1 Corinzi |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
1 Anch'io, o fratelli, quando sono venuto tra voi, non mi sono presentato ad annunziarvi la testimonianza di Dio con sublimità di parola o di sapienza. |
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2 Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e questi crocifisso. | |||||
3 Io venni in mezzo a voi in debolezza e con molto timore e trepidazione; |
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4 e la mia parola e il mio messaggio non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, |
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5 perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio. | |||||
6 Tra i perfetti parliamo, si, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo che vengono ridotti al nulla; | |||||
7 parliamo di una sapienza divina, misteriosa, che è rimasta nascosta, e che Dio ha preordinato prima dei secoli per la nostra gloria. |
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8 Nessuno dei dominatori di questo mondo ha potuto conoscerla; se l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. |
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9 Sta scritto infatti: Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano. |
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10 Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. |
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11 Chi conosce i segreti dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio. |
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12 Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere tutto ciò che Dio ci ha donato. | |||||
13 Di queste cose noi parliamo, non con un linguaggio suggerito dalla sapienza umana, ma insegnato dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali. | |||||
14 L'uomo naturale però non comprende le cose dello Spirito di Dio; esse sono follia per lui, e non è capace di intenderle, perché se ne può giudicare solo per mezzo dello Spirito. |
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15 L'uomo spirituale invece giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno. |
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16 Chi infatti ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo dirigere? Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo. |
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Indice |
2,1-5 | L'annuncio di Cristo crocifisso 2,1 la testimonianza di Dio: con i codici B, C e versioni armena e copta; BJ, con S, A e palinsesto di sant'Efrem, traduce: « il mistero di Dio ». |
2,3 | con molto timore e trepidazione: espressione biblica stereotipata (
2 Cor 7,15; Ef 6,5; Fil 2,12; cf. Sal 2,11s ). |
2,4 | manifestazione dello Spirito e della sua potenza: allusione ai miracoli e alle effusioni dello Spirito che hanno accompagnato la predicazione di Paolo ( 1 Cor 1,5 e 2 Cor 12,12 ). |
2,5 | I discorsi della sapienza umana sono persuasivi per se stessi (
v 4 ). Inducono gli uditori a un'adesione puramente umana ( v 5 ). È ciò che Paolo respinge. La sua parola è sì una dimostrazione ( v 4 ), poiché manifesta l'azione dello Spirito; ma domanda un'adesione di un ordine diverso: quello dello Spirito. |
2,6-16 | La vera sapienza 2,6 perfetti: cristiani maturi nella fede; non un gruppo esoterico di iniziati, ma coloro che hanno raggiunto il pieno sviluppo della vita e del pensiero cristiani ( cf. 1 Cor 14,20; Fil 3,15; Col 4,12; Eb 5,14; Mt 19,21+ ). Sono identici agli « spirituali » che Paolo oppone ai « neonati in Cristo » (1 Cor 3,1). - dominatori di questo mondo: bisogna intendere sia le autorità umane sia, meglio, le potenze malvage, i demoni che regnano sul mondo ( cf. 1 Cor 15,24-25; Ef 6,12; Lc 4,6 e Gv 12,31+ ), sia infine le une e le altre, essendo le prime strumento delle seconde. |
2,7 | sapienza di Dio, che è nel mistero: il piano della salvezza di Dio, un tempo nascosto, ma ora rivelato in Gesù Cristo (
Rm 16,25-26;
Ef 1,9;
Col 1,26 ). misteriosa: alla lettera: « in mistero ». Non una sapienza enigmatica, ma una sapienza il cui oggetto è il mistero, il segreto del disegno di salvezza realizzato nel Cristo ( Rm 16,25+ ). |
2,8 | I dominatori di questo mondo sono quelle potenze spirituali che operano anche attraverso le personalità storiche, le quali non hanno riconosciuto la rivelazione della sapienza di Dio in Gesù Cristo. gloria è lo splendore della potenza di Jahve ( Es 24,16+ ), attributo divino incomunicabile. Paolo, qualificando Gesù come « Signore della gloria », lo mette implicitamente sullo stesso piano di Jahve. |
2,9 | Questa citazione composita, senza corrispondenze precise nella Bibbia, trova qualche risonanza in Is 52,15; Is 64,3. Libera combinazione di Is 64,3 e di Ger 3,16 o citazione dell'apocrifo Apocalisse di Elia. |
2,13 | Testo difficile. Si può anche intendere: « mostrando l'accordo delle cose spirituali con uomini spirituali »; « essendo le cose spirituali proporzionate agli spirituali »; « sottomettendo le realtà spirituali al giudizio degli uomini ispirati ». |
2,14 | naturale: l'uomo lasciato alle sole risorse della sua natura ( cf. il « corpo psichico », 1 Cor 15,44 ). |
2,15 | L'uomo mosso dallo Spirito: colui che mediante lo Spirito è in grado di comprendere i doni di Dio e di parlarne in modo adatto. da nessuno: il testo è in parte polemico: « da nessuno », sottinteso: « che non sia egli stesso spirituale », come è il caso degli abitanti di Corinto « carnali » ( 1 Cor 3,1-3 ). Ma nel c 14 Paolo porrà regole alle quali dovranno attenersi gli « spirituali » ( cf. anche 1 Cor 12,10+ e 1 Ts 5,19-22 ). |
2,16 | Nell'applicazione che Paolo fa del testo di Isaia (
Is 40,13, LXX ), il pensiero del Signore coincide con il pensiero di Cristo. |