Levitico |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Il grande giorno della espiazione |
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1 Il Signore parlò a Mosè dopo che i due figli di Aronne erano morti mentre presentavano un'offerta davanti al Signore. |
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2 Il Signore disse a Mosè: « Parla ad Aronne, tuo fratello, e digli di non entrare in qualunque tempo nel santuario, oltre il velo, davanti al coperchio che è sull'arca; altrimenti potrebbe morire, quando io apparirò nella nuvola sul coperchio. |
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3 Aronne entrerà nel santuario in questo modo: prenderà un giovenco per il sacrificio espiatorio e un ariete per l'olocausto. | |||||
4 Si metterà la tunica sacra di lino, indosserà sul corpo i calzoni di lino, si cingerà della cintura di lino e si metterà in capo il turbante di lino. Sono queste le vesti sacre che indosserà dopo essersi lavato la persona con l'acqua. |
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5 Dalla comunità degli Israeliti prenderà due capri per un sacrificio espiatorio e un ariete per un olocausto. | |||||
6 Aronne offrirà il proprio giovenco in sacrificio espiatorio e compirà l'espiazione per sé e per la sua casa. | |||||
7 Poi prenderà i due capri e li farà stare davanti al Signore all'ingresso della tenda del convegno | |||||
8 e getterà le sorti per vedere quale dei due debba essere del Signore e quale di Azazel. | |||||
9 Farà quindi avvicinare il capro che è toccato in sorte al Signore e l'offrirà in sacrificio espiatorio; | |||||
10 invece il capro che è toccato in sorte ad Azazel sarà posto vivo davanti al Signore, perché si compia il rito espiatorio su di lui e sia mandato poi ad Azazel nel deserto. |
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11 Aronne offrirà dunque il proprio giovenco in sacrificio espiatorio per sé e, fatta l'espiazione per sé e per la sua casa, immolerà il giovenco del sacrifico espiatorio per sé. | |||||
12 Poi prenderà l'incensiere pieno di brace tolta dall'altare davanti al Signore e due manciate di incenso odoroso polverizzato; porterà ogni cosa oltre il velo. | |||||
13 Metterà l'incenso sul fuoco davanti al Signore, perché la nube dell'incenso copra il coperchio che è sull'arca e così non muoia. |
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14 Poi prenderà un pò di sangue del giovenco e ne aspergerà con il dito il coperchio dal lato d'oriente e farà sette volte l'aspersione del sangue con il dito, davanti al coperchio. |
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15 Poi immolerà il capro del sacrificio espiatorio, quello per il popolo, e ne porterà il sangue oltre il velo; farà con questo sangue quello che ha fatto con il sangue del giovenco: lo aspergerà sul coperchio e davanti al coperchio. |
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16 Così farà l'espiazione sul santuario per l'impurità degli Israeliti, per le loro trasgressioni e per tutti i loro peccati. Lo stesso farà per la tenda del convegno che si trova fra di loro, in mezzo alle loro impurità. | |||||
17 Nella tenda del convegno non dovrà esserci alcuno, da quando egli entrerà nel santuario per farvi il rito espiatorio, finché egli non sia uscito e non abbia compiuto il rito espiatorio per sé, per la sua casa e per tutta la comunità d'Israele. |
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18 Uscito dunque verso l'altare, che è davanti al Signore, compirà il rito espiatorio per esso, prendendo il sangue del giovenco e il sangue del capro e bagnandone intorno i corni dell'altare. | |||||
19 Farà per sette volte l'aspersione del sangue con il dito sopra l'altare; così lo purificherà e lo santificherà dalle impurità degli Israeliti. | |||||
20 Quando avrà finito l'aspersione per il santuario, per la tenda del convegno e per l'altare, farà accostare il capro vivo. | |||||
21 Aronne poserà le mani sul capo del capro vivo, confesserà sopra di esso tute le iniquità degli Israeliti, tutte le loro trasgressioni, tutti i loro peccati e li riverserà sulla testa del capro; poi, per mano di uomo incaricato di ciò, lo manderà via nel deserto. |
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22 Quel capro, portandosi addosso tutte le loro iniquità in una regione solitaria, sarà lasciato andare nel deserto. | |||||
23 Poi Aronne entrerà nella tenda del convegno, si toglierà le vesti di lino che aveva indossate per entrare nel santuario e le deporrà in quel luogo. | |||||
24 Laverà la sua persona nell'acqua in luogo santo, indosserà le sue vesti e uscirà ad offrire il suo olocausto e l'olocausto del popolo e a compiere il rito espiatorio per sé e per il popolo. | |||||
25 E farà ardere sull'altare le parti grasse del sacrificio espiatorio. | |||||
26 Colui che avrà lasciato andare il capro destinato ad Azazel si laverà le vesti, laverà il suo corpo nell'acqua; dopo, rientrerà nel campo. | |||||
27 Si porterà fuori del campo il giovenco del sacrificio espiatorio e il capro del sacrificio, il cui sangue è stato introdotto nel santuario per compiere il rito espiatorio, se ne bruceranno nel fuoco la pelle, la carne e gli escrementi. | |||||
28 Poi colui che li avrà bruciati dovrà lavarsi le vesti e bagnarsi il corpo nell'acqua; dopo, rientrerà nel campo. | |||||
29 Questa sarà per voi una legge perenne: nel settimo mese, nel decimo giorno del mese, vi umilierete, vi asterrete da qualsiasi lavoro, sia colui che è nativo del paese, sia il forestiero che soggiorna in mezzo a voi. |
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30 Poiché in quel giorno si compirà il rito espiatorio per voi, al fine di purificarvi; voi sarete purificati da tutti i vostri peccati, davanti al Signore. | |||||
31 Sarà per voi un sabato di riposo assoluto e voi vi umilierete; è una legge perenne. | |||||
32 Il sacerdote che ha ricevuto l'unzione ed è rivestito del sacerdozio al posto di suo padre, compirà il rito espiatorio; si vestirà delle vesti di lino, delle vesti sacre. | |||||
33 Farà l'espiazione per il santuario, per la tenda del convegno e per l'altare; farà l'espiazione per i sacerdoti e per tutto il popolo della comunità. | |||||
34 Questa sarà per voi legge perenne: una volta all'anno, per gli Israeliti, si farà l'espiazione di tutti i loro peccati ». E si fece come il Signore aveva ordinato a Mosè. |
Indice |
16,1-34 | Il grande giorno dell'Espiazione Alla fine della sezione dedicata a "puro e impuro", viene descritto il rituale del giorno dell'Espiazione ( in ebraico Yom Kippur ). Era in origine un giorno di grande purificazione, nel quale Israele si liberava dalle impurità; col tempo, assunse sempre di più la caratteristica di rito per il perdono. Il rito unisce due pratiche: il rituale dell'espiazione propriamente detto, nel quale Aronne offre un giovenco in sacrificio per il peccato suo e per quello dei sacerdoti, e un capro per il popolo; quindi il rituale del capro di Azazèl ( il cosiddetto "capro espiatorio" ) che, carico dei peccati del popolo, viene mandato nel deserto. c 16 Questo capitolo chiude l'enumerazione delle impurità con il rito annuale che le espia tutte. La redazione combina due rituali di spirito e di età diversi: un sacrificio espiatorio ( vv 6.11-19, cf. c 4 ) e il rito dell'invio del capro ad Azazel, vv 8-10.20-22.26 ( cf. le note seguenti ). Questo rito è di carattere arcaico, ma come per il doppio rituale del c 14, è stato integrato in prescrizioni propriamente levitiche. Lungi dall'essere un segno di antichità, questa integrazione data da un'epoca in cui una preoccupazione crescente per la purità rituale ha fatto moltiplicare i casi di impurità e legittimare ogni sorta di riti di purificazione. Infatti la grande festa del giorno dell'espiazione non sembra anteriore all'esilio perché nessun testo antico vi fa allusione. |
16,2 | Il giorno dell'Espiazione è l'unico in cui il sommo sacerdote può entrare nel Santo dei Santi, dove egli asperge di sangue il coperchio dell'arca, detto anche propiziatorio ( vv. 12-15; vedi nota a Es 25,17 ). |
16,8 | Azazel, in ebraico « forza di Dio », come sembra aver ben compreso la versione siriaca, è il nome di un demone che gli antichi ebrei e cananei credevano abitasse il deserto, terra infeconda in cui Dio non esercita la sua azione fecondante. Cf. v 22 e referenze, e Lv 17,7+. |
16,14 | Poi prenderà un po' del sangue: il peccato dell'uomo deve essere combattuto con una forza che ne distrugga gli effetti; questa forza è il sangue, perché il sangue è la vita ( Lv 17,11-14 ). |
16,19 | lo santificherà: traduzione letterale; BJ rende: « lo separerà » ( cf. Lv 17,1+ ). |
16,22 | Si noterà che l'animale non è sacrificato ad Azazel, ma il « capro emissario » porta nel deserto, soggiorno di questo demone, le colpe del popolo. Il trasferimento e l'espiazione avvengono « davanti a Jahve » ( v 10 ) attraverso la mediazione del sacerdote ( v 21 ): così il culto jahvista assume, esorcizzandolo, questo vecchio costume popolare. |