Salmi |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Lamento del levita esiliato |
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1 Al maestro del coro. Maskil. Dei figli di Core. | |||||
2 Come la cerva anela ai corsi d'acqua, così l'anima mia anela a te, o Dio. |
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3 L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: quando verrò e vedrò il volto di Dio? |
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4 Le lacrime sono mio pane giorno e notte, mentre mi dicono sempre: « Dov'è il tuo Dio? ». |
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5 Questo io ricordo, e il mio cuore si strugge: attraverso la folla avanzarono tra i primi fino alla casa di Dio, in mezzo ai canti di gioia di una moltitudine in festa. |
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6 Perché ti rattristi, anima mia, perché su di me gemi? Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, lui, salvezza del mio volto e mio Dio. |
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7 In me si abbatte l'anima mia; perciò di te mi ricordo dal paese del Giordano e dell'Ermon, dal mote Misar. |
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8 Un abisso chiama l'abisso al fragore delle tue cascate; tutti i tuoi flutti e le tue onde sopra di me sono passati. |
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9 Di giorno il Signore mi dona la sua grazia, di notte per lui innalzo il mio canto: la mia preghiera al Dio vivente. |
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10 Dirò a Dio, mia difesa: « Perché mi hai dimenticato? Perché triste me ne vado, oppresso dal nemico? ». |
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11 Per l'insulto dei miei avversari sono infrante le mie ossa; essi dicono a me tutto il giorno: « Dov'è il tuo Dio? ». |
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12 Perché ti rattristi, anima mia, perché su di me gemi? Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, lui, salvezza del mio volto e mio Dio. |
Indice |
42,1-43,5 | L'identità di contenuto e la ripetizione dello stesso ritornello (
Sal 42,6.12 e Sal 43,5 ) fanno di questi due salmi una composizione unitaria, caratteriszzata dalla struggente nostalgia che pervade l'animo del salmista. Lontano dal tempio e privato dello splendore del suo culto, egli vive nella sofferenza dell'esilio. 42,1 figli di Core: leviti addetti a compiti diversi nel tempio ( 1 Cr 9,19; 1 Cr 26,19 ). 42 L'esilio, tipo dell'angoscia del fedele che « vive in esilio lontano dal Signore » ( 2 Cor 5,6-8 ), è qui la lontananza dal santuario, dove Dio risiede, e dalle feste che vi radunano il suo popolo; i Sal 42 e Sal 43 formano come un unico salmo. |
42,2 | cerva: con i LXX; il TM ha: « cervo », ma il verbo è al femminile. |
42,3 | e vedrò: con mss, sir. e Targum; il TM ( corrotto da uno scriba urtato da questa espressione, cf.
Es 33,20+ ) ha: « apparirò davanti ». « Vedere la faccia di Dio » è qui visitare il suo santuario, il tempio di Gerusalemme ( cf. Dt 31,11; Sal 27,8+ ). |
42,5 | avanzavo tra i primi: traduzione congetturale; BJ ha: « avanzavo sotto il tetto del molto Grande »: « molto Grande », alla lettera « ammirabili » ( plurale di maestà ) con LXX e sir.; il TM è incomprensibile. Il « tetto », alla lettera « la capanna », è il tempio dove Dio risiede e che ogni pio israelita visitava ogni anno ( Es 23,14-17 ). |
42,6 | mio volto: con mss ebraici, ms greco, sir.; cf. v 12; il TM ha: « il suo volto ». |
42,7 | dalla terra del Giordano e dell'Ermon, dal monte Misar: il riferimento è alla zona delle sorgenti del fiume Giordano; il monte Ermon è al nord della terra di Canaan, mentre è incerta la localizzazione del monte Misar. monte Misar o « umile monte » secondo l'ebraico; si tratterebbe di Zaorah, non lungi dalle sorgenti del Giordano, che potrebbe essere una tappa sulla strada dell'esilio. BJ congettura: « di te, umile montagna », intendendo il monte Sion. In BJ il primo « di te » si riferirebbe allora a Dio. |