… promessa

La terra, creata da Dio e da lui trasformata da deserto caotico in cosmo, luogo di armonia e di bellezza, "cosa buona" ( Gen 1,10-12 ), è affidata all'uomo perché la custodisca ( Gen 1,26-31 ) e non permetta che essa ritorni nel caos, ridiventi deserto.

Il racconto del diluvio è un esempio di come la terra, a motivo della malvagità dell'uomo, può diventare inabitabile, ostile alla vita, sommersa dalle acque, simbolo di distruzione e di morte.

Una parte di questa terra, la terra di Canaan, è promessa da Dio ad Àbramo e alla sua discendenza ( Gen 12,7; Gen 13,15-17; Gen 15,18 ).

Abramo in realtà entra in possesso soltanto di un piccolo pozzetto di questa terra, la grotta di Macpela dove seppellisce la moglie Sarà ( Gen 23,1-20 ).

Con l'esodo dall'Egitto e la rivelazione del Sinai si instaura un profondo legame tra il popolo ebraico e quella terra dove JHWH "ha posto il suo nome per farvelo abitare" ( Dt 12,5 ).

L'ingresso nella Terra Promessa, che avviene sotto la guida di Giosue, e preceduto dall'alleanza di Sichem ( Gs 24 ), dalla libera scelta del popolo di servire JHWH.

Il possesso della terra è condizionato dalla fedeltà del popolo all'Alleanza con Dio, e l'esilio a Babilonia è riletto come conseguenza dell'infedeltà a essa.

La Terra Promessa è santa perché chi vi abita la santifica ( Lv 25,23 ), la custodisce, la coltiva rispettandone i ritmi vitali ( Es 23,10; Lv 19,19; Lv 25,1-7; Dt 22,9 ), l'ama come una sposa ( Is 62,1-4 ).

Ricordando di essere stato straniero in Egitto e di vivere ora ospite in una terra che appartiene a JHWH ( Lv 25,23 ), l'ebreo si apre all'accoglienza dello straniero.

Con la distruzione del Tempio ( 70 d.C. ) e la repressione della rivolta antiromana del 135 a.C. gli ebrei vengono scacciati dalla loro terra; essa è diventata lo Stato di Israele nel 1948.

La Lettera agli Ebrei afferma che in realtà i padri nella fede non conseguirono i beni promessi e morirono "avendoli veduti e salutati di lontano, dichiarando di essere stranieri e pellegrini sopra la terra" ( Eb 11,13 ).

I discepoli di Gesù vivono come stranieri e pellegrini ( 1 Pt 2,11 ) su questa terra, che attende anch'essa di essere redenta ( Rm 8,19-22 ), la custodiscono nel rispetto e nell'amore, senza pretendere di possedere una patria in questo mondo, ma attendendo il Regno che viene in Cristo Gesù ( Fil 3,20 ).

Confini della … santa

Da Dan fino a Bersabea: frase stereotipata, utilizzata fuori del pentateuco per indicare i confini nord e sud del paese effettivamente occupato da Israele ( 1 Sam 3,20; 2 Sam 3,10; 1 Re 5,5 ).

Eccezionalmente, è aggiunto qui il paese di Gàlaad, a motivo della storia raccontata in Gdc 21,8-12.

Altre espressioni indicano il territorio dal nord al sud, come « dalla porta di Amat al torrente d'Egitto ( o Araba ) » ( 1 Re 8,65; 2 Re 14,25 ) o dal sud al nord: « dal torrente d'Egitto al grande fiume » ( l'Eufrate ) ( Gen 15,18; 2 Re 24,7; Nm 34,1+ ).

Cominciarono da Aroer e dalla città: con i LXX; il TM ha: « si accamparono ad Aroer a sud della città ».

Aroer, sull'Arnon, segna ( secondo Dt 2,36; Gs 13,9.16 ) il confine meridionale dei possedimenti ebrei in Transgiordania.

In Cisgiodania, i confini sono Dan a nord e Bersabea a sud ( vv 2,6.7.15 ).

Così è percorso tutto il territorio d'Israele.

Il testo però aggiunge Tiro e Sidòne e, sembra, Kades degli Hittiti, molto a nord sull'Oronte, e che si tenta di giustificare invocando Nm 34,7-9; Ez 47,15-17, e le conquiste di Davide ( 2 Sam 8,3-12 ).

Schedario biblico

Magistero

La Terra Santa, simbolo dell'amore di Dio per il suo popolo e per l'intera umanità, è anche simbolo della libertà e della pace che Dio vuole per tutti i suoi figli.

L'accaparramento di terre, la deforestazione, l'appropriazione dell'acqua, i pesticidi inadeguati, sono alcuni dei mali che strappano l'uomo dalla sua terra natale.

Concilio Ecumenico Vaticano II

Catechismo della Chiesa Cattolica

Compendio della dottrina sociale