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Lo Spirito Santo nella Morale |
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E 30 |
Novissimi ( N. T. ) |
Rif. |
Il parallelo fra l'A. T. |
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e il N. T. è sorprendente. |
Lo scopo da ottenere resta lo stesso: lo stabilirsi del Regno di Dio. |
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Tuttavia, l'escatologia individuale è posta più in risalto nel N. T. |
Il Regno di Dio ha un inizio terrestre; si stabilisce quaggiù nell'anima. |
Questa vita consisterà nella conoscenza di Dio, ma anche di Gesù Cristo. |
È impossibile andare al Padre senza passare per Gesù. |
Inoltre, questa vita è messa in relazione con la carità fraterna. |
Rifiutare di essere caritatevoli è rifiutare il Regno. |
San Paolo ne elabora già la teologia: la conoscenza di fede diverrà una conoscenza di visione, un amore fatto di obbedienza diventerà un « Amen » eterno. |
Testi |
Rilievi |
Rif. |
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Il discorso escatologico di Cristo annuncia le tribolazioni che precederanno la fine dei tempi. |
Due prospettive vi si mescolano volutamente: quella del giudizio del mondo e quella del giudizio di Gerusalemme. |
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Gv. parla di un giudizio apocalittico. |
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Il giudizio è il giorno del Signore. |
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Dio vi giudica Gesù Cristo che associa a sé gli eletti. |
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Un giudizio uguale per tutti determinerà la retribuzione corrispondente alle opere. |
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La risurrezione di Cristo non è un fatto individuale, |
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le prerogative del capo diventano quelle dei membri del suo corpo. |
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All'inverso, se non ci fosse la risurrezione dai morti, |
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non potremmo affermare che Cristo sia risorto. |
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Paolo era certo di godere subito dopo la sua morte la comunione e la visione del Signore: ma a quando fissare il momento in cui Dio avrà sottomesso tutto a suo Figlio? |
È impossibile credere nell'imminenza della parusia. |
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La salvezza, noi la possediamo già attualmente, ma dobbiamo realizzarla e conquistarla fino al suo compimento nella gloria celeste. |
Il regno di Dio è già qui. |
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La risurrezione è seguita dal trionfo di Cristo, con la soppressione dei suoi nemici e la sottomissione di ogni cosa al Regno del Figlio. |