Dio

A 32

Dio dei padri

Rif.

L'espressione "Dio dei Padri" è nata probabilmente in un contesto antipoliteista.
Nel corso della sua storia, essa ha conservato tale risonanza.
La sua origine procede dalla preoccupazione di distinguere il Dio che è legato a un popolo, dovunque vada, dagli dèi che sono legati a un dato luogo o a una tribù localizzata.
Il Dio dei Padri diventa così il Dio del monoteismo e della religione personale in opposizione al politeismo di ordine naturale.
Il monoteismo ebraico è sovente messo in pericolo dal contatto con i pagani, per cui Deuteronomio e i profeti si richiamano alla fedeltà al "Dio dei Padri".
A 4
A 25
Da allora in poi, l'espressione richiama la fedeltà all'Alleanza.
Poiché questa Alleanza è stata violata, richiamarsi al Dio dei Padri significa richiamare alla mente il passato glorioso della fedeltà e augurarsi la conversione al Dio dei Padri.
Al termine dell'A.T., questa espressione significa il dramma del ritorno a Dio.
E 26

Testi

Rilievi

Rif.

Gen 28,10-22
Gen 26,23-25
Gen 31,42
Gen 32,8-14
Gen 46,1-4
Es 3,1-6.13-17
Nel corso delle loro peregrinazioni, i "padri" dovevano passare da un luogo santo a un altro, dunque dal dominio di un dio a quello di un altro; ora in ogni luogo santo, invece di incontrare il dio locale di cui il luogo stesso avrebbe dovuto essere "l'eredità" (El-Bethel, ecc), essi incontrano il "Dio dei Padri" o "il Dio di tuo padre".
C 8
Il vero Dio non è legato a luoghi, ma a persone, dovunque esse vadano.
Occorreva un'esperienza di nomadi per prendere coscienza dell'unicità di Dio.
F 35

Dt 1,8-21
Dt 29,8-12.24-27
Gdc 2,11-15
Ger 11,4-7
Testi di redazione deuteronomica ( VI sec. ).
È l'epoca in cui Israele si rivolge verso le alleanze umane… bisogna ricordargli che i padri hanno concluso un'Alleanza con il "Dio dei Padri", che esige ancora fedeltà.

Dt 6,18-23
Dt 11,9.21
È l'epoca in cui l'integrità del "paese" è messa in pericolo dai nemici.
Si ricorda allora che è una terra che Jahvè ha promesso con giuramento ai padri.
L'espressione "Dio dei Padri" è fissata ormai in un contesto di fedeltà a un'Alleanza.

1 Cr 29,10-20
2 Cr 11,14-17
2 Cr 13,12-18
2 Cr 14,1-4
2 Cr 19,1-4
2 Cr 20,3-9
Il Cronista si serve di questa espressione per indicare il movimento di conversione del popolo che ritorna alle antiche tradizioni: ricondurre al Dio dei Padri, cercare il Dio dei Padri.
E 26

Dn 2,20-23
Dn 3,26-28.52
Tb 8,5-7
È significativo vedere come le preghiere e i canti composti durante l'esilio, o considerati tali, indichino sovente Jahvè come il "Dio dei Padri", per esprimere meglio la nostalgia di un ritorno alle origini per mezzo della conversione del cuore.

At 3,13.25
At 5,30
At 7,32
At 22,14
Bisognava cercare il Dio dei Padri, ed ecco che lo si è ritrovato, poiché egli si rivela di nuovo e sigilla, nella risurrezione di suo Figlio e nella fondazione della Chiesa, una nuova Alleanza, in cui si compiono le antiche promesse e in cui ci è dato un cuore capace di ritornare al Dio dei Padri.
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