Lo Spirito Santo nella Morale

E 98

Silenzio

Rif.

Contrariamente agli idoli muti e impotenti, Dio è « colui che parla », è Parola.
Può dunque sembrare paradossale parlare del silenzio di Dio.
Pure, questo è un altro modo di esprimere la trascendenza divina.
Inoltre, quando questa parola non arriva più all'uomo, il silenzio di Dio diventa terribile.
L'uomo, creato a immagine di Dio, è dotato di parola; è responsabile del suo uso.
Il silenzio per lui è un modo d'esprimere quello che pensa o ciò che prova.
A volte il suo silenzio è lodevole; altre volte al contrario è biasimevole.
D 6

Testi

Rilievi

Rif.

Gv 1,1
Gv 8,29-30
Rm 16,25
La parola di Dio è al di sopra di ogni espressione verbale.
Dio non ha bisogno di esteriorizzare il suo pensiero per prenderne piena coscienza.
Prima di ogni manifestazione esteriore, essa è efficace, abbraccia il tempo e l'eternità.

1 Sam 3,1
Sal 27,1
Sal 34,22
Sal 38,13
Sal 49,3
Is 28,7-13
Partendo dal momento in cui Dio ha iniziato il dialogo, il suo silenzio diventa terribile; potrebbe significare:
Ez 3,22-27
Am 8,11-12
- che Dio ha abbandonato il suo popolo,
Gb 30,20
Sal 28,1
Sal 83,2
Sal 109,1
- che rifiuta di ascoltare la preghiera dei suoi servi,
Is 42,14
Is 57,11-12
Ab 1,13
- che abbandona i suoi servi all'iniquità o, al contrario, che soprassiede alla sua collera.

1 Sam 3,1
Sal 94,17
Sal 115,17
In ogni caso, questo silenzio è pesante da sopportare; invita il fedele a un ritorno su se stesso ed evoca l'inferno, luogo dell'assenza e del silenzio definitivo.
E 32

Gl 3,1-2
Mt 26,13
Gv 14,26
At 2,1-4
At 4,29-31
Mt 9,32-34
Mt 12,22-24
Mc 7,31-37
Mc 9,16-28
Lc 1,64-67
Lc 11,14-28
L'era messianica vedrà la fine di questo mutismo di Dio.
Allora la sua Parola di salvezza risuonerà dappertutto,
B 28
B 101
e gli stessi muti parleranno.
B 101

Gen 24,21
Nm 30,5-16
Est 4,14
Gb 40,4
Gb 42,6
Mt 22,12
Rm 3,19
L'uomo si esprime col silenzio, anche involontariamente: silenzio d'accettazione o di rifiuto, di paura o di gioia, di esitazione, di vergogna, di sorpresa, ecc.
Gli autori sacri lo hanno evidentemente notato.

Gc 3,1-13
Gc 1,19-20
Sal 12
Sal 15,3
Qo 3,7
Inoltre, il silenzio gli è imposto se non vuol cadere nell'intemperanza del linguaggio e nei conseguenti numerosi errori.

  Ma c'è un silenzio propriamente religioso:
Is 53,7
Lam 3,26
Ez 40,4
Ez 43,6
Mt 22,12
Mt 26,63
Mt 27,14
- atto di fede e di accettazione della volontà di Dio, o di speranza;
Es 15,16
Is 41,1
Ab 2,20
Zc 2,17
Sal 76,9
Lc 9,36
Ap 8,1
- manifestazione della riverenza dovuta a Dio e atto di adorazione;
Lc 2,19.51
Gal 1,17-18
- silenzio di meditazione della Parola;
Is 62,6
Ger 4,9
Ger 20,9
Mt 26,64
Lc 19,40
At 18,9
2 Cor 4,13
- silenzio dal quale bisogna però uscire, quando si impone il dovere di confessare Dio o Cristo;
At 2,4
- silenzio dal quale, a volte, ci strappa lo stesso Spirito Santo.
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