Apocalisse |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Dio affida all'Angelo i destini del mondo |
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1 Dopo ciò ebbi una visione: una porta era aperta nel cielo. La voce che prima avevo udito parlarmi come una tromba diceva: Sali quassù, ti mostrerò le cose che devono accadere in seguito. |
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2 Subito fui rapito in estasi. Ed ecco, c'era un trono nel cielo, e sul trono uno stava seduto. |
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3 Colui che stava seduto era simile nell'aspetto a diaspro e cornalina. Un arcobaleno simile a smeraldo avvolgeva il trono. |
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4 Attorno al trono, poi, c'erano ventiquattro seggi e sui seggi stavano seduti ventiquattro vegliardi avvolti in candide vesti con corone d'oro sul capo. |
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5 Dal trono uscivano lampi, voci e tuoni; sette lampade accese ardevano davanti al trono, simbolo dei sette spiriti di Dio. |
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6 Davanti al trono vi era come un mare trasparente simile a cristallo. In mezzo al trono e intorno al trono vi erano quattro esseri viventi pieni d'occhi davanti e di dietro. |
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7 Il primo vivente era simile a un leone, il secondo essere vivente aveva l'aspetto di un vitello, il terzo vivente, aveva l'aspetto d'uomo, il quarto vivente era simile a un'aquila mentre vola. |
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8 I quattro esseri viventi hanno ciascuno sei ali, intorno e dentro sono costellati di occhi; giorno e notte non cessano di ripetere: Santo, santo, santo il Signore Dio, l'Onnipotente, Colui che era, che è e che viene! |
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9 E ogni volta che questi esseri rendevano gloria, onore e grazie a Colui che è seduto sul trono e che vive nei secoli dei secoli, |
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10 i ventiquattro vegliardi si prostravano davanti a Colui che siede sul trono e adoravano Colui che vive nei secoli dei secoli e gettavano le loro corone davanti al trono, dicendo: | |||||
11 « Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l'onore e la potenza, perché tu hai creato tutte le cose, e per la tua volontà furono create e sussistono ». |
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Indice |
4,1-5,14 | Visioni profeiche Il trono di Dio cc 4s Dio è glorificato sul suo trono dalla corte celeste ( c 4 ); poi l'orizzonte si estende all'universo: i suoi destini sono rimessi all'Agnello redentore sotto forma di un libro sigillato ( c 5 ). Seguiranno ampie visioni simboliche, preludio al « grande giorno » in cui la collera di Dio cadrà sui pagani persecutori ( cc 17-19 ). |
4,2 | c'era un trono nel cielo: il trono è un'immagine importante dell'Apocalisse. Vi ricorre più di quaranta volte, spesso in contesti polemici nei confronti dei molti troni che gli uomini innalzano ai falsi dèi e ai poteri di questo mondo. sul trono Uno stava seduto: l'Apocalisse non descrive Dio, ma solo il suo trono e lo splendore che lo circonda. Dio è l'invisibile. Giovanni si guarda dal descrivere Dio sotto forma umana e anche dal nominarlo. Ne dà solo una visione di luce. Tutta la scena si ispira a Ez 1 e Ez 10; cf. anche Is 6. |
4,3 | L'arcobaleno è simbolo di alleanza e di pace, come si legge nel racconto dell'alleanza di Dio con Noè dopo il diluvio ( Gen 9,13 ). |
4,4 | I ventiquattro anziani partecipano al governo del mondo ( i seggi ) con poteri regali ( le corone ) ed esercitano funzioni sacerdotali ( Ap 4,10; Ap 5,8ss ). Forse rappresentano la Chiesa ideale. Il loro compito è di rendere omaggio a Colui che è seduto sul trono. Questi vegliardi esercitano un ruolo sacerdotale e regale: lodano e adorano Dio ( Ap 4,10; Ap 5,9; Ap 11,16.17; Ap 19,4 ) e gli offrono le preghiere dei fedeli ( Ap 5,8 ); lo assistono nel governo del mondo ( troni ) e partecipano al suo potere regale ( corone ). Il loro numero corrisponde forse a quello dei 24 ordini sacerdotali di 1 Cr 24,1-19. |
4,5 | Dal trono uscivano lampi, voci e tuoni: come spesso nelle teofanie ( cf. Es 19,16+; Ez 1,4.13 ). i sette spiriti di Dio: piuttosto che lo Spirito santo ( Ap 1,4 ), che diverrà, nella tradizione cristiana riferita anche a Is 11,2+, lo Spirito « settiforme », sono qui gli « angeli della faccia » ( cf. Ap 3,1; Ap 8,2; Tb 12,15 ), che sono gli inviati di Dio ( cf. Zc 4,10; Ap 5,6; Tb 12,14; Lc 1,26 e passim ). |
4,6 | I quattro esseri viventi, personaggi principali della corte celeste, sono esseri celesti che presiedono al governo del mondo. Gli occhi sono il simbolo dell'onniscienza e provvidenza di Dio, di cui questi angeli sono interpreti ed esecutori. Anche la funzione dei quattro viventi è di rendere omaggio all'unico Signore. un mare: sia le « acque superiori » di Gen 1,7; Sal 104,3, sia il « mare,» di 1 Re 7,23-26. - in mezzo al trono e intorno al trono: difficile immaginare questa disposizione. « In mezzo al trono » può essere una glossa venuta da Ez 1,5. quattro esseri viventi pieni d'occhi davanti e di dietro: simbolismo ispirato da Ez 1,5-21. Questi esseri viventi ( alla lettera: esseri animati, animali ) sono i quattro angeli che presiedono al governo del mondo fisico ( cf. Ap 1,20 ): quattro è una cifra cosmica ( i punti cardinali, i venti; cf. Ap 7,1 ). I loro molti occhi simboleggiano la scienza universale e la provvidenza di Dio. Essi adorano Dio e gli danno gloria per l'opera creatrice. Le loro forme ( leone, toro, uomo, aquila ) rappresentano ciò che nella creazione vi è di più nobile, forte, saggio, agile. Da sant'Ireneo, la tradizione cristiana vi ha visto il simbolismo dei quattro evangelisti. |
4,8 | Gli inni dell'Apocalisse riflettono, probabilmente, la preghiera liturgica della Chiesa apostolica. L'inno del v. 8 unisce il canto dei serafini di Is 6,3 al nome di Dio come viene indicato in Am 3,13 nella versione greca dei LXX. Colui che era, che è e che viene: la dossologia di Isaia era già in uso nel culto sinagogale ed è stata ripresa dalla liturgia cristiana. La liturgia della terra è una partecipazione al culto eterno ( « giorno e notte » ) del cielo. |
4,10 | gettavano le loro corone davanti al trono: i vegliardi fanno omaggio a Dio della potenza che hanno ricevuto da lui, ciò che rifiuteranno di fare i re della terra ( Ap 17,2, ecc. ). |
4,11 | Tu sei degno, o Signore e Dio nostro: canto di lode a Dio creatore. furono create e sussistono: alla lettera: « erano e furono create »: BJ, con qualche testimone, legge: « non erano e furono create », ma è un testo incerto. Si può anche comprendere: « esistettero ». |