Giacomo |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
1 E ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che vi sovrastano! |
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2 Le vostre ricchezze sono imputridite, | ||||||
3 le vostre vesti sono state divorate dalle tarme; il vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si leverà a testimonianza contro di voi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori per gli ultimi giorni! |
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4 Ecco, il salario da voi defraudato ai lavoratori che hanno mietuto le vostre terre grida; e le proteste dei mietitori sono giunte alle orecchie del Signore degli eserciti. |
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5 Avete gozzovigliato sulla terra e vi siete saziati di piaceri, vi siete ingrassati per il giorno della strage. | ||||||
6 Avete condannato e ucciso il giusto ed egli non può opporre resistenza. |
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La venuta del Signore |
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7 Siate dunque pazienti, fratelli, fino alla venuta del Signore. Guardate l'agricoltore: egli aspetta pazientemente il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto le piogge d'autunno e le piogge di primavera. |
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8 Siate pazienti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina. | ||||||
9 Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri, per non essere giudicati; ecco, il giudice è alle porte. |
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10 Prendete, o fratelli, a modello di sopportazione e di pazienza i profeti che parlano nel nome del Signore. |
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11 Ecco, noi chiamiamo beati quelli che hanno sopportato con pazienza. Avete udito parlare della pazienza di Giobbe e conoscete la sorte finale che gli riserbò il Signore, perché il Signore è ricco di misericordia e di compassione. |
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Esortazioni finali |
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12 Soprattutto, fratelli miei, no giurate, né per il cielo, né per la terra, né per qualsiasi altra cosa; ma il vostro « si » sia si, e il vostro « no » no, per non incorrere nella condanna. |
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13 Chi tra voi è nel dolore, pregò; chi è nella gioia salmeggi. | ||||||
14 Chi è malato, chiami a sé i presbiteri della Chiesa e preghino su di lui, dopo averlo unto con olio, nel nome del Signore. |
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15 E la preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo rialzerà e se ha commesso peccati, gli saranno perdonati. |
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16 Confessate perciò i vostri peccati gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri per essere guariti. Molto vale la preghiera del giusto fatta con insistenza. |
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17 Elia era un uomo della nostra stessa natura: pregò intensamente che non piovesse e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi. |
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18 Poi pregò di nuovo e il cielo diede la pioggia e la terra produsse il suo frutto. | ||||||
19 Fratelli miei, se uno di voi si allontana dalla verità e un altro ve lo riconduce, |
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20 costui sappia che chi riconduce un peccatore dalla sua via di errore, salverà la sua anima dalla morte e coprirà una moltitudine di peccati. |
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Indice |
5,1-6 | Contro i ricchi Questa requisitoria contro i ricchi fa eco alle parole di Gesù ( Lc 6,24-26 ). È superfluo domandarsi di quali ricchi si tratti, se cristiani o meno, perché nel cuore di un uomo, che colloca al primo posto il denaro e i piaceri del mondo, la vera religione non trova più spazio. |
5,3 | La prospettiva è escatologica: le calamità che incombono sui ricchi si pongono nella prospettiva del giudizio (
Gc 5,7-9; cf.
Mt 6,1-9;
Is 5,8-10;
Am 2,6-7; Am 8,4-8; ecc. ). Ma noi siamo già negli « ultimi tempi » ( cf. 2 Cor 6,2+ ). |
5,4 | Citazione di Is 5,9. |
5,5 | Il giorno della strage è il giorno del giudizio, a cui non potranno sfuggire i ricchi egoisti (
Ger 12,3 ). Probabile allusione alle violenze con cui i ricchi hanno oppresso i giusti ( v 6, cf. Sal 44,23; Sap 2,10-20; Ger 12,1-3 ). |
5,7-20 | Il Signore è vicino 5,7-12 La venuta del Signore è vicina 5,7 le piogge: con il cod. alessandrino e altri; il cod. sinaitico legge: « i frutti ». |
5,8 | L'attesa della parusia (
1 Cor 15,23+ ) è l'ultimo motivo della pazienza cristiana ( Gc 1,2-4.12; 1 Ts 3,13; 1 Pt 4,7; 1 Pt 5,10 ). Il paragone con l'agricoltore ( v 7 ) fa allusione a Mc 4,26-29. |
5,11 | il Signore è ricco di misericordia e di compassione: espressione frequente nell'AT ( Es 34,6; Sal 103,8; Sal 111,4 ). |
5,12 | non giurate: probabile eco dell'insegnamento di Gesù, trasmesso in
Mt 5,33-37 ( 2 Cor 1,17-18 ). Non è mai giusto giurare? |
5,13-18 | Preghiera e unzione dei malati 5,13 preghi: la caratteristica comune dei vv 13-18 è la preghiera, con particolare insistenza sui casi del malato e del peccatore, poi, nei vv 16b-18, sulla potenza di colui che prega bene. |
5,14 | del Signore: il codice vaticano omette. Gc suppone che la pratica di cui parla sia nota. In questa unzione, fatta nel nome del Signore, accompagnata dalle preghiere degli « anziani » ( At 11,30+ ) per ottenere il sollievo dalla malattia e la remissione dei peccati, la chiesa ha visto una forma iniziale del sacramento dell'« unzione dei malati ». Questa identificazione, tradizionale, è stata sancita dal concilio di Trento. |
5,16 | La previa confessione dei peccati, che qui ha lo scopo di rendere efficace la preghiera per l'infermo, era di uso comune presso gli Ebrei e raccomandata dai rabbini. Le folle dei penitenti che si recavano da Giovanni il Battista si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati ( Mt 3,6 ). La Didachè ci informa che i cristiani usavano confessare i peccati per prepararsi alla preghiera. essere guariti: la confessione delle colpe, unita alla preghiera, è raccomandata qui al malato ( v 15 ), ma è richiesta a ogni cristiano, specialmente nel contesto della liturgia. Qui non è fornita alcuna precisazione sulla confessione sacramentale. con insistenza: BJ ha « fervente ». |
5,17 | Elia: la figura di Elia, molto popolare nella tradizione giudaica, lo era anche tra i cristiani. Gc sottolinea che quest'uomo dalla preghiera così potente, era simile a noi. Quanto durò la siccità al tempo di Elia? |
5,19-20 | Correzione fraterna |
5,20 | Citazione di
Pr 10,12. costui sappia: una variante legge: « sappiate ». - La carità fraterna può ricondurre gli smarriti a conversione ( cf. Mt 18,15.21-22+; 1 Ts 5,14 ); nel giorno del giudizio, ciò sarà di gran profitto anche a colui che l'esercita ( 1 Pt 4,8; cf. Dn 12,3; Ez 3,19; Ez 33,9 ). La lettera termina così, senza alcun salino usuale. |