Catechismo degli Adulti |
1102 Servizio per il bene comuneMolti diffidano della politica, preferiscono starsene fuori. Altri vi entrano per affermare interessi personali o di parte. Altri, infine, ne fanno una specie di messianismo, in grado di liberare l'uomo da tutti i suoi mali. La Chiesa ha un'alta stima per la genuina azione politica; la dice "degna di lode e di considerazione",28 l'addita come "forma esigente di carità".29 Riconosce che la necessità di una comunità politica e di una pubblica autorità è inscritta nella natura sociale dell'uomo e quindi deriva dalla volontà di Dio. D'altra parte essa indica i limiti della politica e vigila perché non diventi invadente o addirittura totalitaria. Questa sua posizione è in continuità con quanto al riguardo insegna la Bibbia. |
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1103 Nella cultura dell'antico oriente, il re veniva adorato come un dio, una manifestazione della divinità suprema. |
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Secondo la Bibbia, invece, i governanti sono soltanto servitori di Dio per il bene del popolo, sottoposti anch'essi alla legge morale e al giudizio esigente del Signore. Così essa si esprime: "Ascoltate, o re, e cercate di comprendere; imparate, governanti di tutta la terra … La vostra sovranità proviene dal Signore; la vostra potenza dall'Altissimo, il quale esaminerà le vostre opere e scruterà i vostri propositi; poiché, pur essendo ministri del suo regno, non avete governato rettamente, né avete osservato la legge, né vi siete comportati secondo il volere di Dio" ( Sap 6,1.3-4 ). "Rendete a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio" ( Mc 12,17 ). "Non c'è autorità se non da Dio … Essa è al servizio di Dio per il tuo bene. Ma se fai il male, allora temi, perché non invano essa porta la spada; è infatti al servizio di Dio per la giusta condanna di chi opera il male. Perciò è necessario stare sottomessi, non solo per timore
della punizione,
ma anche per ragioni di coscienza" Occorre pregare "per tutti quelli sta stanno al potere, perché possiamo trascorrere una vita calma e tranquilla con tutta pietà e dignità" ( 1 Tm 2,2 ). Lo stato assume un volto demoniaco quando, dimentico del suo ruolo sussidiario di servizio, diventa totalitario e prende il posto di Dio: "Vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, sulle corna dieci diademi e su ciascuna testa un titolo blasfemo … Il drago le diede la sua forza, il suo trono e la sua potestà grande" ( Ap 13,1-2 ). In situazioni del genere ai cristiani si impone il dovere della resistenza. |
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1104 Secondo la dottrina della Chiesa, l'autentica azione politica è servizio per il bene comune, con trasparenza e competenza. Il bene comune di una popolazione consiste "nell'insieme di quelle condizioni di vita sociale, con le quali gli uomini, la famiglia e le associazioni possono ottenere il conseguimento più pieno e più spedito della loro perfezione".30 Comprende i diritti fondamentali della persona, i valori morali e culturali che sono oggetto di generale consenso, le strutture e le leggi della convivenza, la prosperità e la sicurezza. La sua figura storica complessiva è mutevole e va ridisegnata continuamente, secondo le esigenze della libertà e della solidarietà.31 È in funzione di esso che esiste la comunità politica; ad esso tutti devono contribuire con impegno perseverante e deciso. |
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1105 La partecipazione dei cittadiniI cittadini sono nello stesso tempo destinatari e protagonisti della politica.32 Sono obbligati in coscienza a osservare le leggi giuste e a pagare le tasse. Hanno il diritto-dovere di approvare l'ordinamento politico, di eleggere i governanti e di controllare il loro operato. Inseriti nelle comunità intermedie e nelle associazioni, partecipano alla gestione di numerosi servizi, specie nei settori dell'educazione, della cultura, della sanità e dell'assistenza. |
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1106 L'autorità pubblicaSe tutti devono cooperare all'attuazione del bene comune, alcuni però hanno la funzione di coordinare e dirigere ad esso le molteplici energie: sono i detentori della pubblica autorità.33 La legittimità di un governo si misura dalla capacità di rispettare e sostenere i diritti delle persone e dei soggetti sociali intermedi. Il potere deve essere esercitato per il popolo e con il popolo: l'autorità è "vicaria della moltitudine".34 Ovviamente la possibilità di partecipazione è diversa secondo le condizioni culturali e le situazioni storiche. D'altra parte è necessario un governo della società che non si limiti a mediare gli interessi particolari, ma sappia inquadrare il pluralismo entro regole precise e guidarlo verso obiettivi storici concreti. Quanto all'esercizio dell'autorità, governano rettamente coloro che "non guardano in sé il potere del grado, ma l'uguaglianza di condizione e non godono nel fare da superiori, ma nel fare del bene agli altri".35 |
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Cat. Chiesa Cat. 2442 |
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1107 Coerenza e unità dei cristiani in politicaAi fedeli laici, occupati nella gestione della cosa pubblica, la Chiesa ricorda il dovere della coerenza con la visione cristiana della vita. A volte la necessità di tutelare efficacemente qualche valore fondamentale comporta anche la loro unità organizzata. Ma l'unità politica di programma e di partito, a differenza della coerenza, non è per i cattolici un'esigenza assoluta e costante. Sulla base di prospettive culturali ed esperienze operative diverse, possono legittimamente arrivare a scelte diverse, pur condividendo la stessa fede, il riferimento alla dottrina della Chiesa e la sincera dedizione al bene comune. In ogni caso dai cristiani ci si aspetta che siano esemplari per rigore morale, attenzione alla gente, spirito di servizio, professionalità. È legittimo avere diverse visioni del bene comune, ma non è mai lecito subordinarlo all'interesse proprio o di partito.36 |
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1108 "La comunità politica e l'autorità pubblica hanno il loro fondamento nella natura umana e perciò appartengono all'ordine stabilito da Dio" .37 Tutti i cittadini devono prendere parte in qualche modo all'attività politica, intesa come servizio al bene comune. La pubblica autorità ha il compito di guidare e coordinare, nel rispetto dei diritti delle persone e delle comunità intermedie. |
Indice |
28 | Gaudium et Spes 75 |
29 | Paolo VI, Octogesima adveniens 46 |
30 | Paolo VI, Octogesima adveniens 46 |
31 | Gaudium et Spes 78 |
32 | Giovanni Paolo II, Christifideles Laici 42 |
33 | Gaudium et Spes 4 |
34 | San Tommaso d'Aquino, Somma Teologica, I-II, q. 90, a. 3 |
35 | San Gregorio Magno, Commento al libro di Giobbe, 21, 15, 22 |
36 | Gaudium et Spes 75 |
37 | Gaudium et Spes 74 |