Martire/i

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Partendo da un primo significato di "ricordarsi", la parola greca mdrtys passò a quello di "persona che ha visto", "testimone"; era usata in tribunale, ma spesso anche per gli dei chiamati a garanti.

Nel cristianesimo è colui che ha reso la suprema testimonianza alla fede e a Cristo sacrificando la vita: i fedeli ebbero subito per loro un'intensa venerazione: ne raccoglievano, se possibile, gli atti processuali, le dichiarazioni, le reliquie e nell'anniversario, il dies natalìs, si riunivano sulle loro tombe, diventate santuari, per solenni rievocazioni, che davano luogo ( specie nei secoli IV-V ) a pomposi panegirici, non sempre al riparo da convenzionalità retoriche.

Tali celebrazioni funebri erano considerate un trìumphus.

Già l'AT aveva offerto precursori dei martiri nei profeti e nei Maccabei.

Martirio

Nella storia cristiana, soprattutto dei primi secoli, i due termini designano la testimonianza e i testimoni della fede.

Il termine martirio deriva dal greco martyrion: testimonianza resa sotto giuramento con valore di prova.

Con questo significato di documento probatorio ( dell'Alleanza o della Torà ) il termine ricorre frequentemente nella versione greca dell'Antico Testamento e in alcuni luoghi del Nuovo Testamento, caratterizzato dal riferimento a Cristo.

L'evangelista Luca introduce un nuovo significato: negli Atti degli apostoli martirio significa rendere testimonianza, inteso come predicare Cristo, compito caratteristico degli apostoli che "con grande forza rendevano testimonianza" ( At 4,33 ).

Martiri a partire da Luca 24,48, sono designati i testimoni del Risorto, i quali sono incaricati di essere testimoni fra le genti.

Questo compito è chiaramente marcato dalla sofferenza e dal rischio della morte ( Stefano, il primo martire cristiano, è chiamato in Atti degli apostoli 22,20 "il testimone fedele" ), ma non è caratterizzato dalla concezione più tardiva di martirio come testimonianza del sangue, quanto dall'inalterata e completa proclamazione del messaggio di Cristo.

Per l'evangelista Giovanni martyrion è per definizione testimonianza di Cristo, anticipata da Giovanni Battista, testimonianza che lo stesso Cristo rende a se stesso e che i discepoli proclamano e confermano.

Giovanni usa il vocabolario dell'esperienza ( della fede ) e della testimonianza, che ha il senso di conferma della verità di Dio: i discepoli che hanno visto rendono testimonianza e annunciano la vita eterna resasi visibile ( 1 Gv 1,2 ).

Tale processo si realizza con l'aiuto dello Spirito Paraclito, che e colui che rende testimonianza a Gesù ( Gv 15,26 ), ma non sostituisce la testimonianza dei discepoli: "e anche voi mi renderete testimonianza" ( Gv 15,27 ).

Le persecuzioni dell'impero romano

Ben presto le persecuzioni da parte dell'impero romano precisarono il termine nel senso che correntemente ha nella Chiesa cristiana: l'offerta della vita in una morte cruenta.

Il martirio venne così identificato come la testimonianza per eccellenza, perché conforma il fedele al suo Signore morto sulla croce.

Secondo l'Apocalisse ( Ap 7,14-15 ) il martirio è il battesimo del sangue che conferisce la purificazione perfetta.

Nel diritto dell'impero romano il rifiuto di prestare culto agli dei era punito: i processi per "ateismo" erano sfruttati dai primi cristiani quale occasione per affermare pubblicamente la propria identità di fede.

Gli antichi Atti dei martiri testimoniano che davanti ai tribunali pagani essi non pronunciavano difesa, ma una confessione di fede ispirata dallo Spirito Santo, secondo quanto promesso da Gesù: "Vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovete dire: non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi" ( Mt 10,18-20 ).

Tuttavia nei primi secoli non si trattò di persecuzione generalizzata contro i cristiani, a partire dagli episodi dell'epoca di Nerone ( che non emise nessun editto contro i cristiani, come sostiene Tertulliano ).

Ciò non toglie che diffuse fossero le denunce e quindi i maltrattamenti e le condanne dei cristiani in varie regioni dell'impero.

Nel 250 l'imperatore Decio avviò la prima vera persecuzione generalizzata a tutto l'impero, e Diocleziano scatenò nel 303-304 la persecuzione più sanguinosa, soprattutto in Oriente.

Nel greco, « martyr » significa testimone.

L'atteggiamento di testimonianza per Gesù richiesto ai cristiani ( 1 Tm 2,6-7; 1 Tm 6,12 ) continua la testimonianza resa da Gesù nel mondo ( 1 Tm 6,14; Gv 5,31-36; Gv 8,13-18; Gv 10,25 ).

Tale testimonianza può essere data con la parola, con la vita, con la sofferenza, o anche con la morte: perciò « martire » diventa a poco a poco sinonimo di « colui che ha sofferto per Cristo » ( in latino, si usa anche il termine « confessore »: chi ha proclamato la fede con la sua parola e con la sua sofferenza, pur senza essere stato ucciso ).

I « martiri » venerati nella liturgia sono coloro che hanno effuso il loro sangue per Cristo.

Lapidarlo: invece di un regolare giudizio da parte del sinedrio si assiste a un linciaggio popolare.

Forse è la realtà storica, che Luca avrà presentato come un processo regolare, per rendere la morte del primo martire simile a quella di Gesù.

At 7,57
Tuo testimone: in greco « tuo martire ».

La parola non ha però ancora il suo valore preciso, ma vi si avvicina: la massima testimonianza è quella del sangue ( Ap 2,13; Ap 6,9; Ap 17,6 ).

At 22,20

Questa testimonianza: ( 1 Tm 6,13 ).

Il Cristo, accettando di morire per tutti gli uomini, ha reso manifesto agli occhi del mondo il disegno divino di salvare tutti.

Testimone del Padre con la sua vita, egli lo fu in grado supremo con la sua morte ( « testimone » e « martire » tradurranno più tardi la stessa parola greca ( Gv 3,11+; Ap 1,5; Ap 3,14 ).

1 Tm 2,6

Magistero

L'esempio del martire è quanto di più eloquente, di più convincente possa essere proposto ad anime libere e avide di verità per avvicinarle alla verità per cui il martire si immola.

Essi ci possono ottenere in dono ciò che noi in essi ammiriamo: la loro fede, il loro coraggio, il loro amore a Cristo.

Catechesi Paolo VI
3-11-1965

Il martirio costituisce così un fatto relativo alla fede; esso è stato sofferto a causa della fede, e si traduce perciò in un attestato in favore della fede.

Catechesi Paolo VI
28-6-1967

I vostri Martiri ci insegnano quanto vale la fede! - La fede, voi mi domandate, vale più della vita?

Sì, la fede vale più della nostra vita presente, che è una vita mortale, mentre la fede è il principio della vita immortale e felice, cioè della vita di Dio in noi.

Omelia Paolo VI
2-8-1969

Per i credenti, il giorno della morte, ed ancor più il giorno del martirio, non è la fine di tutto, bensì il "transito" verso la vita immortale, è il giorno della nascita definitiva, in latino dies natalis.

Angelus Benedetto XVI
26-12-2006

Questo martirio della vita ordinaria è una testimonianza quanto mai importante nelle società secolarizzate del nostro tempo.

Angelus Benedetto XVI
28-10-2007

Il martire cristiano, come Cristo e mediante l'unione con Lui, "accetta nel suo intimo la croce, la morte e la trasforma in un'azione d'amore.

Il martire cristiano attualizza la vittoria dell'amore sull'odio e sulla morte.

Angelus Benedetto XVI
26-12-2007

Come nell'antichità anche oggi la sincera adesione al Vangelo può richiedere il sacrificio della vita e molti cristiani in varie parti del mondo sono esposti a persecuzione e talvolta al martirio.

Angelus Benedetto XVI
26-12-2011

Oggi abbiamo più martiri che nei primi secoli!

Ma c'è anche il martirio quotidiano, che non comporta la morte ma anch'esso è un "perdere la vita" per Cristo, compiendo il proprio dovere con amore, secondo la logica di Gesù, la logica del dono, del sacrificio.

Angelus Francesco
23-6-2013

Nel martirio, infatti, la violenza è vinta dall'amore, la morte dalla vita.

La Chiesa vede nel sacrificio dei martiri la loro "nascita al cielo".

Angelus Francesco
26-12-2013

È l'icona dei cristiani che dicono: « Abbiamo dato testimonianza di Gesù, lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù ».

Meditazione Francesco
2-5-2014

Anzitutto, ha spiegato il Papa, « sappiamo che non c'è crescita senza lo Spirito: è lui che fa la Chiesa, è lui che fa crescere la Chiesa, è lui che convoca la comunità della Chiesa ».

Ma, ha proseguito, « è necessaria anche la testimonianza del cristiano ».

E « quando la testimonianza arriva alla fine, quando le circostanze storiche ci chiedono una testimonianza forte, lì ci sono i martiri: i più grandi testimoni! ».

Meditazione Francesco
30-6-2014

Oggi, ha affermato Francesco, « la Chiesa è Chiesa di martiri: loro soffrono, loro danno la vita e noi riceviamo la benedizione di Dio per la loro testimonianza ».

E « ci sono anche i martiri nascosti, quegli uomini e quelle donne fedeli alla forza dello Spirito Santo, alla voce dello Spirito, che fanno strade, che cercano strade nuove per aiutare i fratelli e amare meglio Dio ».

Meditazione Francesco
21-4-2015

I martiri non vivono per sé, non combattono per affermare le proprie idee, e accettano di dover morire solo per fedeltà al vangelo.

Il martirio non è nemmeno l'ideale supremo della vita cristiana, perché al di sopra di esso vi è la carità, cioè l'amore verso Dio e verso il prossimo.

Ripugna ai cristiani l'idea che gli attentatori suicidi possano essere chiamati "martiri": non c'è nulla nella loro fine che possa essere avvicinato all'atteggiamento dei figli di Dio.

Catechesi Francesco
28-6-2017

Sì, « la croce e la sofferenza » ha ripetuto il Papa, perché « la Chiesa cresce anche con il sangue dei martiri, uomini e donne che danno la vita.

Meditazione Francesco
15-11-2018

La vita dei martiri non è facile da raccontare: il martirio è un servizio, è un mistero, è un dono della vita molto speciale e molto grande

Meditazione Francesco
8-2-2019

Concilio Ecumenico Vaticano II

Il … dono insigne e testimonianza suprema di carità, sull'esempio di Cristo Lumen gentium 42
  Gaudium et spes 50
Testimonianza sublime di fede Lumen gentium 50
  Gaudium et spes 21
di obbedienza assoluta a Dio, come fecero gli Apostoli Dignitatis humanae 11
Al … devono essere disposti i cristiani Dignitatis humanae 14
i sacerdoti Presbyterorum ordinis 13
i missionari Ad gentes 24
La memoria dei … nella Chiesa Sacrosanctum concilium 104
  Lumen gentium 50
Il … presso i fratelli separati Unitatis redintegratio 4

Catechismo della Chiesa Cattolica

Dio crea « dal nulla » 297
La Provvidenza e lo scandalo del male 313
Le preparazioni 523
La salita di Gesù a Gerusalemme 558
Le molteplici forme della penitenza nella vita cristiana 1434
« Rendere testimonianza alla verità » 2473
Comp. 234; 262

Summa Teologica

Martirio II-II, q. 124