Giovanni |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
1 Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi. |
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2 Ma all'alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava. | |||||||||
3 Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, |
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4 gli dicono: « Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. |
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5 Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici? ». | |||||||||
6 Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. |
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7 E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il capo e disse loro: « Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei ». |
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8 E chinatosi di nuovo, scriveva per terra. | |||||||||
9 Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi. Rimase solo Gesù con la donna là nel mezzo. |
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10 Alzatosi allora Gesù le disse: « Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata? ». | |||||||||
11 Ed essa rispose: « Nessuno, Signore ». E Gesù le disse: « Neanche io ti condanno; va' e d'ora in poi non peccare più ». |
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Gesù luce del mondo |
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12 Di nuovo Gesù parlò loro: « Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita ». |
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Discussione della testimonianza di Gesù su se stesso |
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13 Gli dissero allora i farisei: « Tu dai testimonianza di te stesso; la tua testimonianza non è vera ». | |||||||||
14 Gesù rispose: « Anche se io rendo testimonianza di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove vengo e dove vado. Voi invece non sapete da dove vengo e dove vado. |
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15 Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno. |
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16 E anche se giudico, il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato. |
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17 Nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due persone è vera: |
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18 orbene, sono io che do testimonianza di me stesso, ma anche il Padre, che mi ha mandato, mi dà testimonianza ». |
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19 Gli dissero allora: « Dov'è tuo padre? ». Rispose Gesù: « Voi non conoscete né me né il Padre; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio ». |
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20 Queste parole Gesù le pronunziò nel luogo del tesoro mentre insegnava nel tempio. E nessuno lo arrestò, perché non era ancora giunta la sua ora. |
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21 Di nuovo Gesù disse loro: « Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire ». |
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22 Dicevano allora i Giudei: « Forse si ucciderà, dal momento che dice: Dove vado io, voi non potete venire? ». |
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23 E diceva loro: « Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. |
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24 Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che io sono, morirete nei vostri peccati ». |
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25 Gli dissero allora: « Tu chi sei? ». Gesù disse loro: « Proprio ciò che vi dico. |
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26 Avrei molte cose da dire e da giudicare sul vostro conto; ma colui che mi ha mandato è veritiero, ed io dico al mondo le cose che ho udito da lui ». |
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27 Non capirono che egli parlava loro del Padre. | |||||||||
28 Disse allora Gesù: « Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora saprete che Io Sono e non faccio nulla da me stesso, ma come mi ha insegnato il Padre, così io parlo. |
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29 Colui che mi ha mandato è con me e non mi ha lasciato solo, perché io faccio sempre le cose che gli sono gradite ». |
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30 A queste sue parole, molti credettero in lui. | |||||||||
Gesù e Abramo |
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31 Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: « Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; |
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32 conoscerete la verità e la verità vi farà liberi ». | |||||||||
33 Gli risposero: « Noi siamo discendenza di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi tu dire: Diventerete liberi? ». |
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34 Gesù rispose: « In verità, in verità vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. |
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35 Ora lo schiavo non resta per sempre nella casa, ma il figlio vi resta sempre; |
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36 se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. |
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37 So che siete discendenza di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova posto in voi. |
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38 Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro! ». |
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39 Gli risposero: « Il nostro padre è Abramo ». Rispose Gesù: « Se siete figli di Abramo, fate le opere di Abramo! |
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40 Ora invece cercate di uccidere me, che vi ho detto la verità udita da Dio; questo, Abramo non l'ha fatto. |
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41 Voi fate le opere del padre vostro ». Gli risposero: « Noi non siamo nati da prostituzione, noi abbiamo un solo Padre, Dio! ». |
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42 Disse loro Gesù: « Se Dio fosse vostro Padre, certo mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato. |
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43 Perché non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alle mie parole, |
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44 voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna. |
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45 A me, invece, voi non credete, perché dico la verità. | |||||||||
46 Chi di voi può convincermi di peccato? Se dico la verità, perché non mi credete? |
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47 Chi è da Dio ascolta le parole di Dio: per questo voi non le ascoltate, perché non siete da Dio ». |
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48 Gli risposero i Giudei: « Non diciamo con ragione noi che sei un Samaritano e hai un demonio? ». | |||||||||
49 Rispose Gesù: « Io non ho un demonio, ma onoro il Padre mio e voi mi disonorate. |
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50 Io non cerco la mia gloria; vi è chi la cerca e giudica. | |||||||||
51 In verità, in verità vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte ». |
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52 Gli dissero i Giudei: « Ora sappiamo che hai un demonio. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: " Chi osserva la mia parola non conoscerà mai la morte ". |
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53 Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti; chi pretendi di essere? ». |
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54 Rispose Gesù: « Se io glorificassi me stesso, la mia gloria non sarebbe nulla; chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: " È nostro Dio! ", | |||||||||
55 e non lo conoscete. Io invece lo conosco. E se dicessi che non lo conosco, sarei come voi, un mentitore, ma lo conosco e osservo la sua parola. |
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56 Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegrò ». |
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57 Gli dissero allora i Giudei: « Non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abramo? ». | |||||||||
58 Rispose loro Gesù: « In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono ». | |||||||||
59 Allora raccolsero pietre per scagliarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio. |
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Indice |
8,1-11 | Gesù perdona una donna adultera Il brano Gv 7,53-8,11 manca nella maggior parte dei manoscritti greci e delle versioni antiche. Lo stile lo accosta a Luca, nel cui vangelo ( dopo Lc 21,38 ) lo inseriscono diversi manoscritti. |
8,5 | La lapidazione è prescritta in Lv 20,10; Dt 22,22-24. |
8,6 | si mise a scrivere col dito: il senso di questo gesto resta oscuro. |
8,7 | Gesù coinvolge tutti nel giudizio, e per lui l'adulterio di una donna non è diverso da quello di un uomo. |
8,12-20 | Dov'è tuo padre? La festa delle Capanne era famosa per le sue luminarie, in ricordo della nube luminosa che aveva guidato gli Ebrei nell'esodo ( Es 13,21 ). Prendendo spunto da questa usanza Gesù proclama di essere la vera luce del mondo. 8,12 Nel NT, il tema della luce si sviluppa secondo tre linee principali, più o meno distinte: 1. Come il sole illumina una strada, così è « luce » tutto quello che rischiara la strada verso Dio: un tempo erano la legge, la sapienza e la parola di Dio ( Qo 2,13; Pr 4,18-19; Pr 6,23; Sal 119,105 ); ora è il Cristo ( Gv 1,9; Gv 9,1-39; Gv 12,35; 1 Gv 2,8-11; cf. Mt 17,2; 2 Cor 4,6 ), paragonabile alla nube luminosa dell'esodo ( Gv 18,12; cf. Es 13,21s; Sap 18,3s ), e anche ogni cristiano, che manifesta Dio agli occhi del mondo ( Mt 5,14-16; Lc 8,16; Rm 2,19; Fil 2,15; Ap 21,24 ). 2. La luce è simbolo di vita, di felicità e di gioia; le tenebre sono simbolo di morte, di sventura e di lacrime ( Gb 30,26; Is 45,7; Sal 17,15+ ). Alle tenebre della prigionia si oppone dunque la luce della liberazione e della salvezza messianica ( Is 8,22-9,1; Mt 4,16; Lc 1,79; Rm 13,11-12 ). Essa raggiun ge anche le nazioni pagane ( Lc 2,32; At 13,47 ), mediante il Cristo-luce ( Gv: cf. testi citati sopra; Ef 5,14 ), per consumarsi nel regno dei cieli ( Mt 8,12; Mt 22,13; Mt 25,30; Ap 22,5; cf. Ap 21,3-4 ). 3. Il dualismo « luce-tenebre » caratterizza così i due mondi opposti del bene e del male ( cf. i testi esseni di Qumran ). Nel NT appaiono perciò due « imperi », sotto il rispettivo dominio: del Cristo e di Satana ( 2 Cor 6,14-15; Col 1,12-13; At 26,18; 1 Pt 2,9 ); l'uno cerca di vincere l'altro ( Lc 22,53; Gv 13,27-30 ). Gli uomini si dividono in « figli della luce » e « figli delle tenebre » ( Lc 16,8; 1 Ts 5,4-5; Ef 5,7-8; Gv 12,36 ), secondo che vivono sotto l'influenza della luce ( il Cristo ) o delle tenebre ( Satana ) ( Mt 6,23; 1 Ts 5,4s; 1 Gv 1,6-7; 1 Gv 2,9-10 ), e si riconoscono dalle loro opere ( Rm 13,12-14; Ef 5,8-11 ). Questa separazione ( giudizio ) tra gli uomini si è resa manifesta con la venuta della luce, che obbliga ciascuno a pronunziarsi per o contro di essa ( Gv 3,19-21; Gv 7,7; Gv 9,39; Gv 12,46; cf. Ef 5,12-13 ). La prospettiva resta ottimistica: le tenebre dovranno un giorno sparire davanti alla luce ( Gv 1,5; 1 Gv 2,8; Rm 13,12 ). |
8,14 | so da do-ve vengo e dove vado: il vero testimone del Figlio è lui stesso, perché egli solo conosce il mistero celeste del su,p essere ( cf. Mt 11,27p ). La testimonianza di Gesù di se stesso è vera o non è vera? |
8,15 | Voi giudicate secondo la carne: i giudei giudicano Gesù dall'apparenza, che è quella di un uomo comune; « essi non vedono risplen-dere nella carne la gloria del Figlio di Dio » ( sant'Agostino ). - io non giudico: cioè non « condanno », secondo l'uso semitico della parola. |
8,21-29 | Tu, chi sei? 8,21 morirete nel vostro peccato: respingendo Gesù, i giudei si perdono senza speranza; peccano contro la verità ( vv 40.45s ). È il peccato contro lo Spirito ( Mt 12,31p; cf. Gv 7,34+ ). |
8,24 | L'affermazione Io Sono ( anche
v. 28;
v. 58;
Gv 13,19 ) allude al nome divino rivelato a Mosè ( Es 3,14 ). In tal modo Gesù dichiara implicitamente di essere Dio, entrato nella storia per salvare gli uomini. io sono: è il nome divino rivelato a Mosè ( Es 3,14+ ) e significa che il Dio di Israele è il solo vero Dio ( Dt 32,39 ). Attribuendosi questo nome, Gesù si dà come il solo e unico salvatore, verso il quale tendevano tutta la fede e la speranza di Israele ( cf. Gv 8,28.58; Gv 13,19 e anche Gv 6,35; Gv 18,5.8 ). |
8,25 | proprio ciò che vi dico: testo molto difficile, diversamente tradotto: « anzitutto perché vi parlo? »; « perché vi parlerei? »; « assolutamente ciò che vi dico ». La traduzione della BJ: « dal principio ciò che vi dico », conserva la sfumatura temporale che prepara il secondo « allora » del v 28. I giudei hanno ora l'occasione di conoscere Gesù mediante la sua parola; quando lo conosceranno « innalzato », sarà troppo tardi. La traduzione di volg.: « ( io sono ) il Principio che vi parlo », è grammaticalmente insostenibile. |
8,28 | innalzato: cioè crocifisso; Giovanni presenta la croce come l'esaltazione di Gesù ( Gv 3,14 ), e in tal modo sottolinea che la crocifissione – che nelle apparenze è solo morte e sconfitta – in realtà è la rivelazione gloriosa dell'amore di Dio e l'ascendere di Gesù al Padre. saprete che io sono: nello AT, la formula « saprete che io sono » o « che io sono Jahve » afferma la potenza divina ( cf. Gv 8,24+ ) o annuncia un intervento strepitoso di Jahve ( Es 10,2; Ez 6,7.10.13s, ecc; cf. Is 43,10 che si avvicina in modo sorprendente a Giovanni ). Qui è annunciata la glorificazione di Gesù mediante la sua « elevazione » sulla croce ( Gv 12,32+ ). Essa risponderà alla domanda dei giudei ( v 25 ), ma condannando la loro incredulità ( cf. Gv 19,37; Ap 1,7; Mt 26,64p; 1 Cor 2,8 ). |
8,30-47 | Se foste figli di Abramo |
8,32 | conoscerete la verità: Gesù è la verità, la totale realtà del dono del Padre e del suo disegno salvifico (
Gv 14,6;
Gv 17,17; cf.
Ap 3,7;
Ap 19,11 ). In lui sono divenute presenti le realtà annunziate dalla legge ( Gv 1,17 ). Egli proclama le parole ascoltate dal Padre che l'ha inviato ( Gv 3,11+; Gv 8,26.40; ecc. ), ci fa conoscere quello che egli conosce ( Gv 1,18 ), e ci invita a credere a lui con fede ( Gv 3,12+; Gv 8,45-47 ). Egli è la vera luce ( Gv 1,9 ); egli può dire: « io sono il vero pane », ecc. ( Gv 6,35+ ). Dopo la sua glorificazione ( Gv 12,32+ ), lo Spirito di verità ( Gv 14,17+ ) guiderà i credenti nella verità totale ( Gv 16,13 ). Il credente, che « è dalla verità » ( Gv 18,37; 1 Gv 3,19+; cf. 2 Ts 2,10-12 ), è santificato da essa ( Gv 17,17-19 ), vi dimora ( Gv 8,31 ), vi cammina ( 2 Gv 4; 3 Gv 4 ), la fa ( Gv 3,21 ), vi coopera ( 3 Gv 8 ). Adora il Padre in spirito e verità ( Gv 4,23-24 ). È liberato dalla menzogna ( Gv 8,44+ ). |
8,34 | del peccato: con quasi tutti i testimoni; BJ con D e altri omette. |
8,39 | Se siete figli di Abramo, fa te le opere di Abramo!: con B, S ecc.; altri invece leggono: « se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo ». I giudei non sono « figli » di Abramo ( come Isacco ) perché non credono; sono soltanto della « razza » di Abramo ( come Ismaele, il figlio della schiava, che fu cacciato, cf. vv 34-35 ). Su questa discussione, cf. Gal 4,30s. A maggior ragione essi non sono figli di Dio perché non credono in Gesù ( Gv 1,12+; Gv 3,7-9; ecc. ). |
8,41 | non siamo nati da prostituzione: la prostituzione designa nei profeti l'infedeltà religiosa ( cf.
Os 1,2+ ). Qui dunque i giudei protestano fedeltà al Dio dell'alleanza. |
8,43 | non potete dare ascolto alle mie parole: essendo alle dipendenze del diavolo, il nemico della verità ( cf. Gv 18,37 ). |
8,44 | non ha perseverato: BJ preferisce la variante: « non era stabilito ». - padre della menzogna o « padre del mentitore ». - La menzogna, l'opposto della parola ( Gv 1,1+ ) e della verità ( Gv 8,31+ ), è legata al nulla e al male ( cf. Rm 1,25; 2 Ts 2,9-12; ecc. ). I giudei, che rifiutano la verità di Gesù ( v 40; cf. 1 Pt 2,22 ), sono sottomessi al capo di tutti i nemici della verità ( cf. Gv 12,31+; Gv 13,2+; 1 Gv 2,14 ). |
8,46 | Chi di voi può convincermi di peccato?: cioè di infedeltà a Dio nella missione ricevuta da lui. |
8,48-59 | Prima che Abramo fosse, Io Sono 8,48 Samaritano: vedi nota a Gv 4,9. |
8,56 | esultò nella speranza di vedere il mio giorno: la venuta di Gesù. Qui Gesù si appropria ancora un'espressione riservata a Dio nell'AT: il « giorno di Jahve » ( cf. Am 5,18+ ). - lo vide e se ne rallegrò: Abramo ha visto il « giorno » di Gesù ( come Isaia ha « visto la sua gloria »: Gv 12,41 ), « da lontano » ( cf. Eb 11,13; Nm 24,17 ), in un evento profetico: la nascita di Isacco, che provocò il « riso » di Abramo ( Gen 17,17+ ). Gesù si dà come il vero oggetto della promessa fatta ad Abramo, la vera causa della sua gioia, l'Isacco spirituale ( cf. Gen 12,1+ ). |
8,58 | Io Sono: vedi nota a Gv 8,24. |
8,59 | Il tentativo di lapidazione fa pensare che le parole di Gesù siano state interpretate come bestemmia. raccolsero pietre per scagliarle contro di lui: la pretesa di Gesù di un modo divino di esistenza è agli occhi dei giudei una bestemmia, passibile di lapidazione ( Lv 24,16 ). |