Davide
Re d'Israele ( 1010-970 ca,a.C. ). Davide, o David, fu re di Israele dopo che Saul fu rigettato da JHWH a motivo della sua infedeltà. Le sue vicende sono narrate nella Bibbia nei libri di Samuele e dei Re ( 1 Sam 16-31; 2 Sam; 1 Re 1-2 ). Figlio di Iesse e unto come re da Samuele, è introdotto alla corte di Saul, ne sposa la figlia Mikal; la sua abilità in guerra fa di lui un capo amato e venerato dal popolo. I suoi successi accendono la gelosia di Saul; perseguitato e minacciato di morte, Davide vive nel deserto di Giuda con alcuni suoi fedeli compagni e si mette a servizio dei filistei. Divenuto re dopo la morte di Saul, ottiene la sovranità anche sulle tribù del nord. Il suo regno, unificato attorno a Gerusalemme, conquistata ai gebusei e trasformata in capitale politica e religiosa, resta tuttavia minacciato da conflitti e tensioni interne: la ribellione del figlio Assalonne, che tenta di detronizzarlo, le tensioni tra le tribù del nord e quelle del sud che, dopo la morte del suo successore, Salomone, condurranno alla scissione del regno. I testi biblici presentano Davide come un uomo folle d'amore per il Signore nonostante i suoi gravi peccati. "Uomo secondo il cuore di Dio" ( 1 Sam 13,14 ), non si vendica di Saul, anche quando gliene viene offerta l'occasione ( 1 Sam 24; 1 Sam 26 ); danza davanti all'arca incurante del disprezzo di Mikal ( 2 Sam 6,16 ); colpevole di adulterio e di omicidio, accoglie i rimproveri del profeta Natan e chiede perdono ( 2 Sam 12,1-13 ); organizza un censimento, ma se ne pente riconoscendo in questo gesto un attentato alla sovranità di JHWH sul suo popolo, l'unico che ha diritto di contare le vite che solo a lui appartengono ( 2 Sam 24 ). I titoli di 73 salmi recano l'attribuzione a Davide, ricordato per le sue doti musicali ( 1 Sam 16,14-23 ), ma soprattutto per l'umile confessione del suo peccato e il suo fiducioso abbandono al Signore. A Davide, che progetta di costruire una casa per JHWH ( 2 Sam 7 ), cioè un tempio ove deporre l'Arca santa con le tavole della Torà, JHWH risponde: "Io ti costruirò una casa", cioè una discendenza ( in ebraico bajit significa sia casa sia discendenza ). L'alleanza del Sinai viene rinnovata; ormai JHWH sarà fedele per sempre alla discendenza di Davide. Evocare Davide significa ricordare la fedeltà di Dio. I profeti annunceranno la venuta di un nuovo discendente di Davide ( Is 7,10-16; Is 9,5-6 ecc. ), segno dell'amore di Dio per il suo popolo e della sua fedeltà all'alleanza. Nell'ebraismo è rimasta viva l'attesa del "Messia figlio di Davide". Nel Nuovo Testamento Gesù è chiamato "figlio di Davide" ( Mt 1,1; Mt 9,27; Mt 15,22; Mt 20,30.31; Mt 21,9.15; Mc 12,35-37 ecc. ). Gesù dichiara tuttavia di essere più grande di lui ( Mt 22,42-45 ). Il titolo di "figlio di Davide" viene progressivamente abbandonato, forse per non oscurare quello di "Figlio di Dio". Ricorre invece frequentemente l'espressione "della stirpe di Davide" o "della casa di Davide" ( Rm 1,3; 2 Tm 2,8; Ap 22,16; ecc.). |
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Schedario biblico |
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Messia (A.T.) (A) | B 12 |
Messia (A.T.) (B) | B 13 |
Cristo, Messia | B 14 |
Cristo e Davide (Povero) | B 43 |
Cristo e Davide (Sacerdote) | B 44 |
Cristo e Davide (Re) | B 45 |
Cristo e Davide (Salvatore) | B 46 |
Unzione di Cristo | B 77 |
Investitura messianica | B 78 |
Catechismo della Chiesa Cattolica |
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Comp. 8 |