Giovanni |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
La vera vite |
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1 « Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. |
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2 Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. |
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3 Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato. |
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4 Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. |
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5 Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. |
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6 Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. |
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7 Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. | ||||||
8 In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. |
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9 Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre e rimango nel suo amore. |
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10 Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. |
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11 Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. |
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12 Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. |
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13 Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. |
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14 Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. | ||||||
15 Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi. |
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16 Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. |
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17 Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri. |
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I discepoli e il mondo |
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18 Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. |
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19 Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia. |
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20 Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. |
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21 Ma tutto questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato. |
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22 Se non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero alcun peccato; ma ora non hanno scusa per il loro peccato. | ||||||
23 Chi odia me, odia anche il Padre mio. |
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24 Se non avessi fatto in mezzo a loro opere che nessun altro mai ha fatto, non avrebbero alcun peccato; ora invece hanno visto e hanno odiato me e il Padre mio. |
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25 Questo perché si adempisse la parola scritta nella loro Legge: Mi hanno odiato senza ragione. |
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26 Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; |
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27 e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio. |
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Indice |
15,1-11 | Gesù è la vera vite 15,1 L'immagine della vite e della vigna è classica nella Bibbia e si riferisce abitualmente a Israele ( Is 5,1; Ger 2,21; Ez 15,2-6; Ez 19,10-14; Sal 80,9-16 ). Con questa allegoria Gesù illustra la sua profonda e vitale unità con i discepoli e con la Chiesa. Io sono la vera vite: sull'immagine della vite, cf. Ger 2,21; Is 5,1+. Nei sinottici, Gesù la usa come parabola del regno dei cieli ( Mt 20,1-8; Mt 21,28-31.33-41p ) e fa del « frutto della vite » l'eucarestia della nuova alleanza ( Mt 26,29p ). Qui, egli stesso si proclama la vite vera, il cui frutto, il vero Israele, non deluderà l'attesa divina. |
15,2 | Ogni tralcio che in me non porta frutto: il frutto è la santità di una vita fedele ai comandamenti, specialmente a quello dell'amore ( vv 12-17; cf. Is 5,7; Ger 2,21 ). |
15,3 | Voi siete già mondi o « mondati ». La stessa radice designa in greco la mondezza e la purità ( cf. Gv 13,10 ). |
15,4 | Rimanete in me: "rimanere in" nel vangelo di Giovanni indica la reciproca appartenenza di Gesù e dei suoi discepoli, che costituisce un'unica sfera di vita retta dall'amore, a imitazione della reciproca immanenza del Padre e del Figlio. |
15,7 | È vero che riceviamo da Dio ogni cosa che chiediamo? |
15,8 | e diventiate miei discepoli: con la maggior parte dei testimoni; B, D e altri portano: « e voi sarete miei discepoli ». Il Padre è allora glorificato nel suo Figlio ( Gv 14,13; cf. Gv 21,9 ). |
15,11 | la mia gioia: la grande gioia messianica, quella del Figlio di Dio. |
15,12-17 | Amatevi gli uni gli altri Diversamente da Gv 13,34-35, qui Gesù descrive le qualità che caratterizzano la grandezza del suo amore per noi: ci dona la sua vita v. 13 ), ci tratta da amici comunicandoci i pensieri del Padre ( v. 15 ), ci ha scelti per andare ( la missione ) e per portare frutti ( v. 16 ). |
15,16 | È vero che riceviamo da Dio ogni cosa che chiediamo? |
15,18-27 | Gesù predice odio e persecuzioni 15,18 mondo: parola usata da Giovanni in due sensi diversi. Mondo è l'insieme degli uomini che Dio ha tanto amato da mandare il suo Figlio a salvarli ( Gv 3,16 ) e per i quali Gesù offre la propria vita ( Gv 6,51 ). Mondo è anche l'insieme delle forze ostili che si oppongono a Dio e al suo disegno. Nei discorsi di addio prevale questo secondo significato negativo. 15,18-16,4 All'amore scambievole dei discepoli, Gesù oppone l'odio che avrà per essi il mondo. La loro sorte sarà identica a quella del Maestro. In loro il mondo perseguiterà Gesù stesso ( cf. At 9,5; Col 1,24 ). |
15,25 | Citazione di Sal 35,19 e Sal 69,5. |
15,26 | Compito dello Spirito è difendere Gesù nei confronti del mondo, testimoniando a suo favore ( Gv 14,16 ). La sua presenza renderà il discepolo capace di fare altrettanto. Per l'idea di testimonianza, che è alla base della predicazione degli apostoli, vedi Gv 1,7.8.15.32.34; Gv 3,11.32.33; Gv 5,31.32.36; Gv 8,13ss; Gv 10,25; Gv 18,37; Gv 19,35; Gv 21,24. il Consolatore che io vi manderò dal Padre: la « missione » dello Spirito nel mondo, piuttosto che la sua « processione » dal Padre in seno alla trinità. |