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Lo Spirito Santo nella Morale |
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E 3 |
Decalogo |
Rif. |
L'insieme del decalogo deriva, di fatto, dalla Legge naturale, esplicitazione concreta e partecipazione della Legge eterna. |
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Per questo, nella Bibbia, i comandamenti sono sovente presentati come un lascito del passato, anteriore alla loro solenne promulgazione sul Sinai. |
La redazione del decalogo, propriamente detta, risale, nella sostanza, all'epoca mosaica, ma porta le tracce di manipolazioni posteriori. |
Se ci si è fermati a dieci comandamenti, è perché dieci è il numero classico di una numerazione mnemotecnica. |
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Bisogna soprattutto notare che la morale derivante da essi ha per fondamento una fede rigorosa in un solo Dio; i patriarchi ne sono già testimoni. |
Con l'approfondimento della morale, furono lanciate altre formule del decalogo, che mirano soprattutto a valorizzare la carità. |
Nell'ordine cristiano, « l'obbligo » del decalogo non può dunque che essere conservato e accentuato. |
Testi |
Rilievi |
Rif. |
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Il più antico testo del decalogo. |
I versetti 5-6 e 9-11 sono già dei commenti al Dt. o alle fonti sacerdotali. |
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Un altro decalogo, di redazione jahvista, i cui comandamenti sono piuttosto d'ordine cultuale. |
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Redazione del Dt. |
Si noti il tono dei commenti aggiunti da Dt. ( vv. 9-10 ); al v. 15, il sabato riceve un'interpretazione diversa da Es. 20. |
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Quest'ultima è sacerdotale, |
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poiché Dt. è piuttosto sensibile all'idea della liberazione. |
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A fianco del decalogo esistettero altri piccoli codici giuridici: per esempio, i codici « casuistici » in « se », con protasi e apodosi. |
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L'introduzione fa vedere che Dio ha il diritto di comandare, perché egli ha salvato: la nostra morale è funzione di una storia. |
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1° comandamento: è ancora monolatria, non monoteismo. |
Dunque è una questione di fede, di attaccamento a Dio, più che di ragionamento. |
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2° comandamento: rifiuto delle immagini di Jahvè ( mentre Dio ama l'antropomorfismo ) |
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perché con l'immagine si limita Dio entro i confini umani. |
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Il nome di Dio sorpassa la natura; non può essere circoscritto da essa. |
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Il sabato come segno visibile della libertà data da Dio e partecipazione alla sua vita. |
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La vita familiare sulla « terra » è il patrimonio della famiglia: |
il figlio cattivo può esserne espulso. |
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Il verbo è qui usato per la giustizia che uno si fa: idea della vendetta; |
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l'idea di farsi giustizia su un nemico personale. |
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L'uomo non può essere adultero contro il matrimonio altrui; né la donna contro il proprio. |
Solo posteriormente si sono messi altri obblighi sotto questo comandamento. |
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L'8° e il 10° comandamento si distinguono oggi in furto effettivo ( 8° ) e semplice desiderio ( brama: 10° ). |
In realtà, sembra che l'8° comandamento interdisca il ratto di un uomo o di una donna libera; il 10° invece il furto propriamente detto ( significato certo del verbo attualmente tradotto con « desiderare ». |
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Sfumatura tra Es. e Dt.: il primo riguarda ogni menzogna, il secondo l'aspetto giudiziario. |
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Una reinterpretazione sacerdotale del decalogo, dove interviene il tema della santità |
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e i doveri di amore verso i piccoli. |
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Proposta di un decalogo più apertamente basato sulla carità. |
Esso si formula partendo da Sion, la nuova montagna della Legge che si è sostituita al Sinai. |
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Testimonianze di formule abrogate di decalogo, conosciute probabilmente dai cristiani. |
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All'epoca di Cristo, il decalogo, come formula mnemotecnica, si era condensato in due comandamenti, incentrati l'uno e l'altro sull'amore. |
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