Umiltà
Il termine ( dal latino humus: terra, a indicare qualcosa di "poca importanza" ) designa la virtù di chi riconosce la propria finitezza di creatura e la propria insufficienza per conseguire salvezza e redenzione, che solo Dio può dare gratuitamente. L'umiltà è virtù particolarmente apprezzata dalla sensibilità religiosa dell'Antico Testamento; alla grandezza e alla gloria di Dio corrisponde l'umiltà dell'uomo. L'uomo è "polvere e cenere" ( Gen 18,27 ), "breve di giorni e sazio di inquietudine" ( Gb 14,1 ). La condizione dell'umile è spesso descritta con termini che indicano il povero in senso materiale e spirituale. Si fa così strada la profonda connessione tra povertà e umiltà: entrambe indicano l'atteggiamento di chi si abbandona a Dio con fiducia e con pazienza per realizzarne la volontà. L'umiltà è il vissuto della fede: "Cercate il Signore voi tutti, umili della terra (…); cercate la giustizia, La testimonianza del Nuovo TestamentoNel Nuovo Testamento l'umiltà trova il suo apice nella kénosis ( v. ): l'abbassamento di Cristo diventa il modello di una nuova, diversa grandezza. Il grande testo del Vangelo di Matteo 11,29 propone l'imitazione di Gesù, "mite e umile di cuore", nel contesto di un'opposizione tra sapienti e piccoli, tra orgogliosi e poveri: Dio stesso, con il suo nascondere e rivelare, con il suo abbassare ed elevare, indica il vero cammino della perfezione e dell'incontro con lui. Il racconto della lavanda dei piedi ( Gv 13,1-17 ) e il Magnificat di Maria ( Lc 1,46-55 ) sono una splendida conferma di questo. L'umiltà raccoglie in una singolare sintesi la vita di Gesù e lega al suo abbassarsi la forma più alta di amore e di servizio per i fratelli; l'umiltà assume, di conseguenza, il carattere di conformazione a Cristo, di rivestimento dei "medesimi sentimenti che furono in Cristo Gesù" ( Fil 2,5 ). In effetti non si sale a incontrare Dio che per quella stessa via per cui egli è sceso fino a noi. Su questo sfondo cristologico Paolo arricchisce in modo particolare il tema dell'umiltà. Nella Lettera agli Efesini 4,2 Paolo collega l'umiltà alla mansuetudine e alla pazienza; ripetendo lo stesso elenco, nella Lettera ai Colossesi 3,12 aggiunge la misericordia. Questi testi contengono una descrizione del comportamento dei credenti: solo chi, a immagine di Dio, è ricco di misericordia, può davvero esercitare la compassione verso le persone. Di questo comportamento è parte decisiva l'umiltà. Il suo contrario è indicato, da Paolo, con il sostantivo kàuchesis, che designa la sicurezza trionfia, l'arroganza pretenziosa, l'orgoglio di chi vorrebbefarsi valere anche di fronte a Dio; in realtà "Cosa possiedi che tu non abbia ricevuto? e se l'hai ricevuto, perché te ne vanti come se non l'avessi ricevuto?" ( 1 Cor 4,7 ). La riflessione teologicaSi può cercare di sintetizzare il valore religioso dell'umiltà senza dimenticare i possibili equivoci cui va incontro ( Col 2,23 ), quando viene confusa con il servilismo e la rassegnazione. Per un verso essa rimanda alla povertà, all'abbassarsi di chi riconosce la propria povertà; per un altro verso invece, rimanda alla bontà e alla mitezza di chi non è violento o aggressivo, ma vive cercando la volontà di Dio e la pace che la contraddistingue. L'umiltà è l'atteggiamento paziente e mite del povero che abbandona al Signore la sua vita. Letta in questo modo, l'umiltà non si lascia rinchiudere nell'annosa polemica tra chi la presenta in chiave psicologica, in termini interpersonali, e chi invece insiste su una chiave teologale e religiosa, aperta alla problematica socio-politica. L'umiltà evangelica non esclude nessuna delle due cose: sul modello di Gesù, l'umiltà rimanda alle esigenze rigorose e radicali dell'amore di Dio. La base della tradizione spirituale è la teologia di Agostino, che, contrapponendo amar sui ( amore per sé ) e amor Dei ( amore per Dio ) fa dell'amor proprio la radice di ogni peccato e dell'umiltà che vi rinuncia il criterio di ogni autentico ritorno a Dio. L'umiltà è riconoscere quel che siamo, è riconoscere che senza l'aiuto di Dio siamo e restiamo poveri peccatori. Di conseguenza l'umiltà non viene presentata solo come una virtù ma come una dimensione fondamentale di tutta la vita cristiana. Il credente vive il distacco da sé come totalmente funzionale al progetto di amore per Dio e per gli altri: lontana dall'orgoglio e dal vanto, l'umiltà prefigura una vita che, sull'esempio di Cristo, è attenta all'amore e al servizio ed è lontana da ogni ripiegamento egoista o narcisista. |
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Schedario biblico |
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Umiltà | E 52 |
Cristo, Nostro riscatto | B 25 |
Seguire Gesù Cristo | E 19 |
Povertà | E 51 |
Magistero |
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Un cristiano superbo è una contraddizione nei suoi termini stessi. Se vogliamo rinnovare la vita cristiana non possiamo tacere la lezione e la pratica dell'umiltà. |
Catechesi Paolo VI 5-2-1975 |
L'umiltà è una attitudine morale che non distrugge i valori ai quali essa si applica; essa è una via per riconoscerli e per ricuperarli ( Cfr. Fil 2,9ss; Ef 3,2; Mt 23,12 ). |
Catechesi Paolo VI 29-12-1976 |
Un'umiltà che mortifica le nostre attese messianiche, e che ci obbliga a modificare, e perfino a contraddire, la stima di ciò che noi crediamo beni necessari alla nostra esistenza naturale. |
Catechesi Paolo VI 11-1-1978 |
Il verbo utilizzato - ekenôsen - significa letteralmente che Egli "svuotò se stesso" e pone in chiara luce l'umiltà profonda e l'amore infinito di Gesù, il Servo umile per eccellenza. |
Angelus Benedetto XVI 28-9-2008 |
L'"ultimo posto" può infatti rappresentare la condizione dell'umanità degradata dal peccato, condizione dalla quale solo l'incarnazione del Figlio Unigenito può risollevarla. |
Angelus Benedetto XVI 29-8-2010 |
E questa è la regola d'oro per un cristiano: progredire, avanzare e abbassarsi. |
Meditazione Francesco 8-4-2013 |
« Dobbiamo essere umili - ha esortato il Pontefice - ma con una umiltà reale, con nome e cognome: "io sono peccatore per questo, per questo e per questo". |
Meditazione Francesco 14-6-2013 |
E quando la gente, i popoli vedono questa testimonianza di umiltà, di mitezza, di mansuetudine, sentono il bisogno » di cui parla « il profeta Zaccaria: "Vogliamo venire con voi!". |
Meditazione Francesco 1-10-2013 |
È « il cammino dell'umiltà, anche dell'umiliazione, dell'annientamento di se stesso », in quanto « lo stile cristiano senza croce non è affatto cristiano » e « se la croce è una croce senza Gesù, non è cristiana ». |
Meditazione Francesco 6-3-2014 |
Questa è l'umiltà, la strada della umiltà: sentirsi tanto emarginato » da avere « bisogno della salvezza del Signore. |
Meditazione Francesco 24-3-2014 |
Perciò « soltanto quelli che hanno il cuore come i piccoli sono capaci di ricevere questa rivelazione ». Soltanto « il cuore umile, mite, che sente il bisogno di pregare, di aprirsi a Dio, si sente povero ». |
Meditazione Francesco 2-12-2014 |
Il Signore infatti « preferisce i piccoli, per seminare nel cuore dei piccoli il mistero di salvezza », perché « i piccoli sanno capire come è questo mistero ». Ecco perché « soltanto i piccoli sono capaci di capire pienamente il senso dell'umiltà, il senso del timore del Signore, perché camminano davanti al Signore, sempre »: essi, infatti, « si sentono guardati dal Signore, custoditi dal Signore; sentono che il Signore è con loro, che dà loro la forza per andare avanti ». |
Meditazione Francesco 29-11-2016 |
Le grandi cose che Dio ha fatto con le persone umili, le grandi cose che il Signore fa nel mondo con gli umili, perché l'umiltà è come un vuoto che lascia posto a Dio. |
Angelus Francesco 15-8-2017 |
Però, ha specificato il Papa, « se io, davanti a qualsiasi offesa, a qualsiasi umiliazione, mi giustifico subito e cerco di sembrare buono o fare, come si dice, "calligrafia inglese", questa non è umiltà ». |
Meditazione Francesco 29-1-2018 |
Concilio Ecumenico Vaticano II |
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Esempio di Cristo | Lumen gentium 41 |
Lumen gentium 42 | |
Apostolicam actuositatem 4 | |
Della Chiesa | Lumen gentium 5 |
Dei Pastori | Lumen gentium 41 |
Dei sacerdoti | Presbyterorum ordinis 15 |
Dei religiosi | Perfectae caritatis 5 |
E apostolato dei laici | Apostolicam actuositatem 4 |
Ed Ecumenismo | Unitatis redintegratio 7 |
Catechismo della Chiesa Cattolica |
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La fede e l'intelligenza | 159 |
Il Mistero del Natale | 525 |
L'ingresso messianico di Gesù a Gerusalemme | 559 |
« Gioisci, piena di grazia » | 724 |
La Pentecoste | 732 |
Il disordine delle cupidigie | 2540 |
La preghiera come dono di Dio | 2559 |
Gesù insegna a pregare | 2612 |
La benedizione e l'adorazione | 2628 |
La preghiera di domanda | 2631 |
La meditazione | 2706 |
L'orazione | 2713 |
« Padre! » | 2779 |
Ma liberaci dal Male | 2854 |
Summa Teologica |
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II-II, q. 161 |