Merito
Nella teologia della grazia il tema del merito indica ciò che l'uomo giustificato, cioè cambiato dall'azione della grazia di Cristo, acquisisce con le buone opere. Correttamente inteso non introduce una sorta di religiosità di scambio, per la quale l'uomo si sentirebbe in diritto di esigere da Dio una retribuzione adeguata al suo comportamento. Piuttosto afferma che la grazia della giustificazione trasforma realmente l'uomo peccatore anche nel suo agire, che diventa un operare qualitativamente diverso, "meritorio", in quanto condivide i modi dell'agire di Cristo stesso. |
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Concilio Ecumenico Vaticano II |
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Dalla sovrabbondanza dei meriti di Cristo sgorga l'influsso salutare di Maria | Lumen gentium 60 |
L'unica santità fa meritare la partecipazione alla gloria di Cristo | Lumen gentium 41 |
Lumen gentium 49 | |
I Santi offrono in cielo i meriti acquistati in terra | Lumen gentium 49 |
Catechismo della Chiesa Cattolica |
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Dio ha l'iniziativa dell'amore redentore universale | 604 |
La vita religiosa | 927 |
Il Santorale nell'anno liturgico | 1173 |
Libertà e responsabilità | 1732 |
L'autorità | 1900 |
Il merito | 2006ss |
Dei santi | |
L'Immacolata Concezione | 491 |
La comunione della Chiesa del cielo e della terra | 956 |
Ella è nostra Madre nell'ordine della grazia | 970 |
Il tempo liturgico | 1163 |
Nella comunione dei santi | 1476 |
La speranza | 1820 |
Comp. 426-427 | |
Summa Teologica |
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v. Previsione dei meriti | I-II, q. 114 |