Sapienza |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
II. Salomone e la ricerca della sapienza |
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I re devono ricercare la sapienza |
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1 Ascoltate, o re, e cercate di comprendere; imparate, governanti di tutta la terra. |
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2 Porgete l'orecchio, voi che dominate le moltitudini e siete orgogliosi per il gran numero dei vostri popoli. | ||||||
3 La vostra sovranità proviene dal Signore; la vostra potenza dall'Altissimo, il quale esaminerà le vostre opere e scruterà i vostri propositi; |
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4 poiché, pur essendo ministri del suo regno, non avete governato rettamente, né avete osservato la legge né vi siete comportati secondo il volere di Dio. | ||||||
5 Con terrore e rapidamente egli si ergerà contro di voi, poiché un giudizio severo si compie contro coloro che stanno in alto. | ||||||
6 L'inferiore è meritevole di pietà, ma i potenti saranno esaminati con rigore. | ||||||
7 Il Signore di tutti non si ritira davanti a nessuno, non ha soggezione della grandezza, perché egli ha creato il piccolo e il grande e si cura ugualmente di tutti. |
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8 Ma sui potenti sovrasta un'indagine rigorosa. | ||||||
9 Pertanto a voi, o sovrani, sono dirette le mie parole, perché impariate la sapienza e non abbiate a cadere. | ||||||
10 Chi custodisce santamente le cose sante sarà santificato e chi si è istruito in esse vi troverà una difesa. |
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11 Desiderate, pertanto, le mie parole; bramatele e ne riceverete istruzione. | ||||||
La sapienza si lascia trovare |
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12 La sapienza è radiosa e indefettibile, facilmente è contemplata da chi l'ama e trovata da chiunque fa ricerca. |
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13 Previene, per farsi conoscere, quanti la desiderano. | ||||||
14 Chi si leva per essa di buon mattino non faticherà, la troverà seduta alla sua porta. |
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15 Riflettere su di essa è perfezione di saggezza, chi veglia per lei sarà presto senza affanni. | ||||||
16 Essa medesima va in cerca di quanti sono degni di lei, appare loro ben disposta per le strade, va loro incontro con ogni benevolenza. |
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17 Suo principio assai sincero è il desiderio d'istruzione; la cura dell'istruzione è amore; |
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18 l'amore è osservanza delle sue leggi; il rispetto delle leggi è garanzia di immortalità |
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19 e l'immortalità fa stare vicino a Dio. | ||||||
20 Dunque il desiderio della sapienza conduce al regno. |
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21 Se dunque, sovrani dei popoli, vi dilettate di troni e di scettri, onorate la sapienza, perché possiate regnare sempre. | ||||||
Salomone si accinge a descrivere la sapienza |
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22 Esporrò che cos'è la sapienza e come essa nacque: non vi terrò nascosti i suoi segreti. Seguirò le sue tracce fin dall'origine, metterò in luce la sua conoscenza, non mi allontanerò dalla verità. |
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23 Non mi accompagnerò con l'invidia che consuma, poiché essa non ha nulla in comune con la sapienza. |
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24 L'abbondanza dei saggi è la salvezza del mondo, un re saggio è la salvezza di un popolo. |
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25 Lasciatevi dunque ammaestrare dalle mie parole e ne trarrete profitto. |
Indice |
6,1-9,18 | La ricerca della Sapienza 6,1-11 Il giudizio del Signore su chi esercita il potere c 6 La versione latina inizia il c con una aggiunta che forse è un titolo: « la sapienza è migliore della forza e l'uomo prudente di quello forte ». Questa aggiunta figura come il primo v della volg. 6,1 A differenza di Sap 1,1, l'attenzione si fissa ora sulla condizione dei re ( BC « governanti » ) e sulle loro responsabilità. L'orizzonte è nettamente universalista. |
6,3 | Questa dottrina sull'origine divina del potere era già affermata dalla Scrittura sotto differenti forme, in particolare da Pr 8,15-16; Dn 2,37; Dn 5,18; 1 Cr 29,12; Sir 10,4. L'autore le dà maggior forza ( cf. pure Rm 13,1; Gv 19,11 ) e la amplia facendo di tutti i sovrani senza eccezione i « servi » della regalità di Dio ( v 4 ). |
6,4 | del suo regno o « della sua regalità ». - la legge: in primo luogo quella naturale, che ha come sua interprete la coscienza ( cf. Rm 2,14 ); ma forse anche le diverse legislazioni positive che la precisano e che i re pagani devono osservare per differenziarsi dai tiranni. |
6,10 | sarà santificato: BJ traduce: « saranno riconosciuti santi »; cioè: coloro che osservano religiosamente la volontà di Dio e che saranno riconosciuti « santi » ( Sap 5,5 ) all'epoca del giudizio. |
6,12-21 | La sapienza si lascia trovare. Il termine « sapienza » indica ora non solo una dottrina ( v 9 ), ma la verità divina che brilla nella dottrina e che sollecita l'uomo interiormente ( v 13; cf. Gv 6,44; Fil 2,13; 1 Gv 4,19 ). |
6,16 | con ogni benevolenza: BJ « in ogni pensiero »; oppure: « con ogni sorta di ritrovati ». |
6,17-20 | Nei vv. 17-20 si sviluppa una riflessione che imita, con una certa libertà, un'argomentazione della filosofia greca chiamata sorite. In questa, il predicato di una affermazione ( ad es. v. 17a: desiderio di istruzione ) diviene il soggetto di una seconda affermazione ( v. 17b ); il predicato della seconda affermazione diviene poi soggetto di una terza, e così via. Nella conclusione ( v. 20: Dunque … ) il predicato della prima affermazione viene collegato con l'ultimo. È questa una singolare testimonianza dell'influsso della cultura greca sul libro della Sapienza. 6,17 suo principio assai sincero: BJ traduce: « suo inizio è il desiderio sincero di istruzione ». |
6,18 | L'amore implica l'obbedienza (
Es 20,6;
Dt 5,10;
Dt 11,1;
Sir 2,15;
Gv 14,15, ecc. ). Le « leggi » della sapienza si identificano con i grandi obblighi religiosi e morali contenuti nella rivelazione e, forse, anche con le leggi non scritte, dettate dalla coscienza e messe in luce dalla sapienza divina. - è garanzia di immortalità: il termine « garanzia » è usato qui in senso giuridico. L'impegno che viene messo per osservare le leggi della sapienza non è sufficiente a rendere incorruttibile; però crea un titolo reale a ottenere da Dio l'incorruttibilità beata o l'immortalità ( cf. Sap 2,23; Sap 3,4 ). |
6,21 | Dopo questo v, diversi mss latini aggiungono: « Amate la luce della sapienza voi tutti che siete alla testa dei popoli ». Questo v supplementare ( che nella volg. diventa il v 23 ) è o una glossa marginale o un doppione. |
6,22-25 | Descrizione della sapienza Questi versetti ( le parole sono messe sulle labbra di Salomone ) fanno da introduzione all'ampio discorso sulla sapienza, che abbraccia i cc. 7-9. 6,22 Allusione alla disciplina del « segreto », che nelle religioni misteriche e nelle dottrine esoteriche veniva custodito gelosamente: esso veniva svelato e comunicato ai soli iniziati. |