La Chiesa

C 41

Apostoli

Rif.

La parola « apostolo » deriva dall'ebraico šăluăh.
Essa significa incaricato d'affari, fornito di potere.
L'apostolo è l'inviato, che in qualche modo si identifica con chi lo ha inviato.
Il titolo di apostolo è dapprima attribuito da Gesù ai Dodici,
C 40
poi a san Paolo.
C 86
Man mano che il cristianesimo si estendeva, gli apostoli della prima ora scelsero dei collaboratori ai quali danno anche il nome di apostoli.
Le funzioni di apostolo si trasmettevano con l'imposizione delle mani, rito che aveva le sue origini nell'A. T.
D 5

Testi

Rilievi

Rif.

Mc 9,37
Mt 10,40
L'apostolo come ministro plenipotenziario.

Lc 24,36-43
Gv 20,26-29
1 Cor 9,1-2
1 Cor 15,3-9
Per essere apostolo della prima categoria sono necessarie due condizioni: aver visto Cristo risorto.
C 42

Mt 28,19
Gv 20,21
Rm 1,1-5
1 Cor 1,17
Gal 1,1
At 9,15
aver ricevuto da Cristo il mandato di essere testimoni della sua risurrezione, della sua persona e della sua opera.
Paolo realizza queste condizioni.
C 86

At 6,5-6
At 13,3
1 Tm 4,14
2 Tm 1,6
2 Tm 4,22
Gli apostoli hanno coscienza di poter trasmettere ad altri questo Spirito che ha fatto di essi i predicatori di Cristo e il centro della comunità.
C 1
Essi lo fanno con una cerimonia che comporta una preghiera liturgica e una imposizione delle mani.
D 5

Mc 3,13-35
Gal 1,18-20
Si noti che la scelta degli apostoli, sovente
C 40
è opposta a un racconto che parla dei fratelli di Gesù.
Preoccupazione di opporre una gerarchia carismatica e spirituale a una gerarchia dinastica e carnale.
Cfr. Pietro e Giacomo a Gerusalemme.
C 85

At 11,19-26
At 12,17
At 15,17-19
Gal 2,9-12
Fin da quest'epoca appare nella Chiesa una gerarchia che partecipa ai poteri degli apostoli della prima ora, ma che si esercita in due forme diverse. a Gerusalemme, in forma sedentaria; ad Antiochia, in forma missionaria.

At 4,36
At 9,27
At 11,19-24
Il fatto che Barnaba abbia condotto Paolo a Gerusalemme e la missione, di cui è incaricato dagli apostoli, di organizzare la comunità di Antiochia, provano che egli doveva appartenere alla gerarchia.

At 14,4-14
1 Cor 9,1-6
Gal 2,9
Gli si dà il nome di apostolo come a Paolo.

1 Tm 4,14
2 Tm 1,6
1 Ts 3,2
Fil 2,19
1 Cor 16,10
Questi collaboratori di Paolo, che egli chiama « apostoli di Cristo », sono mandati da lui per un certo tempo nelle comunità per ispezionare e organizzarle.

2 Cor 8,23
Fm 24
Fil 4,3
Fil 2,25
Questi collaboratori, apostoli delle Chiese, non hanno poteri apostolici.
Ve ne sono molti altri.

2 Cor 2,14-17
2 Cor 3,5-6.7-11
Questi testi riguardano gli apostoli di Cristo, tanto nel senso stretto quanto nel senso largo.
Il loro ministero dello Spirito è sacerdotale ( questa parola congloba tutti i poteri apostolici ), molto superiore in efficacia e in gloria all'antico ministero.

2 Cor 3,12-13
2 Cor 5,20
2 Cor 4,5.7.8-12
1 Ts 2,7-12
La convinzione che la loro autorità è di diritto divino, dà agli apostoli la loro sicurezza.
Essa è compatibile con l'umiltà, con la coscienza della loro debolezza e con l'amore dei loro figli in Cristo.

Mt 5,12
Mt 10,17-18.41
Mt 13,17
Mt 21,35-36
Mt 22,3-6
Mt 23,29-35
1 Ts 2,15
Molti testi segnalano che gli apostoli subirono la stessa sorte dei profeti dell'A. T.

Ef 2,19-20
1 Cor 3,10-15
1 Cor 12,27-28
Ef 4,11-13
At 2,42
At 4,33
Gli apostoli sono i fondamenti della Chiesa perché essi radunano gli uomini attorno alla Buona Novella del Regno.
Indice