Ebrei

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Capitolo 5

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

1 Ogni sommo sacerdote, preso fra gli uomini, viene costituito per il bene degli uomini nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati.
Eb 8,3
2 In tal modo egli è in grado di sentire giusta compassione per quelli che sono nell'ignoranza e nell'errore, essendo anch'egli rivestito di debolezza;
3 proprio a causa di questa anche per se stesso deve offrire sacrifici per i peccati, come lo fa per il popolo.
Lv 9,7
Lv 16,6
Gv 3,27
4 Nessuno può attribuire a se stesso questo onore, se non chi è chiamato da Dio, come Aronne.
Es 28,1
5 Nello stesso modo Cristo non si attribuì la gloria di sommo sacerdote, ma gliela conferì colui che gli disse: Mio figlio sei tu, oggi ti ho generato.
Sal 2,7
6 Come in un altro passo dice: Tu sei sacerdote per sempre, alla maniera di Melchisedek.
Sal 110,4
7 Proprio per questo nei giorni della sua vita terrena egli offrì preghiere e suppliche con forti grida e lacrime a colui che poteva liberarlo da morte e fu esaudito per la sua pietà;
Rm 7,5+
Mt 26,36sp
8 pur essendo Figlio, imparò tuttavia l'obbedienza dalle cose che patì
Fil 2,8
9 e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono,
Eb 2,10+
Eb 7,28
Rm 1,5+
Gv 17,19
10 essendo stato proclamato da Dio sommo sacerdote alla maniera di Melchisedek.

III. L'autentico sacerdozio di Gesù Cristo

Vita cristiana e teologia

11 Su questo argomento abbiamo molte cose da dire, difficili da spiegare perché siete diventati lenti a capire.
12 Infatti, voi che dovreste essere ormai maestri per ragioni di tempo, avete di nuovo bisogno che qualcuno v'insegni i primi elementi degli oracoli di Dio e siete diventati bisognosi di latte e non di cibo solido.
1 Cor 3,1-3
13 Ora, chi si nutre ancora di latte è ignaro della dottrina della giustizia, perché è ancora un bambino.
1 Pt 2,2
14 Il nutrimento solido invece è per gli uomini fatti, quelli che hanno le facoltà esercitate a distinguere il buono dal cattivo.
1 Cor 2,6+
Fil 1,10+
Col 3,10+
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Abbreviazioni
5,1 L'attività del sacerdote come sacrificatore ( cf. Lv 1; Lv 4; Lv 9 ),
attribuita ad Aronne e non più a Mosè, sarà ora oggetto di un lungo sviluppo.
Il sacrificio, essendo in rapporto con il peccato, mostra che il sacerdote è solidale con gli uomini dinanzi a Dio.
5,4-6 Gesù Cristo è sacerdote in quanto Messia e Figlio di Dio, come dimostrano i Salmi messianici Sal 2,7 e Sal 110,4, interpretati alla luce della fede cristiana.
5,6-10 Chi era Melchisedec?
5,7-10 A differenza dei sacerdoti della famiglia di Aronne, Gesù non offrì a Dio doni
e sacrifici per i peccati, ma offrì se stesso in un contesto di preghiera intensa.
Egli ha attraversato la sofferenza della morte con fedeltà filiale.
Perciò Dio lo ha reso perfetto, cioè consacrato sacerdote e costituito fonte di salvezza per tutti i credenti.
5,7 nei giorni della sua vita terrena: alla lettera « nei giorni della sua carne ».
L'accento di tutta questa sezione è messo sull'umanità del sacerdote.
Per rappresentare gli uomini, dev'essere uno di loro; per compatire le loro miserie, deve averle vissute ( cf. Eb 2,17-18; Eb 4,15 ).
L'umanità di « carne » ( Rm 7,5+ ) è attestata in Gesù da tutta la sua vita terrena, dalla sua debolezza ( v 2 ), soprattutto dalla sua agonia e dalla sua morte.
fu esaudito: non nel senso che egli sia stato sottratto alla morte, che era lo scopo della sùa vita ( Gv 12,27 );
ma è stato sottratto al suo potere ( At 2,24s )
e Dio ha trasformato questa morte in una esaltazione di gloria ( Gv 12,27s;
Gv 13,31s; Fil 2,9-11; Eb 2,9 ).
- per la sua pietà: il termine implica rispetto e sottomissione;
oggi noi diremmo: « virtù della religione ».
La preghiera di Cristo nel Getsemani restava ispirata dall'obbedienza totale alla volontà del Padre ( cf. Mt 26,39.42 ).
Perciò fu ascoltato ed esaudito.
5,7-9 Se Gesù era già perfetto, come poteva essere reso perfetto per via di sofferenze?
5,9 reso perfetto: consumato il proprio ufficio di sacerdote e vittima.
5,10 Così sono abbozzati tutti i temi sviluppati nei cc 6-10.
5,11-14 Adulti nella fede
5,13 della dottrina della giustizià: la « dottrina della giustizia »,
che come « gli oracoli di Dio »
potrebbe designare la Sacra Scrittura ( cf. 2 Tm 3,16 )
o il complesso di tutta la dottrina, qui sembra l'insegnamento sulla giustizia di Dio rivelata dal Cristo ( Rm 3,21-26 ),
più specialmente sulla mediazione sacerdotale del Cristo,
prefigurato dal « re di giustizia », Melchisedek ( Eb 7,1 ).