Ebrei |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
1 Ogni sommo sacerdote, preso fra gli uomini, viene costituito per il bene degli uomini nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati. |
|
||||
2 In tal modo egli è in grado di sentire giusta compassione per quelli che sono nell'ignoranza e nell'errore, essendo anch'egli rivestito di debolezza; | |||||
3 proprio a causa di questa anche per se stesso deve offrire sacrifici per i peccati, come lo fa per il popolo. |
|
||||
4 Nessuno può attribuire a se stesso questo onore, se non chi è chiamato da Dio, come Aronne. |
|
||||
5 Nello stesso modo Cristo non si attribuì la gloria di sommo sacerdote, ma gliela conferì colui che gli disse: Mio figlio sei tu, oggi ti ho generato. |
|
||||
6 Come in un altro passo dice: Tu sei sacerdote per sempre, alla maniera di Melchisedek. |
|
||||
7 Proprio per questo nei giorni della sua vita terrena egli offrì preghiere e suppliche con forti grida e lacrime a colui che poteva liberarlo da morte e fu esaudito per la sua pietà; |
|
||||
8 pur essendo Figlio, imparò tuttavia l'obbedienza dalle cose che patì |
|
||||
9 e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono, |
|
||||
10 essendo stato proclamato da Dio sommo sacerdote alla maniera di Melchisedek. | |||||
III. L'autentico sacerdozio di Gesù Cristo |
|||||
Vita cristiana e teologia |
|||||
11 Su questo argomento abbiamo molte cose da dire, difficili da spiegare perché siete diventati lenti a capire. | |||||
12 Infatti, voi che dovreste essere ormai maestri per ragioni di tempo, avete di nuovo bisogno che qualcuno v'insegni i primi elementi degli oracoli di Dio e siete diventati bisognosi di latte e non di cibo solido. |
|
||||
13 Ora, chi si nutre ancora di latte è ignaro della dottrina della giustizia, perché è ancora un bambino. |
|
||||
14 Il nutrimento solido invece è per gli uomini fatti, quelli che hanno le facoltà esercitate a distinguere il buono dal cattivo. |
|
Indice |
5,1 | L'attività del sacerdote come sacrificatore ( cf.
Lv 1;
Lv 4;
Lv 9 ), attribuita ad Aronne e non più a Mosè, sarà ora oggetto di un lungo sviluppo. Il sacrificio, essendo in rapporto con il peccato, mostra che il sacerdote è solidale con gli uomini dinanzi a Dio. |
5,4-6 | Gesù Cristo è sacerdote in quanto Messia e Figlio di Dio, come dimostrano i Salmi messianici Sal 2,7 e Sal 110,4, interpretati alla luce della fede cristiana. |
5,6-10 | Chi era Melchisedec? |
5,7-10 | A differenza dei sacerdoti della famiglia di Aronne, Gesù non offrì a Dio doni e sacrifici per i peccati, ma offrì se stesso in un contesto di preghiera intensa. Egli ha attraversato la sofferenza della morte con fedeltà filiale. Perciò Dio lo ha reso perfetto, cioè consacrato sacerdote e costituito fonte di salvezza per tutti i credenti. 5,7 nei giorni della sua vita terrena: alla lettera « nei giorni della sua carne ». L'accento di tutta questa sezione è messo sull'umanità del sacerdote. Per rappresentare gli uomini, dev'essere uno di loro; per compatire le loro miserie, deve averle vissute ( cf. Eb 2,17-18; Eb 4,15 ). L'umanità di « carne » ( Rm 7,5+ ) è attestata in Gesù da tutta la sua vita terrena, dalla sua debolezza ( v 2 ), soprattutto dalla sua agonia e dalla sua morte. fu esaudito: non nel senso che egli sia stato sottratto alla morte, che era lo scopo della sùa vita ( Gv 12,27 ); ma è stato sottratto al suo potere ( At 2,24s ) e Dio ha trasformato questa morte in una esaltazione di gloria ( Gv 12,27s; Gv 13,31s; Fil 2,9-11; Eb 2,9 ). - per la sua pietà: il termine implica rispetto e sottomissione; oggi noi diremmo: « virtù della religione ». La preghiera di Cristo nel Getsemani restava ispirata dall'obbedienza totale alla volontà del Padre ( cf. Mt 26,39.42 ). Perciò fu ascoltato ed esaudito. 5,7-9 Se Gesù era già perfetto, come poteva essere reso perfetto per via di sofferenze? |
5,9 | reso perfetto: consumato il proprio ufficio di sacerdote e vittima. |
5,10 | Così sono abbozzati tutti i temi sviluppati nei cc 6-10. |
5,11-14 | Adulti nella fede |
5,13 | della dottrina della giustizià: la « dottrina della giustizia », che come « gli oracoli di Dio » potrebbe designare la Sacra Scrittura ( cf. 2 Tm 3,16 ) o il complesso di tutta la dottrina, qui sembra l'insegnamento sulla giustizia di Dio rivelata dal Cristo ( Rm 3,21-26 ), più specialmente sulla mediazione sacerdotale del Cristo, prefigurato dal « re di giustizia », Melchisedek ( Eb 7,1 ). |