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Lo Spirito Santo nella Liturgia |
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D 18 |
Sacerdozio dei fedeli |
Rif. |
Sacerdozio e sacrificio sono intimamente legati. |
C'è un solo sacrificio: quello di Cristo; c'è un solo sacerdozio: quello di Cristo. |
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Cristo è l'unico sacerdote, in opposizione ai molti sacerdoti e sacrifici dell'antica Alleanza. |
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Con il loro battesimo e la loro confermazione, i cristiani sono uno con Cristo nell'esercizio stesso del suo sacerdozio, membri del suo corpo; sono tempio spirituale, sacerdozio regale e profetico, « delegati per il culto divino », sacerdoti nell'unico Sacerdote. |
Questo sacerdozio spirituale non si riduce solo all'offerta a Dio della propria vita; è partecipazione attiva al culto cristiano, culto del Cristo totale. |
Sacerdozio reale dunque, come tutto ciò che appartiene alla nuova Alleanza, e non più figurativo come nel culto ebraico. |
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Testi |
Rilievi |
Rif. |
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Cristo è l'unico sommo sacerdote. |
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Il popolo era sacerdotale perché votato da Dio nel culto della sua santità. |
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Questa realtà si trasferisce nel N. T., ma la santità di Dio è diventata santificazione e impegno morale. |
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Nell'Ap., regno e sacerdozio sono ancora uniti come caratteristica del popolo riscattato. |
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I cristiani devono offrire, in sacrificio di soave odore, la loro vita morale, continuando così uno sforzo, già reale nel giudaismo, verso il sacrificio spirituale. |
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Uniti a Cristo, sono pietre vive del tempio spirituale, per il culto spirituale. |
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Attualmente il sacrificio spirituale non può separasi dall'Eucarestia. |
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Così, partecipando all'offerta eucaristica |
i fedeli offrono realmente il culto spirituale. |
È il segno che il contesto impone alle espressioni: avvicinarsi, aver accesso, ecc. |
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Questo popolo sacerdotale canta la gloria dell'Agnello; e, nella Chiesa, cantiamo i « canti nuovi » in questo senso preciso ( senso messianico ed escatologico di questa espressione ). |