Atti degli Apostoli |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
La salita a Gerusalemme |
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1 Appena ci fummo separati da loro, salpammo e per la via diretta giungemmo a Cos, il giorno seguente a Rodi e di qui a Pàtara. | |||||
2 Trovata qui una nave che faceva la traversata per la Fenicia, vi salimmo e prendemmo il largo. | |||||
3 Giunti in vista di Cipro, ce la lasciammo a sinistra e, continuando a navigare verso la Siria, giungemmo a Tiro, dove la nave doveva scaricare. | |||||
4 Avendo ritrovati i discepoli, rimanemmo colà una settimana, ed essi, mossi dallo Spirito, dicevano a Paolo di non andare a Gerusalemme. |
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5 Ma quando furono passati quei giorni, uscimmo e ci mettemmo in viaggio, accompagnati da tutti loro con le mogli e i figli sin fuori della città. Inginocchiati sulla spiaggia pregammo, poi ci salutammo a vicenda; |
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6 noi salimmo sulla nave ed essi tornarono alle loro case. | |||||
7 Terminata la navigazione, da Tiro approdammo a Tolemàide, dove andammo a salutare i fratelli e restammo un giorno con loro. | |||||
8 Ripartiti il giorno seguente, giungemmo a Cesarèa; ed entrati nella casa dell'evangelista Filippo, che era uno dei Sette, sostammo presso di lui. |
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9 Egli aveva quattro figlie nubili, che avevano il dono della profezia. | |||||
10 Eravamo qui da alcuni giorni, quando giunse dalla Giudea un profeta di nome Àgabo. |
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11 Egli venne da noi e, presa la cintura di Paolo, si legò i piedi e le mani e disse: « Questo dice lo Spirito Santo; l'uomo a cui appartiene questa cintura sarà legato così dai Giudei a Gerusalemme e verrà quindi consegnato nelle mani dei pagani ». |
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12 All'udire queste cose, noi e quelli del luogo pregammo Paolo di non andare più a Gerusalemme. | |||||
13 Ma Paolo rispose; « Perché fate così, continuando a piangere e a spezzarmi il cuore? Io sono pronto non soltanto a esser legato, ma a morire a Gerusalemme per il nome del Signore Gesù ». |
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14 E poiché non si lasciava persuadere, smettemmo di insistere dicendo: « Sia fatta la volontà del Signore! ». |
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Arrivo di Paolo a Gerusalemme |
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15 Dopo questi giorni, fatti i preparativi, salimmo verso Gerusalemme. | |||||
16 Vennero con noi anche alcuni discepoli della Cesarèa, i quali ci condussero da un certo Mnasòne di Cipro, discepolo della prima ora, dal quale ricevemmo ospitalità. | |||||
17 Arrivati a Gerusalemme, i fratelli ci accolsero festosamente. |
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18 L'indomani Paolo fece visita a Giacomo, insieme con noi: c'erano anche tutti gli anziani. |
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19 Dopo aver rivolto loro il saluto, egli cominciò a esporre nei particolari quello che Dio aveva fatto tra i pagani per mezzo suo. |
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20 Quand'ebbero ascoltato, essi davano gloria a Dio; quindi dissero a Paolo: « Tu vedi, o fratello, quante migliaia di Giudei sono venuti alla fede e tutti sono gelosamente attaccati alla legge. |
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21 Ora hanno sentito dire di te che vai insegnando a tutti i Giudei sparsi tra i pagani che abbandonino Mosè, dicendo di non circoncidere più i loro figli e di non seguire più le nostre consuetudini. |
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22 Che facciamo? Senza dubbio verranno a sapere che sei arrivato. | |||||
23 Fa' dunque quanto ti diciamo: vi sono fra noi quattro uomini che hanno un voto da sciogliere. | |||||
24 Prendili con te, compi la purificazione insieme con loro e paga tu la spesa per loro perché possano radersi il capo. Così tutti verranno a sapere che non c'è nulla di vero in ciò di cui sono stati informati, ma che invece anche tu ti comporti bene osservando la legge. |
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25 Quanto ai pagani che sono venuti alla fede, noi abbiamo deciso ed abbiamo loro scritto che si astengano dalle carni offerte agli idoli, dal sangue, da ogni animale soffocato e dalla impudicizia ». |
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26 Allora Paolo prese con sé quegli uomini e il giorno seguente, fatta insieme con loro la purificazione, entrò nel tempio per comunicare il compimento dei giorni della purificazione, quando sarebbe stata presentata l'offerta per ciascuno di loro. | |||||
L'arresto di Paolo |
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27 Stavano ormai per finire i sette giorni, quando i Giudei della provincia d'Asia, vistolo nel tempio, aizzarono tutta la folla e misero le mani su di lui gridando: | |||||
28 « Uomini d'Israele, aiuto! Questo è l'uomo che va insegnando a tutti e dovunque contro il popolo, contro la legge e contro questo luogo; ora ha introdotto perfino dei Greci nel tempio e ha profanato il luogo santo! ». |
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29 Avevano infatti veduto poco prima Tròfimo di Èfeso in sua compagnia per la città, e pensavano che Paolo lo avesse fatto entrare nel tempio. |
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30 Allora tutta la città fu in subbuglio e il popolo accorse la ogni parte. Impadronitisi di Paolo, lo trascinarono fuori del tempio e subito furono chiuse le porte. |
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31 Stavano già cercando di ucciderlo, quando fu riferito al tribuno della coorte che tutta Gerusalemme era in rivolta. | |||||
32 Immediatamente egli prese con sé dei soldati e dei centurioni e si precipitò verso i rivoltosi. Alla vista del tribuno e dei soldati, cessarono di percuotere Paolo. |
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33 Allora il tribuno si avvicinò, lo arrestò e ordinò che fosse legato con due catene; intanto s'informava chi fosse e che cosa avesse fatto. |
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34 Tra la folla però chi diceva una cosa, chi un'altra. Nell'impossibilità di accertare la realtà dei fatti a causa della confusione, ordinò di condurlo nella fortezza. | |||||
35 Quando fu alla gradinata, dovette essere portato a spalla dai soldati a causa della violenza della folla. | |||||
36 La massa della gente infatti veniva dietro, urlando: « A morte! ». |
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37 Sul punto di essere condotto nella fortezza, Paolo disse al tribuno: « Posso dirti una parola? ». « Conosci il greco?, disse quello, |
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38 Allora non sei quell'Egiziano che in questi ultimi tempi ha sobillato e condotto nel deserto i quattromila ribelli? ». | |||||
39 Rispose Paolo: « Io sono un Giudeo di Tarso di Cilicia, cittadino di una città non certo senza importanza. Ma ti prego, lascia che rivolga la parola a questa gente ». |
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40 Avendo egli acconsentito, Paolo stando in piedi sui gradini, fece cenno con la mano al popolo e, fattosi un grande silenzio, rivolse loro la parola in ebraico dicendo: |
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Indice |
21,1-16 | Paolo sale a Gerusalemme 21,1-2 I tratti segnalati sono percorsi con navigazione diurna. A Pàtara, sulla costa sud-occidentale della Licia, avviene il cambio di nave. 21,1 Pàtara: una variante aggiunge: « e a Mira ». |
21,4 | mossi dallo Spirito: questi profeti non trasmettono a Paolo un ordine dello Spirito, ma, illuminati dallo Spirito sulla sorte che l'attende, vorrebbero nel loro affetto sottrarvelo. Paolo disubbidì allo Spirito Santo quando andò a Gerusalemme per l'ultima volta? |
21,7 | Tolemàide: era l'antica Acco, la più meridionale città portuale della Fenicia. |
21,8 | Da Tolemàide a Cesarèa, via terra, vi sono 55 chilometri; ma non è chiaro se il tratto sia stato percorso via terra o via mare. Filippo: uno dei "sette" ( At 6,5 ), probabilmente il fondatore della comunità di Cesarea ( At 8,40 ). |
21,10 | Àgabo: vedi At 11,27-28. |
21,11 | Gesto di tipo profetico, dal chiaro valore simbolico. Le parole sono assimilabili alle predizioni di Gesù sulla passione (Lc 9,44; Lc 18,32). si legò i piedi e le mani: profezia mimata, secondo la maniera degli antichi profeti ( cf. Ger 18,1+ ). - verrà … consegnato nelle mani dei pagani: questa predizione ( cf. At 28,17 ) corrisponde solo in modo approssimativo al racconto dell'arresto ( At 21,31-33 ), si accosta invece alla predizione della passione di Gesù ( Lc 18,31-34; cf. Col 1,24; Fil 3,10, ecc. ). |
21,16 | da Mnasòne … dal quale ricevemmo ospitalità: forse a mezza strada da Gerusalemme, come suggerisce il testo occ. |
21,17-26 | Paolo dà ascolto agli anziani di Gerusalemme |
21,18 | Giacomo (
At 12,17 ) e gli anziani (
At 11,30;
At 15,2.22.23 ) sono i responsabili della comunità. Il motivo dell'incontro doveva essere la consegna delle offerte raccolte nelle Chiese di origine pagana per la Chiesa di Gerusalemme. Un accenno a questo motivo ricorre solo in At 24,17. insieme con noi: ultimo « noi » prima di At 27,1 ( partenza per Roma ): Luca ha seguito Paolo fino a Gerusalemme e l'accompagnerà da Cesarea a Roma. |
21,20 | tutti sono attaccati alla legge: sia per loro stessi come per gli altri ( cf. At 11,2; At 15,1.5; Gal 2,12; Gal 5,1s ). |
21,21 | Il lettore di Atti sa che queste dicerie sono false: Paolo è rispettoso della sensibilità giudaica (
At 16,3-4 ) e compie opere considerate pie dai Giudei (
At 18,18 ). che abbandonino Mosè: i princìpi di Paolo conducevano proprio a questa conclusione, perché la legge mosaica non assicurava più vantaggio alcuno al giudeo sul pagano, dato che la fede è l'unica fonte di giustificazione ( cf. Rm 1,6+; Rm 3,22+ ). Ma, sviluppando questo insegnamento, Paolo mirava ad assicurare la libertà ai convertiti dal paganesimo riguardo alle osservanze giudaiche ( cf. Gal 2,11s ), anziché a distoglierne i giudei devoti. - di non circoncidere più i loro figli: cf. Rm 2,25-29; Rm 4,9-12; 1 Cor 7,17-20. |
21,22 | Oltre questo testo più breve, proprio di B e di altri mss, ve n'è uno più ampio: « Che fare dunque? certamente si radunerà la folla, sapranno infatti del tuo arrivo », testimoniato da molti mss e adottato da BJ. |
21,24 | e paga tu la spesa per loro: i sacrifici richiesti per lo scioglimento del nazireato ( Nm 6,14-15 ) erano assai costosi. |
21,25 | Il v nel testo occ. suona: « Quanto poi ai pagani che hanno creduto, nulla hanno da dire contro di te; noi infatti mandammo una lettera, dopo aver deciso che nulla di tal genere osservino essi, se non che si astengano dalle carni immolate agli idoli, dal sangue e dalle unioni illegittime » ( cf. At 15,20.29 ). |
21,26 | Il testo è oscuro. Sembra supporre, prima del sacrificio per lo scioglimento del voto, un periodo di tempo di sette giorni, dedicato ad alcuni riti di purificazione, pratica per altro sconosciuta. |
21,27-39 | Arresto di Paolo nel tempio 21,27 Questi Giudei della provincia d'Asia erano verosimilmente di Èfeso, dato che riconosceranno Tròfimo ( v. 29 ) originario di quella città: appartenevano a quella sinagoga da cui Paolo si era separato ( At 19,9 ). |
21,28 | Le accuse somigliano a quelle mosse a Stefano (
At 6,13 ). A un pagano era proibito, sotto pena di morte, oltrepassare l'atrio esterno per entrare nel cortile interno del tempio. contro questo luogo: cf. le accuse contro Stefano ( At 6,11-14 ) e contro Gesù ( Mt 26,61; Mt 27,40 ). |
21,31 | La guarnigione romana stazionava nella Torre Antonia, all'angolo nord-ovest del tempio. tribuno della coorte: nella fortezza Antonia, che dall'angolo nord-ovest dominava i cortili del tempio, era acquartierata una guarnigione romana, formata di una coorte ausiliaria. |
21,38 | Di questo Egiziano parla lo storico Giuseppe Flavio. Avrebbe radunato trentamila uomini, prima nel deserto e poi sul monte degli Ulivi, promettendo di far cadere le mura di Gerusalemme. Sconfitto dal governatore Felice, sarebbe poi riuscito a sfuggire alla cattura. quattromila ribelli o « quattromila sicari », termine che precisamente indicava i nazionalisti estremisti. |
21,40-22,21 | Paolo si difende nel tempio 21,40 in ebraico: ossia in aramaico, dal momento che comunemente non si parlava ebraico dal ritorno dall'esilio ( cf. At 26,14 ). |