore, la fede per la quale l'uomo nasce da Dio ( 1 Gv 3,1; Gv 1,12+ ). |
5,5 | Cf. Rm 1,4+. Questa conclusione dipende da due principi: chiunque crede è nato da Dio ( v 1 ); chi è nato da Dio è vincitore del mondo ( v 4 ). |
5,6-8 | L'acqua è il battesimo che rivelò Cristo a Israele; il sangue è il suo sacrificio ( Gv 19,34 ). Contro i falsi maestri l'autore afferma la realtà storica di Cristo. Lo Spirito testimonia questa verità nel cuore di ogni discepolo. 5,6 è venuto con acqua e sangue: l'acqua e il sangue che fluirono dal costato di Gesù, quando fu aperto dalla lancia. |
5,7s | Il testo dei
vv 7-8 è sovraccarico, in volg., per un inciso detto « comma giovanneo » ( qui sotto tra parentesi ), assente nei mss greci antichi, nelle versioni antiche e nei migliori mss della volg.; sembra una glossa marginale introdotta più tardi nel testo: « perché tre sono quelli che rendono testimonianza ( nel cielo: il Padre; il Verbo e lo Spirito santo, e questi tre sono uno; e tre sono quelli che testimoniano sulla terra ): lo Spirito, l'acqua e il sangue, e questi tre sono concordi ». 5,7-8 Perché mancano delle parole in questi versetti in alcune versioni? |
5,8 | questi tre sono concordi: le tre testimonianze convergono. Il sangue e l'acqua si uniscono allo spirito ( 1 Gv 2,20+.27; Gv 3,5; Gv 4,1+ ) per testimoniare ( cf. Gv 3,11+ ) in favore della missione del Figlio che dà la vita ( v 11; Gv 3,15+ ). |
5,12 | È impossibile raggiungere Dio senza passare per il Figlio. |
5,14-17 | Chi ama, prega 5,14ss Come nel vangelo ( cf. Gv 21 ), la conclusione, che dovrebbe terminare lo scritto, è seguita da una aggiunta. 5,14-15 È vero che riceviamo da Dio ogni cosa che chiediamo? |
5,16 | Il peccato che conduce alla morte è un peccato di particolare gravità, come l'apostasia, che fa perdere la grazia e la fede (
Mt 12,32;
Eb 6,4-8 ). Chi se ne è reso colpevole viene lasciato al giudizio di Dio, il quale saprà energicamente e salutarmente richiamarlo ( 1 Cor 5,5; 1 Tm 1,20 ). peccato che conduce alla morte: i destinatari della lettera erano forse informati su questo peccato di una gravità eccezionale. Può essere il peccato contro lo Spirito, contro la verità ( cf. Mt 12,31+ ) o l'apostasia degli anticristi ( 1 Gv 2,18-29; Eb 6,4-8, ecc. ). 5,16-17 Qual è il peccato che conduce a morte? |
5,17 | che non conduce: alcune testimonianze hanno: « che conduce ». |
5,18-21 | Conclusione In una prospettiva diversa da quella dei vv. 16-17, Giovanni dice ora che il cristiano non pecca, in quanto in lui vi è un nuovo principio vitale – la filiazione divina – che lo mette in grado di vincere il peccato. Tre frasi, che cominciano con « sappiamo », ricapitolano le grandi certezze e speranze cristiane sviluppate nella lettera. 5,18 chi è nato: Gesù ( cf. Gv 1,13.18 ); volg. e altri leggono: « la generazione ». |
5,20 | per conoscere il vero Dio: Dio, il solo vero (
Gv 17,3+; cf.
Gv 8,31;
1 Ts 1,9; Ap 3,14 ) e il solo veramente conosciuto per ciò che è: vita e amore. |
5,21 | L'improvvisa conclusione non mette in guardia dall'idolatria nel senso della pratica pagana, ma dalla falsa fede: l'errore e il peccato si devono fuggire come l'idolatria. guardatevi dai falsi dei: ultimo scongiuro provocato dal richiamo del solo Vero. Gli « idoli », in senso metaforico, possono designare il paganesimo o anche gli « idoli del cuore » ( Qumran ) che distolgono l'uomo dalla fede e dall'amore. Volg. e altri aggiungono: « Amen ». |