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Le realtà umane |
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F 15 |
Lingua |
Rif. |
L'uomo, creato a immagine di Dio, ha la facoltà di pensare, e Dio gli ha dato una lingua per permettergli di esprimere il suo pensiero. |
Egli ne fa uso in bene e in male. |
L'unità dell'umanità, rotta dall'orgoglio e dalla diversità delle lingue degli uomini, si riformerà nella Pentecoste. |
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Né la diversità delle lingue né quella delle razze impedirà la costituzione di una comunità animata da una stessa fede. |
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I primi cristiani hanno avuto dallo Spirito Santo un carisma |
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tutto speciale: la glossolalia, che permetteva loro di lodare Dio in una lingua che non conoscevano. |
Testi |
Rilievi |
Rif. |
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L'uomo non deve mai dimenticare che Dio conosce già quello che egli dice, e che egli dipende da Dio nell'uso della sua lingua. |
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La parola può sostituire uno scritto. |
La lingua può pronunciare parole dolci, amabili, di pace. |
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di pietà e di verità |
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Però, al contrario, essa può fare anche molto male. |
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Gli autori ispirati la paragonano a un veleno, a un rasoio, a un fuoco, a una spada, a un arco e a una freccia. |
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Gesù insorge contro il divorzio tra la parola e l'azione, e ricorda che insozza l'uomo ciò che esce dalla sua bocca, in particolare le parole di menzogna. |
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Il Maestro promette che lo Spirito Santo parlerà per bocca di quelli che saranno perseguitati per la fed. |
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Paolo raccomanda a Timoteo di correggere le vedove chiacchierone del suo tempo e le lingue eccessivamente loquaci. |
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La scienza ci insegna che le lingue si sono formate lentamente secondo le leggi naturali dell'evoluzione del linguaggio. |
La Bibbia non è un libro di scienza. |
L'autore vede nella confusione del linguaggio degli uomini ( v. 7 ) e nella loro disperazione ( v. 8 ) un castigo delle loro trasgressioni ( vv. 4-6 ). |
Babele, che significa « porta di Dio », è presa qui con un gioco di parole per significare confusione ( babili-bãlal ). |
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Il linguaggio meraviglioso e di origine soprannaturale parlato dagli apostoli possedeva le particolarità di poter essere ugualmente compreso da tutti gli uditori. |
Questa interpretazione permette di comprendere i vv. 6.8 ( in senso largo ) e 11, come pure il v. 9, perché questo linguaggio è nuovo sia per i Giudei sia per gli stranieri. |
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Gesù risorto aveva promesso ai suoi discepoli che i credenti avrebbero parlato lingue a loro sconosciute. |
Ciò si verifica nella Chiesa primitiva. |
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Il glossolalo edifica se stesso; parla a Dio; prega con le facoltà affettive della sua anima: ma senza profitto per la sua intelligenza. |
Nessuno lo comprende, a meno che un interprete non spieghi il senso delle sue parole. |
Il carisma dell'interpretazione si può ottenere con la preghiera. |
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Isaia, citato liberamente, aveva predetto agli Ebrei che Dio, per punirli della loro infedeltà, avrebbe suscitato invasori che parlavano una lingua straniera. |
Paolo conclude che le lingue straniere sono un segno adatto agli infedeli. |
Avvertimento dato ai Corinti: non devono gloriarsi di un privilegio promesso all'infedeltà. |