Giobbe |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Bildad parla all'aria |
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1 Giobbe rispose: | ||||||
2 Quanto aiuto hai dato al debole e come hai soccorso il braccio senza forza! | ||||||
3 Quanti buoni consigli hai dato all'ignorante e con quanta abbondanza hai manifestato la saggezza! | ||||||
4 A chi hai tu rivolto la parola e qual è lo spirito che da te è uscito? |
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5 i morti tremano sotto terra, come pure le acque e i loro abitanti. | ||||||
6 Nuda è la tomba davanti a lui e senza velo è l'abisso. |
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7 Egli stende il settentrione sopra il vuoto, tiene sospesa la terra sopra il nulla. |
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8 Rinchiude le acque dentro le nubi, e le nubi non si squarciano sotto il loro peso. | ||||||
9 Copre la vista del suo trono stendendovi sopra la sua nube. | ||||||
10 Ha tracciato un cerchio sulle acque, sino al confine tra la luce e le tenebre. |
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11 Le colonne del cielo si scuotono, sono prese da stupore alla sua minaccia. | ||||||
12 Con forza agita il mare e con intelligenza doma Raab. |
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13 Al suo soffio si rasserenano i cieli, la sua mano trafigge il serpente tortuoso. |
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14 Ecco, questi non sono che i margini delle sue opere; quanto lieve è il sussurro che noi ne percepiamo! Ma il tuono della sua potenza chi può comprenderlo? |
Indice |
26,1-14 | Risposta di Giobbe a Bildad |
26,2-14 | Lode alla potenza di Dio |
26,4 | Replica ironica di Giobbe a Bildad, che sembra abbia perso di vista l'oggetto preciso della discussione. |
26,5-14 | Questo inno di lode alla potenza di Dio secondo alcuni sarebbe da porre sulle labbra di Bildad e si collegherebbe allora con il testo di
Gb 25,1-6. 26,5ss In BJ, che qui segue una numerazione diversa dal TM, il brano Gb 26,5-14 è anticipato al capitolo precedente, per cui è numerato Gb 25,5a-14 e figura come discorso di Bildad anziché di Giobbe. - i morti: alla lettera « i Refaim » ( cf. Dt 2,10+ ): sia i trapassati ( Sal 88,11 ) sia i deboli e gli impotenti. - come pure le acque: sottinteso « tremano » o « si spaventano », congetturando jehattû, caduto per aplografia dopo mi-tahat, « sottoterra », del TM. Le acque dell'abisso che l'immaginazione popolare riteneva abitate dai mostri vinti nei primordi ( cf. Gb 7,12+ ). |
26,6 | l'abisso: questa parola ( in ebr. Abaddôn, cf. Ap 9,11 ), sinonimo di « sheol », in antico forse designava una divinità infernale. |
26,7-13 | Egli distende il cielo: descrizione poetica della creazione del cosmo, che si ispira a immagini molto familiari agli antichi. Il serpente tortuoso ( v. 13 ) è il Leviatàn ( vedi la sua descrizione anche in Gb 3,8; Gb 7,12+ Gb 40,25 ). 26,7a il vuoto: la parte settentrionale del firmamento, sulla quale questo si pensava girasse come su un perno. 27,7b Colonne sostengono la terra ( Gb 9,6 ), ma l'uomo ignora il loro punto di appoggio ( Gb 38,6 ). Questo v, caso unico nella bibbia, allude a uno spazio infinito. |
26,9 | la sua nube: durante le eclissi. - trono: kisseh del TM; BJ conget.: « la luna piena », keseh. - stendendovi: leggendo parosh invece dell'ebr. parshez ( forma anomala che combina le due radici parash e paraz ). |
26,10 | tracciato un cerchio: haq hûg, conget.; il TM ha: « circoscritto un termine », hoq hag. |
26,11a | Le alte montagne, che sostengono la volta celeste, sono scosse dal tuono, voce di Dio ( Sal 29 ), o dai moti sussultori della terra ( Sal 18,8 ). |