Catechismo degli Adulti |
1197 Il giudizio di Dio nella storiaIl giudizio di Dio opera già adesso, nella storia delle persone e delle comunità, per promuovere il bene e liberare dal male. La Bibbia lo vede compiersi nei confronti dell'Egitto, di Israele, di Babilonia e delle nazioni pagane; poi, in modo decisivo, nella passione e risurrezione del Cristo: "Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori" ( Gv 12,31 ). Ogni incontro con il Signore ha carattere di giudizio, in quanto provoca l'uomo a decidersi per lui o contro di lui e a manifestare il segreto del proprio cuore. ( Lc 2,34-35 ) |
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1198 La giustizia di Dio, rivelata in Cristo, è diversa da quella degli uomini: vuole rendere giusto anche chi non lo è; offre a tutti la sua grazia, indipendentemente dai meriti, perché possano convertirsi. Ma la conversione deve avvenire, altrimenti ci si esclude dalla salvezza. ( Gv 12,46-48 ) L'amore rifiutato diventa condanna. "Il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie" ( Gv 3,19 ). |
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1199 Il giudizio definitivo |
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Il giudizio opera già in questo mondo, ma va verso un momento supremo: "Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, ciascuno per ricevere la ricompensa delle opere compiute finché era nel corpo, sia in bene che in male" ( 2 Cor 5,10 ). È il giudizio definitivo, che per le singole persone avviene al termine della vita terrena ( "giudizio particolare" ) e per il genere umano, nel suo insieme, al termine della storia ( "giudizio universale" ). |
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1200 La retribuzione personale al termine della vitaLa sopravvivenza dei defunti non è indifferenziata, ma felice per i giusti, triste per i malvagi. Lo indicano la parabola del ricco e del povero Lazzaro, ( Lc 16,19-31 ) le dichiarazioni
dell'apostolo Paolo, Il magistero della Chiesa da parte sua insegna che subito dopo la morte i peccatori non convertiti "scendono all'inferno" e i giusti "salgono in cielo", a meno che non abbiano ancora bisogno di purificazione:4 retribuzione immediata dunque nell'incontro con Cristo giudice. Davanti a lui, finito il tempo della prova, si manifesta e si fissa per sempre l'atteggiamento di ciascuno nei confronti di Dio: o con lui o contro di lui. Cadono le maschere; viene alla luce, con il bene e il male compiuto, anche la più profonda identità di ogni persona. |
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1201 Giudizio di Dio e autogiudizioSolo nella comunione con Cristo la vita è autentica; su di lui si misura ciò che vale e ciò che non vale. Le cose terrene, cercate in modo disordinato e con tanta fatica, riveleranno la loro inconsistenza, come pula o fumo portati dal vento, come traccia lasciata da una nave sul mare o da una freccia nell'aria. ( Sap 5,4-14 ) I peccatori "mangeranno il frutto della loro condotta e si sazieranno dei risultati delle loro decisioni" ( Pr 1,31 ). |
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"L'empio è preda delle sue iniquità, è catturato con le funi del suo peccato" ( Pr 5,22 ). "Ciascuno raccoglierà quello che avrà seminato. Chi semina nella sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione; chi semina nello Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita eterna" ( Gal 6,7-8 ). L'egoismo genera morte; la carità fa vivere. Il Signore, mentre causa direttamente la perfezione e la gioia di quelli che si salvano, causa solo indirettamente la rovina di quelli che si perdono, in quanto essi, rifiutando il suo amore, rifiutano la verità e la pienezza della vita. |
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1202 Cristianesimo e reincarnazioneLa vita terrena è breve e preziosa. Ci è concessa per maturare la scelta di Dio, una scelta definitiva, irreversibile. |
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Si vive e si muore una sola volta ( Eb 9,27 ) e si decide un destino eterno. La reincarnazione, intesa come ripetizione e rimessa in questione dell'esistenza, è inconciliabile col cristianesimo; possono essere accettate solo le attese di sopravvivenza e di purificazione in essa contenute. Ma è la grazia di Dio che ci purifica, senza necessità di ricominciare da capo. L'uomo, consapevole dei suoi difetti, può morire ugualmente sereno, confidando che Dio lo purificherà e lo porterà a perfezione in Cristo. Purtroppo l'idea della reincarnazione seduce molti. In occidente essa si presenta come possibilità di progresso spirituale indefinito, mettendo a frutto le esperienze fatte in precedenti esistenze. Questa interpretazione contraddice la dottrina orientale originaria, che considera il ciclo delle rinascite un male, una dura necessità da cui liberarsi. D'altra parte essa appare senza fondamento. Dove sono i ricordi delle precedenti esistenze? Dove sono le esperienze acquisite? Come possiamo servircene, se neppure le ricordiamo? |
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1203 Dio è nostro giudice in quanto è la nostra vita e il nostro bene. Donandosi a noi nell'amore, ci provoca a scegliere: o con lui o contro di lui. La nostra scelta diventa irreversibile e si manifesta pienamente nell'ora della morte. |
Indice |
4 | Benedetto XII, Benedictus Deus - DS 1000-1002.; Conc. di Firenze, Bolla di unione dei Greci "Laetentur caeli"; Lumen Gentium 48 |