Superstizione
La superstizione copre una gamma ampia di atteggiamenti e di azioni, che vanno dalle manifestazioni legate alla sfera del magico, fino all'idolatria o a espressioni false o abnormi di culto al vero Dio. La tradizione cristiana considera la superstizione come peccato contro il primo comandamento, che impone all'uomo il riconoscimento e l'adorazione dell'unico Dio secondo le modalità proprie della Rivelazione e nelle forme della tradizione ecclesiale. Le scienze psicologiche considerano la superstizione come un'espressione del bisogno di sicurezza dell'uomo incapace di far fronte alla realtà che è spesso fonte di angoscia e di frustrazione o come una forma di deresponsabilizzazione nei confronti del futuro. L'analisi sociologica ha evidenziato come la superstizione costituisca spesso una reazione a una forma religiosa troppo intellettualizzata e spiritualizzata, ritenuta quindi inadeguata a rispondere a bisogni reali. La superstizione può essere un disordine grave oppure leggero, ma è sempre contraria alla fede. |
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Concilio Ecumenico Vaticano II |
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La vita religiosa oggi purificata dalla … da un più acuto senso critico | Gaudium et spes 7 |
Catechismo della Chiesa Cattolica |
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« Non avrai altri dèi di fronte a me » | 2110ss |
Comp. 445 | |
Summa Teologica |
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In genere | II-II, q. 92 |
In specie | II-II, q. 93 |