Summa Teologica - II-II |
Primo, della prudenza in se stessa;
secondo, delle sue parti [ q. 48 ];
terzo, del dono corrispondente [ q. 52 ];
quarto, dei vizi opposti [ q. 53 ];
quinto, dei precetti che la riguardano [ q. 56 ].
Sul primo argomento si pongono sedici quesiti:
1. Se la prudenza risieda nella volontà o nella ragione;
2. Se risieda nella sola ragione pratica o anche in quella speculativa;
3. Se sia fatta per conoscere i singolari;
4. Se sia una virtù;
5. Se sia una virtù specificamente distinta;
6. Se abbia il compito di prestabilire il fine alle virtù morali;
7. Se abbia quello di trovare il giusto mezzo;
8. Se il suo atto specifico sia quello di comandare l'azione;
9. Se la sollecitudine, o vigilanza, appartenga alla prudenza;
10. Se la prudenza si estenda al governo della collettività;
11. Se la prudenza relativa al proprio bene sia della medesima specie di quella che abbraccia il bene comune;
12. Se la prudenza si trovi nei sudditi o soltanto nei superiori;
13. Se si trovi nei cattivi;
14. Se si trovi in tutti i buoni;
15. Se sia innata in noi;
16. Se possa essere perduta per dimenticanza.
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