Apocalisse

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Capitolo 2

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

I. Èfeso

1 All'angelo della Chiesa di Èfeso scrivi: Così parla Colui che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo ai sette candelabri d'oro:
Ap 1,16
Ap 1,12
2 Conosco le tue opere, la tua fatica e la tua costanza, per cui non puoi sopportare i cattivi; li hai messi alla prova - quelli che si dicono apostoli e non lo sono - e li hai trovati bugiardi.
1 Ts 1,3
2 Cor 11,13.15
3 Sei costante e hai molto sopportato per il mio nome, senza stancarti.
4 Ho però da rimproverarti che hai abbandonato il tuo amore di prima.
5 Ricorda dunque da dove sei caduto, ravvediti e compi le opere di prima.
Se non ti ravvederai, verrò da te e rimuoverò il tuo candelabro dal suo posto.
6 Tuttavia hai questo di buono, che detesti le opere dei Nicolaìti, che anch'io detesto.
Ap 2,15+
7 Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese: Al vincitore darò da mangiare dell'albero della vita, che sta nel paradiso di Dio.
Mt 13,9
Ap 13,9
Gen 2,9
Ap 22,2

II. Smirne

8 All'angelo della Chiesa di Smirne scrivi: Così parla il Primo e l'Ultimo, che era morto ed è tornato alla vita.
Is 44,6
Is 48,12
Ap 1,17-18+
9 Conosco la tua tribolazione, la tua povertà - tuttavia sei ricco - e la calunnia da parte di quelli che si proclamano Giudei e non lo sono, ma appartengono alla sinagoga di satana.
Gc 2,5
Ap 3,9
10 Non temere ciò che stai per soffrire: ecco, il diavolo sta per gettare alcuni di voi in carcere, per mettervi alla prova e avrete una tribolazione per dieci gironi.
Sii fedele fino alla morte e ti darò la corona della vita.
Gv 8,37-44
Lc 22,31-33
Dn 1,12.14s
1 Cor 9,25+
11 Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese: Il vincitore non sarà colpito dalla seconda morte.
Ap 20,14
Ap 21,8

III. Pèrgamo

12 All'angelo della Chiesa di Pèrgamo scrivi: Così parla Colui che ha la spada affilata a due tagli:
13 So che abiti dove satana ha il suo trono; tuttavia tu tieni saldo il mio nome e non hai rinnegato la mia fede neppure al tempo in cui Antìpa, il mio fedele testimone, fu messo a morte nella vostra città, dimora di satana.
Ap 1,16
Ap 19,15
14 Ma ho da rimproverarti alcune cose: hai presso di te seguaci della dottrina di Balaàm, il quale insegnava a Balak a provocare la caduta dei figli d'Israele, spingendoli a mangiare carni immolate agli idoli e ad abbandonarsi alla fornicazione.
Nm 22,2+
1 Cor 8-10
Nm 25,1-2
15 Così pure hai di quelli che seguono la dottrina dei Nicolaìti.
2 Pt 2,15
Ap 2,6
16 Ravvediti dunque; altrimenti verrò presto da te e combatterò contro di loro con la spada della mia bocca.
17 Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese: Al vincitore darò la manna nascosta e una pietruzza bianca sulla quale sta scritto un nome nuovo, che nessuno conosce all'infuori di chi la riceve.
Is 62,2
Is 65,15
Is 56,5
Ap 3,12+
Ap 19,12

IV. Tiàtira

18 All'angelo della Chiesa di Tiàtira scrivi: Così parla il Figlio di Dio, Colui che ha gli occhi fiammeggianti come fuoco e i piedi simili a bronzo splendente.
Ap 1,14-15
19 Conosco le tue opere, la carità, la fede, il servizio e la costanza e so che le ultime opere sono migliori delle prime.
20 Ma ho da rimproverarti che lasci fare a Iezabèle, la donna che si spaccia per profetessa e insegna e seduce i miei servi inducendoli a darsi alla fornicazione e a mangiare carni immolate agli idoli.
Ap 2,14
21 Io le ho dato tempo per ravvedersi, ma essa non si vuol ravvedere dalla sua dissolutezza.
22 Ebbene, io getterò lei in un letto di dolore e coloro che commettono adulterio con lei in una grande tribolazione, se non si ravvederanno dalle opere che ha insegnato.
23 Colpirò a morte i suoi figli e tutte le Chiese sapranno che io sono Colui che scruta gli affetti e i pensieri degli uomini, e darò a ciascuno di voi secondo le proprie opere.
Ger 11,20+
Ger 17,10
Sal 62,13
24 A voi di Tiàtira invece che non seguite questa dottrina, che non avete conosciuto le profondità di satana - come le chiamano - non imporrò altri pesi;
25 ma quello che possedete tenetelo saldo fino al mio ritorno.
Ap 3,8-11
26 Al vincitore che persevera sino alla fine nelle mie opere, darò autorità sopra le nazioni;
Sal 2,8-9
27 le pascolerà con bastone di ferro e le frantumerà come vasi di terracotta,
Ap 12,5
Ap 19,15
Ap 1,6+
28 con la stessa autorità che a me fu data dal Padre mio e darò a lui la stella del mattino.
29 Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese.
Is 14,12
Ap 22,16
2 Pt 1,19
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Abbreviazioni
2,1-3,22 Giovanni alle sette Chiese dell'Asia minore
Alla Chiesa di Èfeso
2,1 Èfeso: era una grande città dell'Asia proconsolare.
Paolo vi fondò una Chiesa fiorente ( At 19,1 );
secondo un'antica tradizione Giovanni vi risiedette negli ultimi anni della sua vita.
A questa Chiesa è indirizzata la prima lettera.
Alla stessa provincia appartenevano le altre sei città cui sono indirizzate le lettere seguenti.
Vi prosperavano numerosi culti pagani;
fra gli altri quellò di Artemide ( At 19,24-40 ).
2,1-7 Le sette lettere seguono tutte lo stesso movimento.
A costatazioni sullo stato delle chiese ( « conosco » ), seguono promesse o minacce espresse in una prospettiva escatologica.
Esse sono molto ricche di dottrina, specialmente riguardo a Gesù Cristo,
che qui si esprime in prima persona.
Queste lettere offrono anche un quadro della vita cristiana in Asia
intorno all'anno 90.
2,2 quelli che si dicono apostoli e non lo sono: probabilmente i nicolaiti del v 6
( vedere Ap 2,15+. Sui falsi apostoli, cf. 2 Cor 11,5.13 ).
2,3 hai molto sopportato per il mio nome: allusione a una persecuzione passata.
2,5 rimuoverò il tuo candelabro dal suo posto: Efeso perderà il rango di metropoli religiosa.
2,6 nicolaìti: vedi Ap 2,15.
Nell'antichità cristiana vengono messi in relazione con il Nicola di At 6,5.
2,7 L'albero della vita è simbolo della vita eterna ( Gen 2,9 ).
Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese:
questa formula concluderà ognuna delle sette lettere.
Essa sottolinea il ruolo dello Spirito nei rapporti del Cristo e della sua chiesa.
- nel paradiso di Dio: con quasi tutti i testimoni;
volg. e altri leggono: « nel paradiso del mio Dio ».
2,8-11 Alla Chiesa di Smirne
2,8 La seconda lettera è indirizzata alla Chiesa di Smirne, città a 75 chilometri a nord di Èfeso.
2,9 si proclamano Giudei e non lo sono: i veri Israeliti sono i discepoli di Gesù
( Rm 9,8; Gal 6,16 ).
tuttavia sei ricco: la ricchezza spirituale di questa chiesa si oppone alla sua povertà materiale.
2,10 dieci giorni: indicano una breve durata ( Dn 1,12.14 ).
2,11 Per la seconda morte, quella eterna, vedi Ap 20,6; Ap 21,8.
2,12-17 Alla Chiesa di Pèrgamo
Terza lettera. Pèrgamo è a circa 100 chilometri a nord-est di Smirne.
2,13 Il trono di Satana indica forse il culto idolatrico fiorente nella città.
la vostra città, dimora di Satana: il culto imperiale, vivace a Pergamo come il paganesimo in tutte le forme, è costantemente colpito da Ap come l'antitesi della fede nel Cristo.
Antìpa è un martire ignoto.
2,14 dottrina di Balaam: secondo la tradizione ebraica, Balaam avrebbe suggerito al re Balak di offrire donne moabite agli Israeliti per indurli all'idolatria, ( Nm 25,1-3 ) invitandoli a banchetti sacri ( Nm 31,16 ).
Nel linguaggio biblico, la prostituzione è l'idolatria.
- abbandonarsi alla fornicazione: immagine corrente nei profeti per designare l'infedeltà dell'idolatria ( cf. Ap 2,17; Os 1,2+ ).
2,15 Con ogni probabilità la dottrina dei nicolaìti sosteneva che i cristiani potevano partecipare ai banchetti sacri pagani che spesso si accompagnavano a pratiche gravemente immorali.
la dottrina dei Nicolaiti: dottrina imparentata con gli errori già combattuti da Paolo nelle lettere della prigionia ( soprattutto Col ).
Essa annunzia le speculazioni gnostiche del II sec.
Tollerava anche alcuni compromessi con i culti pagani, come la partecipazione ai banchetti sacri ( cf. v 14 ).
2,17 La manna è il cibo degli eletti.
La manna ( nascosta da Geremia con l'arca; 2 Mac 2,4-8; cf. Eb 9,4 )
è il nutrimento del regno celeste ( Gv 6,31.49; cf. Ap 15,8+ ).
Il sasso bianco ( colore di vittoria e di gioia ) è il segno dell'ammissione in questo regno; il nome nuovo ( Ap 3,12+; Ap 19,12 ) esprime il rinnovamento interiore che ne rende degni ( cf. Is 1,26+ ).
La pietruzza è come una tessera di riconoscimento data agli eletti;
il nome nuovo è il rinnovamento vitale del battesimo.
2,18-29 Alla Chiesa di Tiàtira
2,18 La città di Tiàtira, alla cui comunità cristiana è indirizzata la quarta lettera, è a circa 80 chilometri a sud-est di Pèrgamo, sulla strada di Sardi.
La figura descritta, e qui qualificata come Figlio di Dio,
è quella già presentata in Ap 1,14-15 ( Dn 10,5-6 ).
2,20 Gezabele: sembra essere un nome simbolico (vedi 1 Re 16,31; 2 Re 9,22 )
che indica una propagandista dell'idolatria.
con la maggior parte dei testimoni; A, sir. e altri leggono: « la tua donna Gezabele ».
Pseudo-profetessa della setta dei nicolaiti, dal nome simbolico ( cf. 2 Re 9,22 ).
2,22 dalle opere che ha loro insegnato: alla lettera: « dalle sue opere »
o « dalla sua condotta ».
2,23 i suoi figli: quelli che hanno abbracciato la sua dottrina.
2,24 le profondità di Satana: forse la dottrina esoterica dei nicolaìti.
Lla lettera attacca le vane pretese di penetrare ciò che è Dio.
Pretese che deviavano verso un lassismo morale.
2,25 quello che possedete: la fede nel nome di Gesù Cristo.
2,27 Citazione di Sal 2,8-9.
2,28 La stella del mattino è la potestà regale di Cristo ( Ap 22,16 ).
Alla potenza ( Nm 24,17; Is 14,12 ) si aggiunge, nel simbolismo della stella, la glorificazione del cri stiano da parte del Signore Gesù ( Ap 22,16; cf. Ap 1,5+;
At 2,36+; Rm 1,4+ ).
Il tema è rimasto nell'Exùltet della veglia pasquale.