Deuteronomio |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Contro una pratica idolatrica |
||||
1 Voi siete figli per il Signore Dio vostro; non vi farete incisioni e non vi raderete tra gli occhi per un morto. |
|
|||
2 Tu sei infatti un popolo consacrato al Signore tuo Dio e il Signore ti ha scelto, perché tu fossi il suo popolo privilegiato, fra tutti i popoli che sono sulla terra. |
|
|||
Animali puri e impuri |
||||
3 Non mangerai alcuna cosa abominevole. |
|
|||
4 Questi sono gli animali che potrete mangiare: il bue, la pecora e la capra; | ||||
5 il cervo, la gazzella, il daino, lo stambecco, l'antilope, il bufalo e il camoscio. | ||||
6 Potrete mangiare di ogni quadrupede che ha l'unghia bipartita, divisa in due da una fessura, e che rumina. | ||||
7 Ma non mangerete quelli che ruminano soltanto o che hanno soltanto l'unghia bipartita, divisa da una fessura e cioè il cammello, la lepre, l'ìrace, che ruminano ma non hanno l'unghia bipartita; considerateli immondi; | ||||
8 anche il porco, che ha l'unghia bipartita ma non rumina, lo considererete immondo. Non mangerete la loro carne e non toccherete i loro cadaveri. |
||||
9 Fra tutti gli animali che vivono nelle acque potrete mangiare quelli che hanno pinne e squame; | ||||
10 ma non mangerete nessuno di quelli che non hanno pinne e squame; considerateli immondi. | ||||
11 Potrete mangiare qualunque uccello mondo; | ||||
12 ecco quelli che non dovete mangiare: | ||||
13 l'aquila, l'ossìfraga e l'aquila di mare, il nibbio e ogni specie di falco, | ||||
14 ogni specie di corvo, | ||||
15 lo struzzo, la civetta, il gabbiano e ogni specie di sparviero, | ||||
16 il gufo, l'ibis, il cigno, | ||||
17 il pellicano, la fòlaga, l'alcione, | ||||
18 la cicogna, ogni specie di airone, l'ùpupa e il pipistrello. | ||||
19 Considererete come immondo ogni insetto alato; non ne mangiate. | ||||
20 Potrete mangiare ogni uccello mondo. | ||||
21 Non mangerete alcuna bestia che sia morta di morte naturale; la darai al forestiero che risiede nelle tue città, perché la mangi, o la venderai a qualche straniero, perché tu sei un popolo consacrato al Signore tuo Dio. Non farai cuocere un capretto nel latte di sua madre. |
|
|||
La decima annuale |
||||
22 Dovrai prelevare la decima da tutto il frutto della tua sementa, che il campo produce ogni anno. | ||||
23 Mangerai davanti al Signore tuo Dio, nel luogo dove avrà scelto di stabilire il suo nome, la decima del tuo frumento, del tuo mosto, del tuo olio e i primi parti del tuo bestiame grosso e minuto, perché tu impari a temere sempre il Signore tuo Dio. | ||||
24 Ma se il cammino è troppo lungo per te e tu non puoi trasportare quelle decime, perché è troppo lontano da te il luogo dove il Signore tuo Dio avrà scelto di stabilire il suo nome - perché il Signore tuo Dio ti avrà benedetto -, | ||||
25 allora le convertirai in denaro e tenendolo in mano andrai al luogo che il Signore tuo Dio avrà scelto, | ||||
26 e lo impiegherai per comprarti quanto tu desideri: bestiame grosso o minuto, vino, bevande inebrianti o qualunque cosa di tuo gusto e mangerai davanti al Signore tuo Dio e gioirai tu e la tua famiglia. | ||||
27 Il levita che abita entro le tue città, non lo abbandonerai, perché non ha parte né eredità con te. | ||||
La decima triennale |
||||
28 Alla fine di ogni triennio metterai da parte tutte le decime del tuo provento del terzo anno e le deporrai entro le tue città; |
|
|||
29 il levita, che non ha parte né eredità con te, l'orfano e la vedova che saranno entro le tue città, verranno, mangeranno e si sazieranno, perché il Signore tuo Dio ti benedica in ogni lavoro a cui avrai messo mano. |
|
Indice |
14,1-21 | Animali puri e impuri Queste norme, riguardo a cibi o animali da mangiare o da evitare, intendono segnare la distinzione tra Israele e gli altri popoli. Probabilmente ad esse si sovrappongono motivazioni di tipo igienico-alimentare, ma il loro intento è essenzialmente religioso e sociale ( vedi Lv 11,2-47 ). Gesù abolirà queste distinzioni, dichiarando puro ogni alimento: non è infatti ciò che entra dalla bocca, ma ciò che esce dal cuore dell'uomo che lo contamina ( Mc 7,14-23 ). 14,1 Comunemente si vede qui la proibizione del culto dei morti ( cf. Lv 19,27+ ). Tuttavia ci si può anche chiedere se il « morto » di cui si tratta non sia il dio Baal, del quale si celebrava la morte all'inizio dell'estate ( cf. Dt 26,14; 1 Re 18,28 ) quando scompariva la vegetazione. Cf. anche Ez 8,14. |
14,13 | L'ebraico è corrotto e le identificazioni restano incerte. |
14,21 | Le prescrizioni morali, giuridiche o cultuali di
Lv 17,15;
Lv 18,26;
Lv 19,33-34; Lv 24,22; o anche Dt 5,14; Es 12,49; Es 20,10 ( sul sabato ) insistono tutte sul fatto che lo straniero deve essere trattato come il « cittadino ». Il Dt opera una distinzione fondata sull'elezione e sulla santità di Israele ( cf. anche Dt 15,3; Dt 23,21 ). I testi di Dt 24,14.17s, che non fanno questa distinzione, riproducono leggi anteriori. Questo tuttavia non impedisce al Dt di affermare l'amore di Dio verso lo straniero ( Dt 10,18 ). |
14,22-29 | La decima annuale e triennale 14,22-27 La decima è un canone percepito dal padrone del suolo: essa è dovuta a Jahve, che è padrone della terra di Israele. Secondo il Dt, è prelevata dai prodotti dei campi e viene portata al tempio ( qui vv 22-27; Dt 12,6-7.17-19 ). Ogni tre anni viene lasciata ai poveri ( vv 28-29 ). Secondo Nm 18,21-32 essa appare come un'imposta dovuta ai leviti che, a loro volta, ne versano la decima ai sacerdoti, come un'offerta per Jahve. Lv 27,30-32 la estende al bestiame. Dt 14,25 e Lv 27,31 prevedono la possibilità di assolvere questo obbligo mediante denaro. |