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Dio |
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A 31 |
Dito di Dio |
Rif. |
La mano è l'organo col quale l'uomo esercita una attività esteriore. |
Per la legge dell'antropomorfismo, a Dio, che esercita la sua ttività anche sul piano esteriore, viene attribuita una mano. |
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Ora, essendo la seconda persona della Trinità quella per la quale Dio esercita la sua attività esteriore, Cristo è chiamato, per analogia, "la mano di Dio" o ancora "la sua destra", perché è colui che manifesta la potenza di Dio. |
Tuttavia il N.T., che adopera una sola volta l'espressione "dito di Dio", sembra piuttosto che designi con essa lo Spirito Santo. |
Sotto l'influsso dei Padri della Chiesa che non hanno mai discusso il significato di questo tema, la liturgia lo ha ripreso nel Veni Creator, chiamando lo Spirito Santo: Digitus paternae dexterae. |
Testi |
Rilievi |
Rif. |
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Le dita di Dio, simboli della sua attività creatrice. |
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"Questo è il dito di Dio" |
Questa espressione può designare anche solo il bastone di Aronne. |
L'influsso egiziano in questa frase può darle un significato semplicemente naturale, ma i Padri vi vedono designata l'azione dello Spirito Santo. |
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Mosè riceve la Legge scritta dal dito di Dio. |
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Si noti come san Paolo veda lo Spirito di Dio là dove l'A.T. vedeva il dito di Dio. |
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Il dito di Dio, strumento della sua giustizia. |
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Il "dito di Dio" che ha vinto i maghi d'Egitto vince con Cristo, i demoni. |
Si noti che Matteo cambia "dito di Dio" in "Spirito di Dio", come sopra san Paolo. |