|
Le realtà umane |
|
F 12 |
Carne e spirito |
Rif. |
Nella Bibbia, carne e spirito è prima di tutto il composto umani come tale; oggi si direbbe corpo e anima. |
C'è un'antropologia nella Bibbia, |
|
ma qui tutto è religioso. |
L'uomo vivente è nelle mani di Dio che gli ha insufflato il suo Spirito. |
|
La carne designa anche, a volte, l'uomo intero ( la Bibbia non conosce la dicotomia greca anima-corpo ), ma più sovente l'uomo in quanto lasciato a sé solo, debole, sterile, mortale, peccatore. |
Questa ultima parola ci invita a passare dal piano della natura a quello della grazia. |
Carne e spirito corrispondono allora a uomo vecchio e uomo nuovo. |
|
Ciò costituirà l'oggetto di una scheda speciale. |
|
Testi |
Rilievi |
Rif. |
|
- A - |
|
|
La carne è anzitutto il corpo ( i legami « secondo la carne » sorgono dall'unione sessuale ), in quanto diverso dall'anima. |
|
|
Lo spirito allora è l'elemento superiore dell'uomo, quello che vi è di più nobile. |
|
|
Ma prima ancora, lo spirito è essenzialmente la vita, il soffio di vita che Dio gli ha insufflato, elemento già divino nell'uomo, che prepara il compito dello Spirito. |
|
|
|
Dio mantiene in vita la carne, perché senza il « soffio » essa non è che un cadavere. |
|
|
Lo spirito è dunque il segno stesso del vivente. |
Gli Ebrei non hanno quindi idee ben nette della dicotomia. |
Questo spiegherà in parte la loro difficoltà a concepire Dio come « puro spirito » nel senso filosofico della parola. |
|
|
|
- B - |
|
|
La carne è poi l'essere vivente concreto, ma naturalmente limitato, perché la carne è per propria natura corruttibile. |
« La carne è debole ». |
|
|
« Carne » è l'uomo, creatura di fronte al suo Creatore, l'uomo che non ha in sé di che gloriarsi. |
|
|
Il Verbo ha assunto questa carne debole e mortale. |
|
|
- C - |
|
|
L'uomo lasciato a se stesso, « carne e sangue », è anche l'uomo senza grazia. |
Uno spirito vivificante penetra in questa carne di peccato: nasce l'uomo nuovo. |
Una scheda speciale tratta questo argomento. |
|