Atti degli Apostoli |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Fondazione della chiesa di Corinto |
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1 Dopo questi fatti Paolo lasciò Atene e si recò a Corinto. | ||||
2 Qui trovò un Giudeo chiamato Aquila, oriundo del Ponto, arrivato poco prima dall'Italia con la moglie Priscilla, in seguito all'ordine di Claudio che allontanava da Roma tutti i Giudei. Paolo si recò da loro |
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3 e poiché erano del medesimo mestiere, si stabilì nella loro casa e lavorava. Erano infatti di mestiere fabbricanti di tende. |
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4 Ogni sabato poi discuteva nella sinagoga e cercava di persuadere Giudei e Greci. |
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5 Quando giunsero dalla Macedonia Sila e Timòteo, Paolo si dedicò tutto alla predicazione, affermando davanti ai Giudei che Gesù era il Cristo. |
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6 Ma poiché essi gli si opponevano e bestemmiavano, scuotendosi le vesti, disse: « Il vostro sangue ricada sul vostro capo: io sono innocente; da ora in poi io andrò dai pagani ». |
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7 E andandosene di là, entrò nella casa di un tale chiamato Tizio Giusto, che onorava Dio, la cui abitazione era accanto alla sinagoga. |
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8 Crispo, capo della sinagoga, credette nel Signore insieme a tutta la sua famiglia; e anche molti dei Corinzi, udendo Paolo, credevano e si facevano battezzare. |
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9 E una notte in visione il Signore disse a Paolo: « Non aver paura, ma continua a parlare e non tacere, |
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10 perché io sono con te e nessuno cercherà di farti del male, perché io ho un popolo numeroso in questa città ». |
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11 Così Paolo si fermò un anno e mezzo, insegnando fra loro la parola di Dio. | ||||
Paolo tradotto in tribunale dai Giudei |
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12 Mentre era proconsole dell'Acaia Gallione, i Giudei insorsero in massa contro Paolo e lo condussero al tribunale dicendo: |
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13 « Costui persuade la gente a rendere un culto a Dio in modo contrario alla legge ». | ||||
14 Paolo stava per rispondere, ma Gallione disse ai Giudei: « Se si trattasse di un delitto o di un'azione malvagia, o Giudei, io vi ascolterei, come di ragione. | ||||
15 Ma se sono questioni di parole o di nomi o della vostra legge, vedetevela voi; io non voglio essere giudice di queste faccende ». |
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16 E li fece cacciare dal tribunale. | ||||
17 Allora tutti afferrarono Sòstene, capo della sinagoga, e lo percossero davanti al tribunale ma Gallione non si curava affatto di tutto ciò. | ||||
Ritorno ad Antiòchia e partenza per il terzo viaggio |
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18 Paolo si trattenne ancora parecchi giorni, poi prese congedo dai fratelli e s'imbarcò diretto in Siria, in compagnia di Priscilla e Aquila. A Cencre si era fatto tagliare i capelli a causa di un voto che aveva fatto. |
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19 Giunsero e Èfeso, dove lasciò i due coniugi, ed entrato nella sinagoga si mise a discutere con i Giudei. | ||||
20 Questi lo pregavano di fermarsi più a lungo, ma non acconsentì. |
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21 Tuttavia prese congedo dicendo: « Ritornerò di nuovo da voi, se Dio lo vorrà », quindi partì da Èfeso. |
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22 Giunto a Cesarèa, si recò a salutare la Chiesa di Gerusalemme e poi scese ad Antiòchia. | ||||
23 Trascorso colà un po' di tempo, partì di nuovo percorrendo di seguito le regioni della Galazia e della Frigia, confermando nella fede tutti i discepoli. |
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Apollo |
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24 Arrivò a Èfeso un Giudeo, chiamato Apollo, nativo do Alessandria, uomo colto, versato nelle Scritture. |
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25 Questi era stato ammaestrato nella via del Signore e pieno di fervore parlava e insegnava esattamente ciò che si riferiva a Gesù, sebbene conoscesse soltanto il battesimo di Giovanni. |
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26 Egli intanto cominciò a parlare francamente nella sinagoga. Priscilla e Aquila lo ascoltarono, poi lo presero con sé e gli esposero con maggiore accuratezza la via di Dio. |
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27 Poiché egli desiderava passare nell'Acaia, i fratelli lo incoraggiarono e scrissero ai discepoli di fargli buona accoglienza. Giunto colà, fu molto utile a quelli che per opera della grazia erano divenuti credenti; |
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28 confutava infatti vigorosamente i Giudei, dimostrando pubblicamente attraverso le Scritture che Gesù è il Cristo. |
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Indice |
18,1-11 | Nascita della Chiesa di Corinto 18,1 Corinto: capitale della provincia romana dell'Acaia; si affacciava con il porto di Lecheo sul golfo di Corinto e con quello di Cencre sul golfo Saronico. Era città di grandi commerci e di molta corruzione. Ricostruita da Giulio Cesare, l'elemento romano e latino vi predominava, ma il commercio vi attirava anche una popolazione cosmopolita. La colonia giudaica era importante. Corinto era tristemente famosa per la licenziosità dei costumi. |
18,2 | Aquila e Priscilla: probabilmente già divenuti cristiani a Roma. Il Ponto è regione sulla costa sud-est del mar Nero. L'editto di Claudio è del 49 d.C. Priscilla: chiamata anche Prisca ( Rm 16,3; 1 Cor 16,19; 2 Tm 4,19 ). - in seguito all'ordine di Claudio: questa misura, conosciuta da Svetonio, potrebbe essere datata verso il 49-50. I suoi effetti risultarono molto passeggeri ( Rm 16,3; At 28,17 ). |
18,3 | Le tende venivano confezionate con pelli. Probabilmente Paolo aveva imparato il mestiere come discepolo dei rabbini, i quali erano tenuti a mantenersi con il proprio lavoro. e lavorava: sebbene riconoscesse il diritto dei missionari al loro sostentamento ( 1 Cor 9,6-14; Gal 6,6; 2 Ts 3,9; cf. Lc 10,7 ), Paolo volle sempre lavorare con le sue mani ( 1 Cor 4,12 ), per non essere di peso ad alcuno ( 1 Ts 2,9; 2 Ts 3,8; 2 Cor 12,13s ), per dar prova del suo disinteresse ( At 20,33s; 1 Cor 9,15-18; 2 Cor 11,7-12 ). Non accettò mai aiuti, eccetto che dai filippesi ( Fil 4,10-19; 2 Cor 11,8s, cf. At 16,15+ ). E ugualmente raccomanda ai suoi fedeli di lavorare per provvedere alle loro necessità ( 1 Ts 4,11s; 2 Ts 3,10-12 ) e a quelle dei bisognosi ( At 20,35; Ef 4,28 ). |
18,5 | giunsero dalla Macedonia Sila e Timoteo: dopo la venuta di costoro Paolo scrisse le due lettere ai fedeli di Tessalonica ( cf.
1 Ts 1,1;
1 Ts 3,6;
2 Ts 1,1 ). Arrivando dalla Macedonia con gli aiuti ( 2 Cor 11,8-9; Fil 4,15 ), hanno assistito Paolo nell'evangelizzazione di Corinto ( 2 Cor 1,19 ). - Gesù era il Cristo: la messianicità di Gesù è l'oggetto specifico della predicazione ai giudei ( cf. At 2,36; At 3,18.20; At 5,42; At 8,5.12; At 9,22; At 17,3; At 18,28; At 24,24; At 26,23 ). |
18,6 | scuotendosi le vesti: il gesto indica rottura. Il detto che segue è della bibbia ( cf. At 20,9-16; 2 Sam 1,16 ) e manifesta ai giudei che la piena responsabilità del loro atteggiamento e delle relative conseguenze grava su di loro. Paolo ne è esonerato, è « innocente » del sangue del loro castigo ( cf. Ez 3,17-21 ). |
18,7 | Tizio Giusto: BJ preferisce: « Giusto »; un'altra variante legge: « Tito Giusto ». |
18,8 | si facevano battezzare: una variante occ. aggiunge: « credendo in Dio, per il nome del Signore Gesù Cristo » ( cf. At 8,37 ). Quindi i convertiti erano pagani. |
18,12-17 | A Corinto Paolo in tribunale 18,12 Lucio Giunio Anneo Gallione, fratello del filosofo stoico Seneca, fu proconsole in Acaia nel 51-52 d.C. proconsole dell'Acaia: l iscrizione di Delfi pone il proconsolato di Gallione nel 52. La comparizione di Paolo davanti a Gallione dovrebbe essere avvenuta verso la fine ( v 18 ) del suo soggiorno di diciotto mesi ( v 11 ) a Corinto, verosimilmente nella primavera del 52. |
18,13 | culto a Dio in modo contrario alla legge: espressione ambigua che potrebbe indicare tanto la legge romana ( cf.
At 16,21;
At 17,7 ) quanto la legge giudaica, ugualmente riconosciuta dalla legislazione romana. Gallione, non vedendovi altro che una questione riguardante l'interpretazione della legge giudaica ( v 15 ), declina ogni competenza. |
18,17 | Sòstene: forse quello di 1 Cor 1,1. |
18,18-22 | Ritorno di Paolo ad Antiòchia 18,18 Il voto è probabilmente di nazireato; consisteva nell'astenersi per un certo tempo da bevande inebrianti e dal taglio dei capelli ( Nm 6,1-21 ). s'imbarcò diretto in Siria: verso Antiochia, che rimane il punto di riferimento. - a causa di un voto: testo oscuro. Paolo e non Aquila, sembra, ha fatto il voto. Colui che pronunziava un voto, diventava nazir ( cf. Nm 6,1+ ): durante tutto il tempo del voto ( generalmente 30 giorni ), fra le altre cose da osservare, egli non doveva tagliarsi i capelli. Si ignora se Paolo ha fatto il voto a Cenare o se qui lo ha adempiuto. Cf. At 21,23-27, dove Paolo con altri quattro giudei adempie i riti per lo scioglimento d'un voto. |
18,22 | di Gerusalemme: aggiunta esplicativa di BC; BJ spiega in nota; forse la chiesa di Gerusalemme. |
18,23-28 | A Èfeso e a Corinto Apollo annuncia il Vangelo |
18,24 | L'attività di Apollo a Corinto deve essere stata molto intensa, come testimonia il fatto che uno dei partiti formatisi in questa comunità si richiamava al suo nome ( 1 Cor 1,12; 1 Cor 3,4 ). Paolo annovera Apollo tra i missionari che hanno portato i Corinzi alla fede ( 1 Cor 3,5 ). un giudeo chiamato Apollo: di lui tratta 1 Cor; il suo passaggio per Corinto aveva suscitato molto entusiasmo, presto degenerato in divisioni ( cf. 1 Cor 1,12; 1 Cor 3,4-11.22; vedere anche Tt 3,13 ). - L'informazione riguardante Apollo ha tratti comuni con quella seguente sui giovanniti di Efeso: il cristianesimo incompleto dell'uno e degli altri forse è un riflesso di quello della chiesa d'Alessandria in questo tempo. |
18,26 | di Dio: BJ con il testo occ. omette, perché aggiunta. |
18,27 | scrissero ai discepoli: circa l'uso di lettere commendatizie presso i primi cristiani, cf. Rm 16,1; 2 Cor 3,1s; Col 4,10; 3 Gv 9-10.12. |