| 1,1-4 | 
Testimoni di Gesù 
Più che introduzione a questa lettera, il brano è un prologo, nel quale Giovanni sottolinea con forza la veridicità dell'incarnazione del Verbo della vita. 
Ciò che il cristiano crede e annuncia è un messaggio fedele al suo inizio: Quello che era da principio. 
1,1 ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita: 
altra traduzione: « ciò che le nostre mani hanno toccato del Verbo della vita ». 
La parola di Dio era Sorgente di vita ( 
Dt 4,1; 
Dt 32,47, ecc.; 
Mt 4,4; 
Mt 5,20; 
Fil 2,16 ). 
Qui il nome di « verbo » o « parola » è dato al Figlio di Dio col quale gli apostoli sono vissuti, e il genitivo « della vita » evoca l'augurio di 
1 Gv 1,3; 
1 Gv 5,11-13 
( cf. Gv 1,1+.14+ ).  | 
| 1,3 | 
perché anche voi siate in comunione con noi: per essere in comunione con il Padre e con il Figlio è necessario essere in comunione con gli apostoli ( con noi ), ossia in comunione con la Chiesa e in continuità di tradizione con le origini. 
in comunione: questo termine ( cf. 
1 Cor 1,9+; 
2 Pt 1,4 ) esprime uno dei temi più importanti della mistica giovannea ( 
Gv 14,20; 
Gv 15,1-6; 
Gv 17,11.20-26 ): 
unità della comunità cristiana, fondata sull'unità di ogni fedele con Dio, nel Cristo. 
Questa unità è espressa in diversi modi: 
il cristiano « dimora in Dio e Dio dimora in lui » ( 
1 Gv 2,5.6.24.27; 
1 Gv 3,6.24; 
1 Gv 4,12.13.15.16; cf. 
Gv 6,56+ ). 
È nato da Dio ( 
1 Gv 2,29; 
1 Gv 3,9; 
1 Gv 4,7; 
1 Gv 5,1.18 ). 
È da Dio ( 
1 Gv 2,16; 
1 Gv 3,10; 
1 Gv 4,4.6; 
1 Gv 5,19 ). 
Conosce Dio ( 
1 Gv 2,3.13.14; 
1 Gv 3,6; 
1 Gv 4,7.8; 
su conoscenza e presenza, vedere anche: 
Gv 14,17; 
2 Gv 1-2 ). 
Questa unione con Dio è manifestata dalla fede e dall'amore fraterno 
( cf. 1 Gv 1,7+; 
Gv 13,34+ ). 
La testimonianza apostolica è strumento di questa comunione ( 
v 5; 
1 Gv 2,7.24-25; 
1 Gv 4,6; 
Gv 4,38; 
Gv 17,20+; cf. 
At 1,8+.21-22, ecc. ).  | 
| 1,10 | 
Probabile allusione ai sedicenti spirituali ( pneumatici ), che si distinguevano dagli altri, giudicati inferiori ( psichici, cf. 
1 Cor 15,44+; 
Gd 19, oppure ilici ). 
Giovanni parla qui di mancanze passeggere, sebbene la comunione con Dio che ha liberato dal peccato ( 
1 Gv 2,2; 
1 Gv 3,5 ) comporti di per se una vita santa 
e senza peccato ( 
1 Gv 3,3.6.9; 
1 Gv 5,18 ). |